Emicrania vestibolare?
Gentili dottori,
è da un mese (27 ottobre circa) che ho costantemente vertigini che definirei più come sbandamenti.
Specialmente quando cammino mi sembra di essere spinta o di essere "in barca", ho continua instabilità e senso di sbandamento.
A questo si aggiunge pressione e fullness auricolare, molto spesso sensazione di pressione alla testa che peggiora quando cammino, tutte sensazioni che un paio di volte mi hanno anche portata al vomito.
Non so se è rilevante ma a inizio ottobre ho anche avuto distacco di otoliti, risolto poi autonomamente prima di una visita con ORL.
Entrambe le cose sono successe prima dell'inizio del ciclo mestruale, più volte mi è venuto un dubbio che ci fosse correlazione.
A inizio novembre sono stata in pronto soccorso per persistenza dei sintomi, ho avuto una nuova visita ORL.
Visita negativa ma la dottoressa mi ha chiesto se soffrissi di emicrania.
Ho avuto un paio di episodi di emicrania con aura nei mesi passati ma nulla di più a parte sporadici mal di testa.
Mi è stata suggerita una visita neurologica e mi è stato prescritto Arlevertan, mai preso avendo diverse intolleranze ai medicinali.
Nel frattempo la situazione non è migliorata, anzi.
Ho avuto una visita neurologica lunedì, nel test di Fukuda: rotazione di 90 a sx e a dx in due prove successive.
Mi sono state prescritte due risonanze ma avendo già effettuato una risonanza all'encefalo tre anni fa per altri problemi suppongo che anche questa risulti pulita.
Al neurologo ho avanzato l'ipotesi di un'emicrania, considerando le parole dell'ORL e avendo tra l'altro sentito parlare di emicrania vestibolare in cui mi ci ritrovo molto ma la sua risposta è stata "ci credo poco", considerando la mi ha sintomatologia più come una forma idiopatica.
Mi è stato nuovamente prescritto Arlevertan che sto prendendo da tre giorni ma non vedo benefici, solo tanta sonnolenza e un po' di nervosismo.
Ora sono in attesa di una risonanza, nel frattempo vorrei avere qualche parere o consiglio a riguardo perché la situazione sta diventando molto pesante e invalidante.
è da un mese (27 ottobre circa) che ho costantemente vertigini che definirei più come sbandamenti.
Specialmente quando cammino mi sembra di essere spinta o di essere "in barca", ho continua instabilità e senso di sbandamento.
A questo si aggiunge pressione e fullness auricolare, molto spesso sensazione di pressione alla testa che peggiora quando cammino, tutte sensazioni che un paio di volte mi hanno anche portata al vomito.
Non so se è rilevante ma a inizio ottobre ho anche avuto distacco di otoliti, risolto poi autonomamente prima di una visita con ORL.
Entrambe le cose sono successe prima dell'inizio del ciclo mestruale, più volte mi è venuto un dubbio che ci fosse correlazione.
A inizio novembre sono stata in pronto soccorso per persistenza dei sintomi, ho avuto una nuova visita ORL.
Visita negativa ma la dottoressa mi ha chiesto se soffrissi di emicrania.
Ho avuto un paio di episodi di emicrania con aura nei mesi passati ma nulla di più a parte sporadici mal di testa.
Mi è stata suggerita una visita neurologica e mi è stato prescritto Arlevertan, mai preso avendo diverse intolleranze ai medicinali.
Nel frattempo la situazione non è migliorata, anzi.
Ho avuto una visita neurologica lunedì, nel test di Fukuda: rotazione di 90 a sx e a dx in due prove successive.
Mi sono state prescritte due risonanze ma avendo già effettuato una risonanza all'encefalo tre anni fa per altri problemi suppongo che anche questa risulti pulita.
Al neurologo ho avanzato l'ipotesi di un'emicrania, considerando le parole dell'ORL e avendo tra l'altro sentito parlare di emicrania vestibolare in cui mi ci ritrovo molto ma la sua risposta è stata "ci credo poco", considerando la mi ha sintomatologia più come una forma idiopatica.
Mi è stato nuovamente prescritto Arlevertan che sto prendendo da tre giorni ma non vedo benefici, solo tanta sonnolenza e un po' di nervosismo.
Ora sono in attesa di una risonanza, nel frattempo vorrei avere qualche parere o consiglio a riguardo perché la situazione sta diventando molto pesante e invalidante.
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L’associazione tra Cefalea e Vertigini, nelle varie forme è spesso considerata anche nella letteratura scientifica, e spesso si dà all’Emicrania non solo il ruolo di associazione, ma anche un quello causale sulla Vertigine, tanto che si può porre diagnosi anche di Vertigine Emicranica, o Emicrania Vestibolare. In presenza di due fattori che si riscontrano associati, è tipico di un approccio che vuole essere scientifico ipotizzarne uno causa dell’altro. A volte, però, un terzo elemento, sfuggito all’indagine clinica, può sostenerli entrambi, fornire un'interpretazione logica del complesso quadro clinico, e anche un possibile percorso terapeutico .
Vertigini, cefalea, e anche problemi cervicali sono sintomi spesso associati a malocclusione dentaria con malposizione mandibolare e disfunzione dell'Articolazione Temporo Mandibolare (ATM): se ha già fatto gli accertamenti abituali nel suo caso, le suggerirei di non trascurare questa ipotesi. Infatti, sia in funzioni normali (deglutizione, masticazione) che patologiche (digrignamento, serramento) la mandibola, trascinata dai muscoli elevatori, ha la tendenza ad avvicinarsi alla mascella facendo perno sul condilo e fermandosi solo quando le arcate dentarie antagoniste entrano in contatto fra loro. Ma se questo contatto avviene per qualunque ragione (scheletrica, dentale, iatrogena, ecc.) in una posizione scorretta (morso profondo, deviato, retruso) ecco che, per un periodo di ore/giorno incredibilmente alto, indipendentemente dalla volontà o dallo stato di sonno o veglia, i muscoli masticatori risultano contratti, e predispongono all'insorgenza della cefalea con meccanismo "muscolo tensivo", a volte erroneamente diagnosticata per Emicrania.
Il conflitto che a causa della malposizione mandibolare può instaurarsi fra il condilo mandibolare e l'orecchio può spiegare la sofferenza di quest'ultimo: oltre al dolore e al prurito all’orecchio e all’eccesso di cerume spesso presenti, possono insorgere la vertigine, gli acufeni, i disturbi dell'udito, la fullness che, se presenti tutti e quattro, portano alla diagnosi di Malattia di Meniere, che non è una vera malattia, ma una denominazione convenzionale di un quadro clinico di cui non si conosce la vera causa, e di conseguenza è scarsa l’efficacia terapeutica.
Trova ulteriori notizie su questo argomento visitando il mio sito internet alla pagina Patologie trattate-patologie dell’Orecchio e "Cefalea" (trova il link qui sotto la mia firma) , e leggendo gli articoli linkati qui sotto: se si riconosce nelle problematiche trattate, eventualmente mi faccia sapere. Se trovasse chiuso questo post, se crede può scrivermi privatamente.
Cordiali saluti ed auguri
https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/934-la-cefalea-che-viene-dalla-bocca.html
https://www.medicitalia.it/blog/gnatologia-clinica/7974-la-gestione-clinica-delle-cefalee-primarie-e-secondarie-a-problemi-di-bocca.html
https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/1408-vertigine-pertinenza-odontoiatrica.html
Vertigini, cefalea, e anche problemi cervicali sono sintomi spesso associati a malocclusione dentaria con malposizione mandibolare e disfunzione dell'Articolazione Temporo Mandibolare (ATM): se ha già fatto gli accertamenti abituali nel suo caso, le suggerirei di non trascurare questa ipotesi. Infatti, sia in funzioni normali (deglutizione, masticazione) che patologiche (digrignamento, serramento) la mandibola, trascinata dai muscoli elevatori, ha la tendenza ad avvicinarsi alla mascella facendo perno sul condilo e fermandosi solo quando le arcate dentarie antagoniste entrano in contatto fra loro. Ma se questo contatto avviene per qualunque ragione (scheletrica, dentale, iatrogena, ecc.) in una posizione scorretta (morso profondo, deviato, retruso) ecco che, per un periodo di ore/giorno incredibilmente alto, indipendentemente dalla volontà o dallo stato di sonno o veglia, i muscoli masticatori risultano contratti, e predispongono all'insorgenza della cefalea con meccanismo "muscolo tensivo", a volte erroneamente diagnosticata per Emicrania.
Il conflitto che a causa della malposizione mandibolare può instaurarsi fra il condilo mandibolare e l'orecchio può spiegare la sofferenza di quest'ultimo: oltre al dolore e al prurito all’orecchio e all’eccesso di cerume spesso presenti, possono insorgere la vertigine, gli acufeni, i disturbi dell'udito, la fullness che, se presenti tutti e quattro, portano alla diagnosi di Malattia di Meniere, che non è una vera malattia, ma una denominazione convenzionale di un quadro clinico di cui non si conosce la vera causa, e di conseguenza è scarsa l’efficacia terapeutica.
Trova ulteriori notizie su questo argomento visitando il mio sito internet alla pagina Patologie trattate-patologie dell’Orecchio e "Cefalea" (trova il link qui sotto la mia firma) , e leggendo gli articoli linkati qui sotto: se si riconosce nelle problematiche trattate, eventualmente mi faccia sapere. Se trovasse chiuso questo post, se crede può scrivermi privatamente.
Cordiali saluti ed auguri
https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/934-la-cefalea-che-viene-dalla-bocca.html
https://www.medicitalia.it/blog/gnatologia-clinica/7974-la-gestione-clinica-delle-cefalee-primarie-e-secondarie-a-problemi-di-bocca.html
https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/1408-vertigine-pertinenza-odontoiatrica.html
Dr. Edoardo Bernkopf-Roma-Vicenza-Parma
Spec. in Odontoiatria, Gnatologo- Ortodontista
edber@studiober.com - www.studiober.com
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 133 visite dal 22/11/2024.
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Approfondimento su Emicrania
L'emicrania è una delle forme più diffuse di cefalea primaria, può essere con aura o senz'aura. Sintomi, cause e caratteristiche delle emicranie.