Esito rm encefalopatia vascolare cronica sottocorticale

Buonasera,
chiedo un consulto per mia mamma di 61 anni, ipertesa e sotto terapia da praticamente sempre con una storia familiare caratterizzata da ipertensione e ictus.

Di recente, a seguito di un episodio di pressione particolarmente alta, si è recata in ps dove le hanno fatto vari accertamenti tra cui una tac in testa e le hanno consigliato di effettuare in un secondo momento anche una rm.

Di seguito il referto della rm:

Si apprezza alterazione di segnale, abbastanza estesa, caratterizzata da multiple numerose areole di iperintensità nelle sequenze a Tr lungo e in Flair, e da discreta ipointensità nella sequenza T1 pesata, di aspetto maggiormente confluente e altre isolate, localizzate in corrispondenza della sostanza bianca emisferica delle corone radiate, a prevalente distribuzione sottocorticale e profonda, e in sede di centri semiovali, pressoché simmetrica, emisferica bilaterale, senza segni di restrizione della diffusività nella sequenza DWI, in un quadro compatibile con leucoencefalopatia, preferenzialmente tipo "encefalopatia
vascolare cronica sottocorticale".

Minute lacune vascolari in sede nucleo-capsulare bilaterale.
Minute tenui calcificazioni in sede di nuclei pallidi.

Non sono apprezzabili alterazioni di segnale a livello sotto-tentoriale (cervelletto e tronco encefalico), nè in sede di corpo calloso.

Non sono evidenti alterazioni del chiasma ottico e dei tratti ottici.
La ghiandola ipofisaria è di grandezza nei limiti.
Non tumefazioni parasellari.
Non sono evidenti alterazioni di segnale patologiche in sede di pineale.

I pacchetti acustico-facciali e i quinti nervi cranici alla loro emergenza pontina appaiono simmetrici e non sono evidenti tumefazioni in tali sedi, nè in sede di cavi di Meckel.

Le cavità ventricolari sovra-tentoriali e il quarto ventricolo sono di ampiezza nei limiti, in asse.

Moderatamente un po' più ampi gli spazi liquorali sub-aracnoidei peri-encefalici in corrispondenza delle regioni fronto-parietali alla convessità.
Nei limiti l'ampiezza degli spazi liquorali sotto-tentoriali.
Regolari le cisterne della base.

Non sono evidenti segni di restrizione della diffusività encefalica parenchimale riferibili a lesioni vascolari ischemiche recenti, nè alterazioni di segnale riferibili alla presenza di detriti ematici nelle acquisizioni ad elevata suscettibilità magnetica.

Nei limiti la posizione delle tonsille cerebellari.
Non sono apprezzabili alterazioni di segnale al passaggio bulbo / midollo spinale cervicale.

Non segni di massa.

Asimmetria delle arterie vertebrali intracraniche, dove quella di destra appare la prevalente.

Come reperto collaterale, visibili segni di sinusopatia, in particolare con discreto ispessimento della mucosa delle cellule etmoidali e del seno frontale, qui in particolare a destra e a carico dei seni mascellari, più a destra.
Modesti segni di versamento fluido in sede mastoidea di sinistra.


Ovviamente vedrà un neurologo ma qualcuno gentilmente può spiegarmi cosa provoca questa patologia?
[#1]
Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 76.2k 2.3k 21
Gentile Signora,

alla RM encefalica è stata riscontrata una sofferenza della sostanza bianca (leucoencefalopatia significa proprio questo) causata da deficit di ossigenazione cerebrale.
L’ipertensione è una possibile frequente causa.
Si rivolga ad un neurologo per una valutazione clinica diretta, per fare visionare le immagini dell’esame e per una terapia adeguata.

Cordiali saluti

Dr. Antonio Ferraloro

[#2]
Utente
Utente
Gentile dottore, grazie per la sua celere risposta.
Ovviamente mia mamma farà le dovute domande al neurologo ma io sono un pochino in apprensione questa situazione è irreversibile o si può curare? Può provocare danni gravi come demenza?
La ringrazio se mi risponderà ancora
[#3]
Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 76.2k 2.3k 21
Gentile Signora,

il decorso è variabile. Questa condizione potrebbe tenersi sotto controllo come potrebbe evolvere in problemi cognitivi in generale.
Una cura farmacologica, mantenendo sotto controllo pressione arteriosa, colesterolo e glicemia, può essere efficace.
Anche attività fisica costante può aiutare molto.

Cordialmente

Dr. Antonio Ferraloro