Dolori addominali e difficoltà motorie
Buongiorno.
Scrivo a nome di mio padre 72 anni, fumatore.
Da quasi un anno ormai ha avuto difficoltà sempre maggiori a deambulare, rigidità muscolare, si muove ma a piccoli passi fino ad arrivare a "strisciare i piedi".
Durante questo periodo l'unico sintomo che accusava era stanchezza alle gambe e questa difficoltà a deambulare.
Da due mesi però accusa una forte stipsi (va solo con sali amari) e forti dolori addominali che nom gli consentono di stare in piedi, disteso o seduto.
Ha fatto diverse visite, fisiatra, ortopedico.
Ha effettuato una rmn rachide lombosacrale in cui compaiono ernie e una stenosi.
In agosto ha fatto una visita neurologica e il neurologo ha espresso parere per una sindrome extrapiramidale.
Ha consigliato di eseguire una rm encefalo +tronco encefalico.
Nel mentre ha dato sinemet da prendere con dosi in crescendo giornalmente.
Dorme a fatica.
Accusa ansia e agitazione.
Insomma lo stato è a dir mio critico.
Il MMG ha consigliato colonscopia che faremo.
In una situazione del genere, in cui la qualità di vita è nettamente peggiorata, viene meno la socialità, il semplice muoversi quotidiano, i dolori importanti che determinano una sofferenza altrettanto importante come si potrebbe muoversi?
Io pensavo che fosse giusto un ricovero che però il MMG dice di non aver la possibilità di prescrivere in quanto tale.
Come si potrebbe uscire da una situazione che apparentemente non presenta vie d'uscita?
Ha fatto 3 volte accesso al ps ma è sempre stato dimesso velocemente dopo aver fatto la stessa prassi: Esami del sangue ed ecografia.
Vi ringrazio molto.
Scrivo a nome di mio padre 72 anni, fumatore.
Da quasi un anno ormai ha avuto difficoltà sempre maggiori a deambulare, rigidità muscolare, si muove ma a piccoli passi fino ad arrivare a "strisciare i piedi".
Durante questo periodo l'unico sintomo che accusava era stanchezza alle gambe e questa difficoltà a deambulare.
Da due mesi però accusa una forte stipsi (va solo con sali amari) e forti dolori addominali che nom gli consentono di stare in piedi, disteso o seduto.
Ha fatto diverse visite, fisiatra, ortopedico.
Ha effettuato una rmn rachide lombosacrale in cui compaiono ernie e una stenosi.
In agosto ha fatto una visita neurologica e il neurologo ha espresso parere per una sindrome extrapiramidale.
Ha consigliato di eseguire una rm encefalo +tronco encefalico.
Nel mentre ha dato sinemet da prendere con dosi in crescendo giornalmente.
Dorme a fatica.
Accusa ansia e agitazione.
Insomma lo stato è a dir mio critico.
Il MMG ha consigliato colonscopia che faremo.
In una situazione del genere, in cui la qualità di vita è nettamente peggiorata, viene meno la socialità, il semplice muoversi quotidiano, i dolori importanti che determinano una sofferenza altrettanto importante come si potrebbe muoversi?
Io pensavo che fosse giusto un ricovero che però il MMG dice di non aver la possibilità di prescrivere in quanto tale.
Come si potrebbe uscire da una situazione che apparentemente non presenta vie d'uscita?
Ha fatto 3 volte accesso al ps ma è sempre stato dimesso velocemente dopo aver fatto la stessa prassi: Esami del sangue ed ecografia.
Vi ringrazio molto.
[#1]
Gentilissimo,
Da quanto leggo, è lecito sospettare che il papà possa essere affetto da una forma di parkinsonismo. Concordo con l'indicazione ad eseguire RM encefalo.
Con il Sinemet i sintomi sono migliorati?
In caso di dubbio diagnostico, potrebbe essere utile eseguire una SPECT cerebrale con DaTscan. Se negativo, l'esame esclude la presenza di parkinsonismo su base neurodegenerativa.
Dr. Alberto Imarisio
Da quanto leggo, è lecito sospettare che il papà possa essere affetto da una forma di parkinsonismo. Concordo con l'indicazione ad eseguire RM encefalo.
Con il Sinemet i sintomi sono migliorati?
In caso di dubbio diagnostico, potrebbe essere utile eseguire una SPECT cerebrale con DaTscan. Se negativo, l'esame esclude la presenza di parkinsonismo su base neurodegenerativa.
Dr. Alberto Imarisio
Dr. Alberto Imarisio
Specialista in Neurologia
[#2]
Utente
Buongiorno, grazie molto per la risposta.
Il medico neurologo in attesa di eseguire la RM encefalo ha prescritto il Sinemet ad assunzione graduale per ridurre la possibilità di insorgenza di sintomi avversi.
Prima settimana mezza compressa 1 una volta al dì
Seconda settimana 2 volte mezza compressa al dì
Terza settimana 3 volte mezza compressa al dì
Quarta settimana 1 compressa più due metà
Quinta .. fino ad arrivare a regime di 3 cp al dì.
Ora è arrivato alla seconda settimana ma non c'è nessun miglioramento.
Poi ha stati di agitazione che subentrano per il quale assume diazepam forse causati dal sinemet, non riesce piu a dormire . E dolori all'intestino che però ad ora con colonscopia ed ecografia sono negativi ma ha questi fastidi forse causati dal problema neurologico? Siamo in attesa della RM ma dottore qua sembra di essere sprofondati in una situazione di non ritorno. Da un anno accusa stanchezza alle gambe e difficoltà a deambulare peggiorata sempre di più fino ad oggi che cammina con moltissima difficoltà e non da solo e non esce più.
Il Simenet entro quando dovrebbe esplicare gli effetti se funziona ?
Cmq il farmaco è stato dato solo in base alla clinica, se non è il farmaco corretto chissà cosa può capitare ed inoltre sempre se non è corretto il tempo che passa è solo un fattore che favorisce la progressione del problema
Il medico neurologo in attesa di eseguire la RM encefalo ha prescritto il Sinemet ad assunzione graduale per ridurre la possibilità di insorgenza di sintomi avversi.
Prima settimana mezza compressa 1 una volta al dì
Seconda settimana 2 volte mezza compressa al dì
Terza settimana 3 volte mezza compressa al dì
Quarta settimana 1 compressa più due metà
Quinta .. fino ad arrivare a regime di 3 cp al dì.
Ora è arrivato alla seconda settimana ma non c'è nessun miglioramento.
Poi ha stati di agitazione che subentrano per il quale assume diazepam forse causati dal sinemet, non riesce piu a dormire . E dolori all'intestino che però ad ora con colonscopia ed ecografia sono negativi ma ha questi fastidi forse causati dal problema neurologico? Siamo in attesa della RM ma dottore qua sembra di essere sprofondati in una situazione di non ritorno. Da un anno accusa stanchezza alle gambe e difficoltà a deambulare peggiorata sempre di più fino ad oggi che cammina con moltissima difficoltà e non da solo e non esce più.
Il Simenet entro quando dovrebbe esplicare gli effetti se funziona ?
Cmq il farmaco è stato dato solo in base alla clinica, se non è il farmaco corretto chissà cosa può capitare ed inoltre sempre se non è corretto il tempo che passa è solo un fattore che favorisce la progressione del problema
[#3]
L'effetto della L-Dopa (Sinemet) dovrebbe essere evidente già alla quarta-quinta settimana di trattamento. Tuttavia, la risposta alla terapia dipende anche dalla diagnosi: è necessario capire se il papà è affetto dalla classica malattia di Parkinson (risposta eccellente a Sinemet) oppure se da un'altra forma di parkinsonismo (nella quale la L-Dopa potrebbe aver minor efficacia).
Non posso esprimere un giudizio sui dolori addominali senza visitare il paziente. Tuttavia la stipsi ostinata potrebbe essere una causa. Se non già fatto, proverei a trattarla con Movicol 1 bustina mattino e sera.
Per quanto riguarda gli episodi di "agitazione", è improbabile che siano causati dal Sinemet.
Procederei con una visita presso un Centro Disturbi del Movimento per un miglior inquadramento diagnostico.
Cordialmente
Non posso esprimere un giudizio sui dolori addominali senza visitare il paziente. Tuttavia la stipsi ostinata potrebbe essere una causa. Se non già fatto, proverei a trattarla con Movicol 1 bustina mattino e sera.
Per quanto riguarda gli episodi di "agitazione", è improbabile che siano causati dal Sinemet.
Procederei con una visita presso un Centro Disturbi del Movimento per un miglior inquadramento diagnostico.
Cordialmente
Dr. Alberto Imarisio
Specialista in Neurologia
[#4]
L'effetto della L-Dopa (Sinemet) dovrebbe essere evidente già alla quarta-quinta settimana di trattamento. Tuttavia, la risposta alla terapia dipende anche dalla diagnosi: è necessario capire se il papà è affetto dalla classica malattia di Parkinson (risposta eccellente a Sinemet) oppure se da un'altra forma di parkinsonismo (nella quale la L-Dopa potrebbe aver minor efficacia).
Non posso esprimere un giudizio sui dolori addominali senza visitare il paziente. Tuttavia la stipsi ostinata potrebbe essere una causa. Se non già fatto, proverei a trattarla con Movicol 1 bustina mattino e sera.
Per quanto riguarda gli episodi di "agitazione", è improbabile che siano causati dal Sinemet.
Procederei con una visita presso un Centro Disturbi del Movimento per un miglior inquadramento diagnostico.
Cordialmente
Non posso esprimere un giudizio sui dolori addominali senza visitare il paziente. Tuttavia la stipsi ostinata potrebbe essere una causa. Se non già fatto, proverei a trattarla con Movicol 1 bustina mattino e sera.
Per quanto riguarda gli episodi di "agitazione", è improbabile che siano causati dal Sinemet.
Procederei con una visita presso un Centro Disturbi del Movimento per un miglior inquadramento diagnostico.
Cordialmente
Dr. Alberto Imarisio
Specialista in Neurologia
[#5]
Utente
Grazie nuovamente per la risposta. Secondo lei ha senso assumere sinemet prima di eseguire la RM, magari non serve o magari sì. Inoltre a momenti non sopporta neppure i vestiti addosso. Potrebbe essere causato dal progredire della malattia? Vedere mio papà con una delimitazione importante in breve tempo mi sconforta, pensavo che un ricovero fosse opportuno anche per svolgere gli esami diagnostici in loco ed evitare dispendiosi e sofferenti trasporti ma il MMG non può prescrivere a dir suo e in ps nn fanno, anche dal punto di vista legislativo, chi può prescrivere un ricovero? Grazie mille
[#6]
Senz'altro ha senso fare un tentativo con Sinemet.
Ad oggi la diagnosi di malattia di Parkinson infatti si basa principalmente sui sintomi presentati dal paziente, ed una pronta risposta alla terapia con L-dopa è confirmatoria della diagnosi.
Rivolgendovi ad un Centro Disturbi del Movimento i colleghi sapranno senz'altro indicarle la strada migliore, compresa l'eventuale indicazione a ricovero diagnostico.
Cordialmente
Ad oggi la diagnosi di malattia di Parkinson infatti si basa principalmente sui sintomi presentati dal paziente, ed una pronta risposta alla terapia con L-dopa è confirmatoria della diagnosi.
Rivolgendovi ad un Centro Disturbi del Movimento i colleghi sapranno senz'altro indicarle la strada migliore, compresa l'eventuale indicazione a ricovero diagnostico.
Cordialmente
Dr. Alberto Imarisio
Specialista in Neurologia
[#9]
Utente
Buongiorno, oggi mio padre ha eseguito la Tac encefalo (assieme alla tac addominale per dolori alla pancia). Doveva eseguire la RMN ma era richiesta l'immobilità per abbastanza tempo e non riusciva.
Le riporto il referto. Mio padre si sente stanco e ha difficoltà a camminare importanti (lo muoviamo con sedia a rotelle). Il Simenet per ora non produce miglioramenti.
Quesito Clinico: dolori addominali, stipsi. Sospetta malattia di Parkinson.
Indagine eseguita con scansione volumetrica prima e dopo somministrazione e.v. di MdC iodato
(100mL di Iopamidolo 370 mgI/mL).
A livello encefalico sfumate areole di ipodensità nella sostanza bianca di centri semiovali e regione
nucleo-capsulare, su presunta base vasculopatica cronica.
Non evidenti con la metodica alterazioni tomodensitometriche encefaliche di aspetto evolutivo.
In particolare non lesioni encefaliche con associati segni di edema o massa né aree di anomala
impregnazione del parenchima cerebrale nelle acquisizioni post-contrastografiche.
Nei limiti per età dimensioni e morfologia degli spazi liquorali periencefalici, delle cavità ventricolari,
delle cisterne della base.
In asse le strutture della linea mediana.
A livello addominale fegato nei limiti morfovolumetrici, con densità omogenea se si eccettua
puntiforme area di iper-enhancement in fase arteriosa, verosimile angioma capillare, e alterazione
nodulare con enhancement centripeto progressivo al V segmento, di circa 14 mm, anch'essa
compatibile con angioma.
Colecisti normodistesa, senza evidenza di calcoli radiopachi nel suo lume. Vie biliari intra ed
extraepatiche non dilatate.
Nei limiti di norma il pancreas, la milza (che ha diametro bipolare ai limiti alti della norma, di circa
13 cm), i surreni e i reni.
A quest'ultimo livello alcune formazioni cistiche corticali anche con sviluppo esofitico. Non dilatate le
vie escretrici urinarie.
Si segnala dilatazione aneurismatica fusiforme del tratto sottorenale dell'aorta addominale, con
maggior diametro di circa 4 cm sul piano assiale, con colletto prossimale di 5,8 cm (dall'origine
dell'arteria renale sn). La dilatazione aneurismatica si estende in senso cranio-caudale per circa
5,7 cm terminando subito a monte della biforcazione aorto-iliaca.
Nel tratto aneurismatico si apprezza apposizione parietale ateromasica concentrica talora irregolare
con apposizione trombotica non significativa.
Nel tratto di massima ectasia l'aorta poggia sulla colonna vertebrale (al passaggio L3-L4) senza
interposizione di significativo clivaggio adiposo.
Anche a carico delle arterie iliache sia comuni che interne ed esterne si apprezzano multiple
apposizioni ateromasiche irregolari di parete con lieve ectasia dell'arteria iliaca comune dx (calibro di
2,5 cm circa). L'arteria iliaca comune sn, subito a monte della sua biforcazione, dimostra apposizione
ateromasica irregolare con placca focalmente ulcerata (diametro complessivo dell'arteria iliaca
comune sn di 1,8 cm, estensione cranio-caudale della placca ulcerata di circa 1,3 cm con diametro
assiale di quest'ultima di circa 0,7 cm).
Si segnala in ambito pelvico ingrandimento volumetrico della prostata che dimostra un maggior
diametro sul piano assiale di circa 6,5 cm e appare disomogenea per la presenza di calcificazioni
centrali.
La vescica dimostra pareti diffusamente e irregolarmente ispessite in un quadro di vescica da sforzo
con evidenza di due diverticoli a partire rispettivamente dal pavimento vescicale e dalla parete
laterale dx.
Il diverticolo localizzato a livello del pavimento vescicale ha un massimo diametro assiale di circa
6 cm e si estende longitudinalmente per circa 7 cm determinando modesta impronta da dx verso sn
sul tratto craniale del retto e passaggio retto-sigma. Il colletto del diverticolo è molto stretto, circa 6
mm.
Nel lume della vescica, adagiato sul pavimento, si apprezza del materiale denso già in condizioni di
base e senza significativo enhancement post-contrastografico riferibile a sedimento urinario.
Si consiglia valutazione urologica ed eventuale valutazione ecografica della vescica con valutazione
anche del residuo post-minzionale.
In ambito scheletrico nel volume acquisito si segnala evoluto quadro spondilo-discoartrosico specie al
passaggio lombosacrale e lieve anterolistesi di L3 su L4 senza segni di lisi istmica, sostenuta da
evoluta artrosi interapofisaria.
Le riporto il referto. Mio padre si sente stanco e ha difficoltà a camminare importanti (lo muoviamo con sedia a rotelle). Il Simenet per ora non produce miglioramenti.
Quesito Clinico: dolori addominali, stipsi. Sospetta malattia di Parkinson.
Indagine eseguita con scansione volumetrica prima e dopo somministrazione e.v. di MdC iodato
(100mL di Iopamidolo 370 mgI/mL).
A livello encefalico sfumate areole di ipodensità nella sostanza bianca di centri semiovali e regione
nucleo-capsulare, su presunta base vasculopatica cronica.
Non evidenti con la metodica alterazioni tomodensitometriche encefaliche di aspetto evolutivo.
In particolare non lesioni encefaliche con associati segni di edema o massa né aree di anomala
impregnazione del parenchima cerebrale nelle acquisizioni post-contrastografiche.
Nei limiti per età dimensioni e morfologia degli spazi liquorali periencefalici, delle cavità ventricolari,
delle cisterne della base.
In asse le strutture della linea mediana.
A livello addominale fegato nei limiti morfovolumetrici, con densità omogenea se si eccettua
puntiforme area di iper-enhancement in fase arteriosa, verosimile angioma capillare, e alterazione
nodulare con enhancement centripeto progressivo al V segmento, di circa 14 mm, anch'essa
compatibile con angioma.
Colecisti normodistesa, senza evidenza di calcoli radiopachi nel suo lume. Vie biliari intra ed
extraepatiche non dilatate.
Nei limiti di norma il pancreas, la milza (che ha diametro bipolare ai limiti alti della norma, di circa
13 cm), i surreni e i reni.
A quest'ultimo livello alcune formazioni cistiche corticali anche con sviluppo esofitico. Non dilatate le
vie escretrici urinarie.
Si segnala dilatazione aneurismatica fusiforme del tratto sottorenale dell'aorta addominale, con
maggior diametro di circa 4 cm sul piano assiale, con colletto prossimale di 5,8 cm (dall'origine
dell'arteria renale sn). La dilatazione aneurismatica si estende in senso cranio-caudale per circa
5,7 cm terminando subito a monte della biforcazione aorto-iliaca.
Nel tratto aneurismatico si apprezza apposizione parietale ateromasica concentrica talora irregolare
con apposizione trombotica non significativa.
Nel tratto di massima ectasia l'aorta poggia sulla colonna vertebrale (al passaggio L3-L4) senza
interposizione di significativo clivaggio adiposo.
Anche a carico delle arterie iliache sia comuni che interne ed esterne si apprezzano multiple
apposizioni ateromasiche irregolari di parete con lieve ectasia dell'arteria iliaca comune dx (calibro di
2,5 cm circa). L'arteria iliaca comune sn, subito a monte della sua biforcazione, dimostra apposizione
ateromasica irregolare con placca focalmente ulcerata (diametro complessivo dell'arteria iliaca
comune sn di 1,8 cm, estensione cranio-caudale della placca ulcerata di circa 1,3 cm con diametro
assiale di quest'ultima di circa 0,7 cm).
Si segnala in ambito pelvico ingrandimento volumetrico della prostata che dimostra un maggior
diametro sul piano assiale di circa 6,5 cm e appare disomogenea per la presenza di calcificazioni
centrali.
La vescica dimostra pareti diffusamente e irregolarmente ispessite in un quadro di vescica da sforzo
con evidenza di due diverticoli a partire rispettivamente dal pavimento vescicale e dalla parete
laterale dx.
Il diverticolo localizzato a livello del pavimento vescicale ha un massimo diametro assiale di circa
6 cm e si estende longitudinalmente per circa 7 cm determinando modesta impronta da dx verso sn
sul tratto craniale del retto e passaggio retto-sigma. Il colletto del diverticolo è molto stretto, circa 6
mm.
Nel lume della vescica, adagiato sul pavimento, si apprezza del materiale denso già in condizioni di
base e senza significativo enhancement post-contrastografico riferibile a sedimento urinario.
Si consiglia valutazione urologica ed eventuale valutazione ecografica della vescica con valutazione
anche del residuo post-minzionale.
In ambito scheletrico nel volume acquisito si segnala evoluto quadro spondilo-discoartrosico specie al
passaggio lombosacrale e lieve anterolistesi di L3 su L4 senza segni di lisi istmica, sostenuta da
evoluta artrosi interapofisaria.
[#10]
Gentile utente, la TC encefalo esclude grossolane lesioni cerebrali che possano giustificare i sintomi. Al momento, se non già noti, mi concentrerei sull'aneurisma dell'aorta addominale e sul quadro di diffusa ateromasia delle arterie iliache. Questo, insieme alla placca ulcerata a carico della arteria iliaca sinistra, pone infatti il papà ad elevato rischio vascolare e di trombosi arteriosa.
Inoltre il quadro vasculopatico potrebbe anche spiegare, almeno in parte, le difficoltà nella deambulazione. Se non già eseguita è indicata una visita chirurgica vascolare urgente.
Cordialmente
Inoltre il quadro vasculopatico potrebbe anche spiegare, almeno in parte, le difficoltà nella deambulazione. Se non già eseguita è indicata una visita chirurgica vascolare urgente.
Cordialmente
Dr. Alberto Imarisio
Specialista in Neurologia
[#12]
Buongiorno,
Di per sè la malattia di Parkinson non causa calo ponderale (a meno che non vi siano anche difficoltà nella deglutizione ed una conseguente riduzione nell'introito calorico - ma questo si può manifestare solo nelle fasi più avanzate di malattia).
Indagherei questo aspetto con un medico internista per capire quale può essere la causa del calo ponderale.
Di per sè la malattia di Parkinson non causa calo ponderale (a meno che non vi siano anche difficoltà nella deglutizione ed una conseguente riduzione nell'introito calorico - ma questo si può manifestare solo nelle fasi più avanzate di malattia).
Indagherei questo aspetto con un medico internista per capire quale può essere la causa del calo ponderale.
Dr. Alberto Imarisio
Specialista in Neurologia
[#13]
Utente
Buongiorno. A mio padre è stato consigliato sinemet lui ha inviato gradualmente a prenderlo da un mesetto ormai ma solamente da 1 settimana assume la dose piena sì 3 cp al dì. Ad ogni modo ad oggi nn ha avuto nessun giovamento . Se fosse il parkinson quanto bisognerebbe attendere per vedere un miglioramento? O si dovrebbe essere già mostrato arrivati a questo punto ?
Questo consulto ha ricevuto 13 risposte e 639 visite dal 12/09/2024.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.