Buongiorno dottore sono alessandra ho 45 anni , vorrei un consulto neurologico

Buongiorno dottore sono Alessandra ho 45 anni quasi un mese fa sono finita in ospedale perché ho iniziato con tensione alla testa e formicolio, li mi hanno detto che ho avuto una parestesia facciale di tipo tensivo.
dopo poco questa cosa è andata ad aumentare pressione alla testa e forte e mi hanno aperto la cartella in ospedale in neurologia, mi hanno fatto la risonanza con mezzo di contrasto in testa è l'unica cosa che è uscita fuori è una ciste di natura benigna alla ghiandola pineale, ma il neurologo mi ha detto che non è associata a questa cosa...mi ha prescritto il Lexotan 15 gocce mattina e 15 la sera devo dire che prendendo il Lexotan la pressione il tempo che le gocce facevano effetto passava, ora da un po' di giorni sto impazzendo di nuovo, la pressione è continua al lato destro della testa e neanche le gocce fanno più effetto, io prendo la colchicina da due mesi per curare la pericardite ma la prendo solo da un mese è questo disturbo alla testa l'ho avuto prima di prendere la colchicina il cardiologo di fatti non lo associa alla colchicina, ora come le dicevo da una settimana nemmeno il Lexotan ci può mi sveglio già con la parte destra con pressione cosa devo fare?
Mi aiuti per favore
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Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 76.2k 2.3k 21
Gentile Signora Alessandra,

se ha preso il lexotan in modo continuativo è possibile che col tempo si sia assuefatta e non sente più i benefici del farmaco che, proprio per questo motivo, si dovrebbe assumere per un breve periodo.
Esistono alternative a questo farmaco ma non è possibile consigliarle a distanza in soggetti che non si conoscono.
Ne parli inizialmente col medico curante ed eventualmente con un neurologo ma stia tranquilla considerato l'esito della RM.

Cordiali saluti

Dr. Antonio Ferraloro

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Utente
Utente
Grazie dottore pure ma lo prendo da un mese .cmq grazie e gentilissimo dottore

Cordiali saluti
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Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 76.2k 2.3k 21
A volte già dopo un mese può iniziare l'assuefazione al farmaco ma le alternative non mancano, soprattutto con farmaci che non causano assuefazione né dipendenza.

Cordialmente

Dr. Antonio Ferraloro