Attacchi con cadute funzionali
Qualche giorno fa stavo camminando velocemente (che normalmente è il mio passo) per andare a prendere l’autobus su un terreno di sanpietrini, ma ben collocati.
Ad un tratto tutto il mio corpo è caduto in avanti e non sono riuscito a fermare la caduta senza perdere coscienza con danni al naso, alla mano destra ed alle ginocchia (per fortuna solo escoriazioni, ma ben visibili).
Mi sono subito alzato.
Dei passanti mi hanno chiesto cos’era successo.
Ho risposto che camminavo velocemente e devo essere inciampato.
Ho subito chiesto se mi usciva sangue da quelche parte e mi hanno risposto: un poco sul naso e mi hanno dato un fazzolettino di carta per asciugarmi il sangue.
Non ho dato tanto peso pensando che effettivamente avessi inciampato.
Poi oggi ho provato a cercare su internet ed ho trovato questa pagina con questo nome: attacchi con cadute funzionali (https://pre-prod.neurosymptoms.org/it_IT/symptoms/fnd-symptoms/functional-drop-attacks/). Mi sono ritrovato in quanto descritto nella pagina.
Non sono epilettico, faccio ogni anno dei controlli cardiologici ed ecocardio che sono andati sempre bene (l’ultimo pochi mesi fa).
La pressione con i farmaci la riesco a tenere sempre intorno ai 130 la massima e sotto gli 80 la minima in modo abbastanza stabile.
Tutti gli esami che ho fatto in passato sono sempre andati bene (ogni 6 mesi, l’ultimo in settembre 2024) faccio per l’epatite virale cronica, emocromo completo con transaminasi ed anche questi andati sempre bene.
E’ possibile che adesso debba avere anche paura a camminare fuori casa con il pensiero che delle cadute possano lasciarmi sfigurato?
Non so se ho postato questo mio quesito al giusto specialista.
Se non fosse così chiedo scusa, ma se così fosse, sarei grato di avere qualche suggerimento sulla strada da seguire per poter risolvere o almeno limitare questo problema.
Grazie
PS: Ho 70 anni.
Ad un tratto tutto il mio corpo è caduto in avanti e non sono riuscito a fermare la caduta senza perdere coscienza con danni al naso, alla mano destra ed alle ginocchia (per fortuna solo escoriazioni, ma ben visibili).
Mi sono subito alzato.
Dei passanti mi hanno chiesto cos’era successo.
Ho risposto che camminavo velocemente e devo essere inciampato.
Ho subito chiesto se mi usciva sangue da quelche parte e mi hanno risposto: un poco sul naso e mi hanno dato un fazzolettino di carta per asciugarmi il sangue.
Non ho dato tanto peso pensando che effettivamente avessi inciampato.
Poi oggi ho provato a cercare su internet ed ho trovato questa pagina con questo nome: attacchi con cadute funzionali (https://pre-prod.neurosymptoms.org/it_IT/symptoms/fnd-symptoms/functional-drop-attacks/). Mi sono ritrovato in quanto descritto nella pagina.
Non sono epilettico, faccio ogni anno dei controlli cardiologici ed ecocardio che sono andati sempre bene (l’ultimo pochi mesi fa).
La pressione con i farmaci la riesco a tenere sempre intorno ai 130 la massima e sotto gli 80 la minima in modo abbastanza stabile.
Tutti gli esami che ho fatto in passato sono sempre andati bene (ogni 6 mesi, l’ultimo in settembre 2024) faccio per l’epatite virale cronica, emocromo completo con transaminasi ed anche questi andati sempre bene.
E’ possibile che adesso debba avere anche paura a camminare fuori casa con il pensiero che delle cadute possano lasciarmi sfigurato?
Non so se ho postato questo mio quesito al giusto specialista.
Se non fosse così chiedo scusa, ma se così fosse, sarei grato di avere qualche suggerimento sulla strada da seguire per poter risolvere o almeno limitare questo problema.
Grazie
PS: Ho 70 anni.
[#1]
Gentile Utente,
potremmo essere in presenza di un drop attack, solo a livello di ipotesi però.
Non capisco se abbia perso coscienza, sembrerebbe di no. La causa più comune di tali situazioni è un TIA vertebrobasilare.
L'iter da seguire in questi casi è una visita neurologica, una RM encefalica e un ecodoppler dei tronchi sovraortici (TSA) qualora Lei sia certo di non avere inciampato. Utile potrebbe essere, se consigliato dal neurologo, un elettroencefalogramma.
Cordiali saluti
potremmo essere in presenza di un drop attack, solo a livello di ipotesi però.
Non capisco se abbia perso coscienza, sembrerebbe di no. La causa più comune di tali situazioni è un TIA vertebrobasilare.
L'iter da seguire in questi casi è una visita neurologica, una RM encefalica e un ecodoppler dei tronchi sovraortici (TSA) qualora Lei sia certo di non avere inciampato. Utile potrebbe essere, se consigliato dal neurologo, un elettroencefalogramma.
Cordiali saluti
Dr. Antonio Ferraloro
[#2]
Utente
Grazie infinite per la risposta, Dottore. Sul fatto che non ho perso conoscenza ne sono certo perchè mi sono immediatamente alzato (e prima di cadere non ho avuto quel buio che diventa sempre più scuro fino al nero assoluto che si manifesta nella perdita dei sensi, esperienza di altri svenimenti avvenuti in passato). Sul fatto di non essere inciampato, non posso esserne certo al 100%, ma quella sensazione del corpo che nel cadere perde ogni controllo (come fossi impossibilitato a fare quelsiasi movimento per cercare di evitare l’impatto) non mi era mai capitato. Io sono già soddisfatto delle indicazioni che mi ha dato per poterle riferire al mio medico di base. Ma se posso (se pensa che sia utile altrimenti può benissimo non rispondere in quanto ho già materiale a sufficienza) vorrei raccontarle di un’altro fatto che mi è successo qualche anno fa. Mi sono svegliato nel cuore della notte e nel cercare di alzarmi per andare a urinare, spingendomi con una mano sul letto per raddrizzarmi il busto, questo andava in qua e in la, come un peso morto. Telefonai alla guardia medica che mi disse subito che dipendeva da dei sassolini che ci sono nell’orecchio e provocano vertigini. Ho fatto successivamente visite otorinolaringoiatriche nelle quali hanno visto il movimento anomalo delle pupille e mi hanno dato Betaistina che non mi ha fatto niente come gli esercizi da fare a casa. E’ vero che quando sono a letto, se giro la testa in una certa posizione mi incominciano dei giramenti di testa per cui devo soffrire di vertigini. Ma un paio di anni dopo, avendo fatto una risonanza magnetica cerebrale per tutt’altro disturbo, è risultato: pregresso focolaio di evento ischemico ). Mi è rimasto questo dubbio (anche se potrebbe essere una boiata ): quando quella famosa notte il busto andava da tutto le parti, non poteva trattarsi di un TIA? Questa è la domanda, ma capisco bene che per lei potrebbe essere un problema rispondere alla diagnosi data da un collega, per cui se si sente di darmi una risposta va bene, altrimenti non c’è alcun problema. E’ già tantissimo quello che mi scritto nella risposta datami.
Grazie infinite
Grazie infinite
[#3]
Gentile Utente,
solitamente un TIA, proprio per la sua brevissima durata, non lascia segni alla RM (e nemmeno alla TC) a meno che non sia prolungato per cui ritengo poco probabile che il focolaio ischemico sia la causa dell'evento che ha descritto.
È più probabile che sia correlato con qualche evento che può essere passato anche inosservato.
Le ricordo che queste sono solo ipotesi a distanza.
Cordialmente
solitamente un TIA, proprio per la sua brevissima durata, non lascia segni alla RM (e nemmeno alla TC) a meno che non sia prolungato per cui ritengo poco probabile che il focolaio ischemico sia la causa dell'evento che ha descritto.
È più probabile che sia correlato con qualche evento che può essere passato anche inosservato.
Le ricordo che queste sono solo ipotesi a distanza.
Cordialmente
Dr. Antonio Ferraloro
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 369 visite dal 19/09/2024.
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