Cefalea da 6 mesi

Ho 42 anni e da circa 6 mesi soffro di una cefalea praticamente continua.

Il dolore parte dalla nuca, si estende al lato sinistro della testa e a volte anche al collo.

All insorgenza dei sintomi ho effettuato una tac in Pronto soccorso che è risultata negativa.

Sono stato in visita da un neurologo che mi ha diagnosticato una cefalea muscolo tensiva e mi ha prescritto laroxyl e una RM encefalo.

Ho provato il laroxyl per circa un mese con scarsi risultati.

In seguito mi sono rivolto ad un fisiatra che mi ha diagnosticato una cervicalgia.
Ho effettuato diverse sedute di fisioterapia e laser terapia più esercizi da fare a casa.
Dopo diversi mesi il dolore al collo si è attenuato fino a quasi scomparire, ma persiste la cefalea che tende a rientrare con Tachipirina, per poi ritornare il giorno dopo, soprattutto la mattina appena sveglio.

Ho consultato uno gnatologo che ha ipotizzato un problema di disturbo temporo mandibolare.
Ho usato un bite per due mesi con zero risultati.

Un mese fa mi sono deciso a fare la RM encefalo da cui si evidenzia una flogosi sinusale.

Mi sono rivolto persino ad uno psicologo che ha imputato il mio disturbo ad una condizione di stress.

Insomma ormai da sei mesi convivo con questo dolore di cui non riesco ancora a capire la causa.

Può essere la sinusite, la cervicale, lo stress, un disturbo temporo mandibolare?

Spero che qualcuno possa darmi un consulto o quanto meno un percorso da seguire per venire a capo di questo problema.


Grazie
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Dr. Edoardo Bernkopf Dentista, Gnatologo, Esperto in medicina del sonno 6.6k 214 29
Gentila Paziente la Cefalea è una patologia multifattoriale, e giustamente lei si è rivolto a tutti gli specialisti potenzialmente competenti, purtroppo senza risultato. Se non si vuole rassegnare, è evidente che sia necessario un tour di seconda opinione, cambiando specialisti.
Per parte mia posso fare alcune con siderazioni sul trattamento gnatologico, ovviamente con tutti i limiti che derivano dal non poter vedere nè il paziente nè il bite prescritto, nè sapere come è stato portato.
Dire "un bite" é come dire "un farmaco " : rappresenta un trattamento assolutamente individuale (diffidi dei preconfezionati che si vendono in farmacia), e consiste nella configurazione tecnica e artigianale di un ragionamento diagnostico e di una ipotesi terapeutica formulata dal dentista-gnatologo che lo prescrive e realizza: è quest’ultima, cioè la prestazione culturale che il paziente acquista, non l'oggetto artigianale che qualunque odontotecnico realizza in un'ora di lavoro, e che è di infimo valore venale se disgiunto dalla prima. Come nell’esempio del farmaco consiste nello sbocco terapeutico di una diagnosi che deve essere corretta, e corretta deve essere anche la modalità di assunzione, (e solo a queste condizioni una pillola può risolvere una patologia): purtroppo la facilità di realizzazione tecnica fa sì che spesso un bite non si neghi a nessuno, e tutti si sentano nella competenza per prescriverlo e realizzarlo. Ci possono essere problemi iniziali, in quanto si vanno a toccare situazioni bloccate da anni, ma se il caso presenta le indicazioni e se la conformazione del bite é adatta, gli effetti sono solitamente rapidi, a meno di grandi presenze di aspetti aggravanti, che spesso sono l'esito del lungo perdurare del problema. Se però dopo alcuni mesi di bite, portato 24 ore al giorno pasti esclusi, non si arriva ad un risultato, delle due l'una: o i problemi non dipendono dall''occlusione e dall''ATM , oppure il bite potrebbe essere inadeguato, o, infine, non è stato prescritto con le caratteristiche adeguate al caso, forse perché i problemi non rientravano negli obiettivi. Ad esempio, il bite di svincolo per proteggere i denti dal bruxismo notturno, il più realizzato al mondo (che non ho mai prescritto in vita mia) ha ben poco effetto su una sintomatologia importante.
https://www.medicitalia.it/blog/gnatologia-clinica/9059-quale-bite-scegliere-per-quante-ore-giorno-per-quanto-tempo.html
Il bite costituisce la prima e indispensabile fase iniziale della terapia di una disfunzione cranio-mandibolare. La si può considerare anche una via di mezzo fra la conferma diagnostica e una prima terapia, ma è solo una terapia iniziale di una disfunzione dell''Articolazione Temporo Mandibolare (ATM). Successivamente, MA SOLO SUCCESSIVAMENTE AL RAGGIUNGIMENTO DI UN BUON SUCCESSO CLINICO CON IL BITE, si dovrà prevedere una riabilitazione ortodontica, protesica o mista che, modificando stabilmente l’occlusione, confermi il risultato ottenuto con il bite, oppure proseguire, come compromesso, con il bite a vita, scelta a volte preferita, che costituisce comunque una soluzione del problema. Sottolineo che la maggior parte dei Colleghi che si occupano di Gnatologia, non prevedono la conclusione ortodontica e/o protesica del caso, ma di fatto consiglia il bite a vita. La conclusione ortodontica o protesica va comunque rimandata alla conferma di un buon risultato nella terapia con il bite.
Sul funzionamento dell''ATM può avere qualche ulteriore informazione visitando il mio sito internet alla pagina Patologie trattate- Patologie dell’Articolazione Temporo Mandibolare (ATM) (trova il link qui sotto la mia firma), e leggendo gli articoli che si aprono con i link qui sotto. Se si ritrova nelle problematiche illustrate, eventualmente mi faccia sapere.
Credo comunque che via rete, senza un completo esame del suo caso, non si possa dire di più.
Cordiali saluti ed auguri

https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/934-la-cefalea-che-viene-dalla-bocca.html
https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/2326-dolore-cronico-disturbi-nel-sonno-e-disfunzioni-cranio-mandibolo-vertebrali.html

Dr. Edoardo Bernkopf-Roma-Vicenza-Parma
Spec. in Odontoiatria, Gnatologo- Ortodontista
edber@studiober.com - www.studiober.com

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Cefalea è il termine che descrive tutte le diverse forme di mal di testa: sintomi, cause, diagnosi e terapie possibili per le cefalee primarie e secondarie.

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