Prima crisi epilettica
Vorrei gentilmente avere un consulto a seguito di un malore avvenuto a inizio novembre.
Ho 41 anni e da circa 14 anni ho attacchi di emicrania con aura con una frequenza fortunatamente molto distanziata, (4-5 anni) tra un attacco e l'altro.
Nell'ultimo episodio oltre alle difficoltà visive, scotomi è seguita una perdita di coscienza con movimenti involontari ai quattro arti testimoniato da mio figlio che ha prontamente contattato i soccorsi.
Durante il ricovero ospedaliero sono stati effettuati TC encefalo senza MDC, RMN encefalo senza MDC, Angio-Tc intracranica e TSA che non hanno rilevato alterazioni e due elettroencefalogramma.
Il primo EEG riportava; "Tracciato in veglia con attività di fondo alpha a 9-10 Hz di media ampiezza, sincrona, simmetrica.
Attività di beta di bassa ampiezza si osserva in quantità moderata sulle regioni anteriori bilateralmente.
assenze di onde lente di significato patologico.
In due sole occasioni, facilitate dall'iperventilazione, si osservano figure di onda puntuta in sede parieto-occipitale e in una occasione a distribuzione generalizzata, di significato epilettiforme intercritico.
Il secondo EEG, dopo due giorni, riportava:Tracciato in veglia con attività di fondo alpha a 9 Hz di media ampiezza, sincrona, simmetrica.
Attività di beta di bassa ampiezza si osserva in quantità moderata sulle tutte le regioni cerebrali bilateralmente.
Non anomalie epilettiformi: conclusioni: lieve rallentamento intermittente e irregolare in sede temporale bilaterale, più evidente in sede temporale sinistra.
Non anomalie epilettiformi.
Alle dimissioni veniva prescritto terapia con lamotrigina da 25 mg e frisium da 10 mg, esenzione per patologia epilessia, astensione assoluta dalla guida autoveicoli nonchè rivalutazione tra sei mesi.
Pur identificando il malore come crisi epilettica, una prima crisi comporta immediatamente la somministrazione del farmaco antiepilettico nonchè già la certificazione di epilessia?
Chiedo cortesemente un parere in quanto estremamente in apprensione sia sulle modalità di gestione dell'accaduto da parte della struttura ospedaliera, sulla persistenza di forti dolori muscolari iniziati con la somministrazione del primo farmaco antiepilettico in ospedale (cambiato per 3 volte per forte innalzamento delle CPK a 5000) nonchè sulle conseguenze che una tale patologia comporta anche dal punto di vista lavorativo.
Grazie mille.
Ho 41 anni e da circa 14 anni ho attacchi di emicrania con aura con una frequenza fortunatamente molto distanziata, (4-5 anni) tra un attacco e l'altro.
Nell'ultimo episodio oltre alle difficoltà visive, scotomi è seguita una perdita di coscienza con movimenti involontari ai quattro arti testimoniato da mio figlio che ha prontamente contattato i soccorsi.
Durante il ricovero ospedaliero sono stati effettuati TC encefalo senza MDC, RMN encefalo senza MDC, Angio-Tc intracranica e TSA che non hanno rilevato alterazioni e due elettroencefalogramma.
Il primo EEG riportava; "Tracciato in veglia con attività di fondo alpha a 9-10 Hz di media ampiezza, sincrona, simmetrica.
Attività di beta di bassa ampiezza si osserva in quantità moderata sulle regioni anteriori bilateralmente.
assenze di onde lente di significato patologico.
In due sole occasioni, facilitate dall'iperventilazione, si osservano figure di onda puntuta in sede parieto-occipitale e in una occasione a distribuzione generalizzata, di significato epilettiforme intercritico.
Il secondo EEG, dopo due giorni, riportava:Tracciato in veglia con attività di fondo alpha a 9 Hz di media ampiezza, sincrona, simmetrica.
Attività di beta di bassa ampiezza si osserva in quantità moderata sulle tutte le regioni cerebrali bilateralmente.
Non anomalie epilettiformi: conclusioni: lieve rallentamento intermittente e irregolare in sede temporale bilaterale, più evidente in sede temporale sinistra.
Non anomalie epilettiformi.
Alle dimissioni veniva prescritto terapia con lamotrigina da 25 mg e frisium da 10 mg, esenzione per patologia epilessia, astensione assoluta dalla guida autoveicoli nonchè rivalutazione tra sei mesi.
Pur identificando il malore come crisi epilettica, una prima crisi comporta immediatamente la somministrazione del farmaco antiepilettico nonchè già la certificazione di epilessia?
Chiedo cortesemente un parere in quanto estremamente in apprensione sia sulle modalità di gestione dell'accaduto da parte della struttura ospedaliera, sulla persistenza di forti dolori muscolari iniziati con la somministrazione del primo farmaco antiepilettico in ospedale (cambiato per 3 volte per forte innalzamento delle CPK a 5000) nonchè sulle conseguenze che una tale patologia comporta anche dal punto di vista lavorativo.
Grazie mille.
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Gentile Signora,
spesso una crisi epilettica isolata non si mette subito in terapia a meno che non si riscontrino alla RM encefalica alterazioni potenzialmente epilettogene ma con RM negativa non è il Suo caso.
Se è stata seguita da un epilettologo è razionale continuare quanto prescritto altrimenti si rivolga ad un Centro specializzato per l’epilessia dove può trovare colleghi con esperienza in materia e sentire quindi un secondo qualificato parere.
Cordiali saluti
spesso una crisi epilettica isolata non si mette subito in terapia a meno che non si riscontrino alla RM encefalica alterazioni potenzialmente epilettogene ma con RM negativa non è il Suo caso.
Se è stata seguita da un epilettologo è razionale continuare quanto prescritto altrimenti si rivolga ad un Centro specializzato per l’epilessia dove può trovare colleghi con esperienza in materia e sentire quindi un secondo qualificato parere.
Cordiali saluti
Dr. Antonio Ferraloro
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 147 visite dal 19/11/2024.
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