Un sonno che mi rovina le giornate
Gentili Dottori,
in attesa di una serie di accertamenti che svolgerò nelle prossime settimane, Vi scrivo sperando in qualche consiglio utile a meglio indirizzare la mia ricerca di una soluzione.
Sono una ragazza di 23 anni, e da una decina di anni soffro di lievi disturbi mentali; inizialmente, in età pre-adolescenziale, manifestai una sintomatologia ansiosa relativa ad un disturbo ossessivo-compulsivo; in seguito, mediante una cura farmacologica e un lungo percorso psicoterapeutico, ho ripreso a stare bene, non ho più manifestato alcuna forma di malessere e ho terminato le scuole superiori con successo.
Mi sono diplomata nel 2020, anno difficile per tutti, e complici una serie di preoccupazioni relative al mio percorso di studi e al lavoro, ho nuovamente mostrato sintomi di ansia che mi hanno portato a rivolgermi nuovamente ad uno psichiatra dopo anni in cui non avevo più assunto alcuna terapia farmacologica.
Dopo un paio di anni di ricerca, nell’estate del 2022 ho trovato una cura che mi ha svoltato la vita: 1000 mg di Depakin a rilascio modificato e 30 mg di Daparox.
Per mia carenza, e vedendo i benefici della cura, non ho più frequentato il mio medico, e ho ripreso il mio percorso di studi all’università contemporaneamente al lavoro.
Tuttavia da inizio anno ho un problema che peggiora notevolmente con il passare del tempo, e ho provato a rivolgermi a più specialisti ma senza successo; ho una letargia che da almeno 6 mesi a questa parte mi porta a dormire circa 16, 18 ore al giorno, e le poche ore in cui sono sveglia sento un enorme affaticamento fisico (ma non mentale).
Mi sento intrappolata in un corpo che non riesce a stare al passo con il mio cervello, che vorrebbe fare tante attività durante la giornata ma non viene supportato.
Vivo con mia mamma, che mi racconta di provare a tenermi sveglia e chiamarmi mentre dormo, ma senza alcun risultato.
Grazie a lei ho saputo che faccio strani e continui movimenti con gli occhi, come girarli all’indietro (questo lo nota quando prova a chiamarmi e per qualche secondo provo a tenere gli occhi aperti), oppure ho spasmi al corpo che mi fanno muovere in maniera anomala.
Inoltre, nell’ultimo periodo mi è calata notevolmente la vista ho attribuito questa difficoltà visiva alla mia miopia ma la degenerazione sarebbe un po’ troppo rapida, in quanto avrei perso circa 2 gradi in un solo anno.
Infine, un altro elemento che caratterizza le mie giornate è un continuo dolore ad un avambraccio, che si irradia a mano e polso; ho l’impressione che mi si stia irrigidendo, ed ho fatto anche una lastra ma non é emerso nulla.
Aggiungo infine che soffro di ipotiroidismo, ma dagli ultimi esami del sangue la situazione sembra nettamente migliorata grazie ad una terapia con Eutirox ancora in corso.
Ho preso diverso peso a causa dell’assunzione di Depakin, ma aldilà di questo non ho mai avuto particolari problemi con questa terapia.
Sapreste fornirmi qualche indicazione in più?
Grazie a chiunque mi risponderà.
A.
in attesa di una serie di accertamenti che svolgerò nelle prossime settimane, Vi scrivo sperando in qualche consiglio utile a meglio indirizzare la mia ricerca di una soluzione.
Sono una ragazza di 23 anni, e da una decina di anni soffro di lievi disturbi mentali; inizialmente, in età pre-adolescenziale, manifestai una sintomatologia ansiosa relativa ad un disturbo ossessivo-compulsivo; in seguito, mediante una cura farmacologica e un lungo percorso psicoterapeutico, ho ripreso a stare bene, non ho più manifestato alcuna forma di malessere e ho terminato le scuole superiori con successo.
Mi sono diplomata nel 2020, anno difficile per tutti, e complici una serie di preoccupazioni relative al mio percorso di studi e al lavoro, ho nuovamente mostrato sintomi di ansia che mi hanno portato a rivolgermi nuovamente ad uno psichiatra dopo anni in cui non avevo più assunto alcuna terapia farmacologica.
Dopo un paio di anni di ricerca, nell’estate del 2022 ho trovato una cura che mi ha svoltato la vita: 1000 mg di Depakin a rilascio modificato e 30 mg di Daparox.
Per mia carenza, e vedendo i benefici della cura, non ho più frequentato il mio medico, e ho ripreso il mio percorso di studi all’università contemporaneamente al lavoro.
Tuttavia da inizio anno ho un problema che peggiora notevolmente con il passare del tempo, e ho provato a rivolgermi a più specialisti ma senza successo; ho una letargia che da almeno 6 mesi a questa parte mi porta a dormire circa 16, 18 ore al giorno, e le poche ore in cui sono sveglia sento un enorme affaticamento fisico (ma non mentale).
Mi sento intrappolata in un corpo che non riesce a stare al passo con il mio cervello, che vorrebbe fare tante attività durante la giornata ma non viene supportato.
Vivo con mia mamma, che mi racconta di provare a tenermi sveglia e chiamarmi mentre dormo, ma senza alcun risultato.
Grazie a lei ho saputo che faccio strani e continui movimenti con gli occhi, come girarli all’indietro (questo lo nota quando prova a chiamarmi e per qualche secondo provo a tenere gli occhi aperti), oppure ho spasmi al corpo che mi fanno muovere in maniera anomala.
Inoltre, nell’ultimo periodo mi è calata notevolmente la vista ho attribuito questa difficoltà visiva alla mia miopia ma la degenerazione sarebbe un po’ troppo rapida, in quanto avrei perso circa 2 gradi in un solo anno.
Infine, un altro elemento che caratterizza le mie giornate è un continuo dolore ad un avambraccio, che si irradia a mano e polso; ho l’impressione che mi si stia irrigidendo, ed ho fatto anche una lastra ma non é emerso nulla.
Aggiungo infine che soffro di ipotiroidismo, ma dagli ultimi esami del sangue la situazione sembra nettamente migliorata grazie ad una terapia con Eutirox ancora in corso.
Ho preso diverso peso a causa dell’assunzione di Depakin, ma aldilà di questo non ho mai avuto particolari problemi con questa terapia.
Sapreste fornirmi qualche indicazione in più?
Grazie a chiunque mi risponderà.
A.
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Gentile Ragazza,
posso darLe un consiglio, in base al Suo racconto riterrei indicata una visita presso un Centro di Medicina del sonno dove può approfondire il problema mediante esami diagnostici specifici, per es. una polisonnografia. Poi, in base ai riscontri degli esami, i colleghi potranno fare una diagnosi e prescrivere un'idonea terapia.
Cordiali saluti
posso darLe un consiglio, in base al Suo racconto riterrei indicata una visita presso un Centro di Medicina del sonno dove può approfondire il problema mediante esami diagnostici specifici, per es. una polisonnografia. Poi, in base ai riscontri degli esami, i colleghi potranno fare una diagnosi e prescrivere un'idonea terapia.
Cordiali saluti
Dr. Antonio Ferraloro
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 254 visite dal 28/09/2024.
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