Idrocefalo normoteso
Mio marito di 71 anni ha subito un intervento per l'applicazione di una valvola regolabile a seguito di diagnosi di idrocefalo normoteso. I suoi sintomi erano prevalentemente di cattiva deambulazione (trascinamento dei piedi, inclinazione verso sinistra del tronco e caduta in basso); l'operazione è stataeffettuata circa sei mesi fa ma la situazione non sembra essere migliorata, salvo che non ci sono piu' episodi di caduta; sono state fatte due regolazioni della valvola. I sintomi principali ora sono cattiva deambulazione (con dolori muscolari in entrambi li arti inferiori, sintomi psicologici di varia natura( depressione, apatia, cattiva memoria e tendenza a ripetere le stesse cose varie volte, episodi di aggressivita' e ira per piccole cose) il dottore che l'ha operato dice che tutto deriva dalla sua patologia, l'operazione è riuscita bene e che per la deambulazione dobbiamo fare una RSM del tronco per evidenziare ache patologie alivello della colonna vertebrale (cosa che faremo a giorni. Mi rivolgo a Voi per sapere se era il caso di rivolgersi anche ad uno psichiatra per alleviare questo generale senso di depressione. Faccio presente che mio marito è anche diabetico e iperteso (per il diabete assume metformina e per la pressione Procaptan)
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Gentile utente,
l'idrocefalo normoteso è una patologia neurologica che può causare seri danni al parenchima cerebrale. Pertanto è importante l'intervento neurochirurgico di drenaggio del liquor che può raggiungere l'obiettivo di stabilizzare la malattia. Tuttavia il trattamento neurochirurgico non consente di recuperare eventuali deficit neurologici antecedenti all'intervento stesso.
In ogni caso è possibile effettuare una terapia sintomatica per i disturbi rilevati (depressione, apatia, tendenza a ripetere le stesse cose, episodi di aggressivita', ecc.). In questi casi risultano utili bassi dosaggi di neurolettici atipici e/o atidepressivi.
Si rivolga ad un neurologo.
Tanti saluti ed auguri.
l'idrocefalo normoteso è una patologia neurologica che può causare seri danni al parenchima cerebrale. Pertanto è importante l'intervento neurochirurgico di drenaggio del liquor che può raggiungere l'obiettivo di stabilizzare la malattia. Tuttavia il trattamento neurochirurgico non consente di recuperare eventuali deficit neurologici antecedenti all'intervento stesso.
In ogni caso è possibile effettuare una terapia sintomatica per i disturbi rilevati (depressione, apatia, tendenza a ripetere le stesse cose, episodi di aggressivita', ecc.). In questi casi risultano utili bassi dosaggi di neurolettici atipici e/o atidepressivi.
Si rivolga ad un neurologo.
Tanti saluti ed auguri.
DOTT. MASSIMO MUCIACCIA
SPECIALISTA IN NEUROLOGIA
ASL BARI
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 4.7k visite dal 02/10/2009.
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