Vasculopatia cerebrale
Buongiorno, scrivo in merito alla risonanza di mia madre.
Ha avuto un incidente anni fa che ha compromesso la memoria ma ora la situazione è molto peggiorata sia a livello di memoria breve e lungo termine sia per una depressione molto acuta.
Hanno riscontrato una Vasculopatia cerebrale ma non c’è nessun neurologo al quale rivolgerci in questo momento.
Lei è andata nel panico e io sono tanto preoccupata.
L’ultima RM era del 2020 e nonostante le molteplici richieste i medici che la seguono non ritenevano necessario ripeterla nonostante il declino della memoria evidente.
E’ stata eseguita per un problema di udito.
L'esame è stato condotto con scansioni T1 e T2-dipendenti sui piani dello spazio, ripetute dopo la
somministrazione endovenosa del mezzo di contrasto.
Non si dispone della documentazione iconografica di un esame RM eseguito nel 2020 in altra sede,
per un utile confronto.
L'indagine odierna mostra un quadro di vasculopatia cerebrale, caratterizzato dalla presenza di
multipli focolai gliotici a carico della sostanza bianca emisferica bilaterale, più numerosi nei lobi
frontali e privi di attuali anomalie di diffusione.
Dopo la somministrazione endovenosa del mezzo di
contrasto non sono evidenti impregnazioni patologiche intra- o extraparenchimali.
Si segnala
un'asimmetria degli scarichi venosi per prevalenza a destra.
A livello delle rocche petrose, sono correttamente visualizzate le strutture cocleo-vestibolari; il
complesso acustico-vestibolare presenta bilateralmente decorso e morfologia nella norma sia nel
tratto intracisternale che intrameatale, ed è privo di anomale o asimmetriche impregnazioni.
Il sistema ventricolare è in asse, di dimensioni nella norma; si segnala un minimo ampliamento
atrofico dei solchi corticali temporali
Le sarei grata se mi desse qualche informazione.
Temo corra rischi nell’immediato (tipo ictus e ischemie) e perda tutte le sue facoltà cognitive (test cognitivi nella norma ma sintomi molto presenti).
La ringrazio di cuore
Ha avuto un incidente anni fa che ha compromesso la memoria ma ora la situazione è molto peggiorata sia a livello di memoria breve e lungo termine sia per una depressione molto acuta.
Hanno riscontrato una Vasculopatia cerebrale ma non c’è nessun neurologo al quale rivolgerci in questo momento.
Lei è andata nel panico e io sono tanto preoccupata.
L’ultima RM era del 2020 e nonostante le molteplici richieste i medici che la seguono non ritenevano necessario ripeterla nonostante il declino della memoria evidente.
E’ stata eseguita per un problema di udito.
L'esame è stato condotto con scansioni T1 e T2-dipendenti sui piani dello spazio, ripetute dopo la
somministrazione endovenosa del mezzo di contrasto.
Non si dispone della documentazione iconografica di un esame RM eseguito nel 2020 in altra sede,
per un utile confronto.
L'indagine odierna mostra un quadro di vasculopatia cerebrale, caratterizzato dalla presenza di
multipli focolai gliotici a carico della sostanza bianca emisferica bilaterale, più numerosi nei lobi
frontali e privi di attuali anomalie di diffusione.
Dopo la somministrazione endovenosa del mezzo di
contrasto non sono evidenti impregnazioni patologiche intra- o extraparenchimali.
Si segnala
un'asimmetria degli scarichi venosi per prevalenza a destra.
A livello delle rocche petrose, sono correttamente visualizzate le strutture cocleo-vestibolari; il
complesso acustico-vestibolare presenta bilateralmente decorso e morfologia nella norma sia nel
tratto intracisternale che intrameatale, ed è privo di anomale o asimmetriche impregnazioni.
Il sistema ventricolare è in asse, di dimensioni nella norma; si segnala un minimo ampliamento
atrofico dei solchi corticali temporali
Le sarei grata se mi desse qualche informazione.
Temo corra rischi nell’immediato (tipo ictus e ischemie) e perda tutte le sue facoltà cognitive (test cognitivi nella norma ma sintomi molto presenti).
La ringrazio di cuore
[#1]
Gentile Signora,
siamo in presenza di microischemie "vecchie", passate quasi sicuramente inosservate.
Questo è un reperto relativamente frequente a riscontrarsi (età della Mamma?), può essere asintomatico o causare sintomi prevalentemente cognitivi in generale.
Ci sono terapie da intraprendere, il neurologo Le dirà tutto.
Mi pare però che siate eccessivamente preoccupate, rasserenatevi perché con cure idonee il problema si può tenere sotto controllo.
Ottimo elemento i test cognitivi nella norma.
Cordiali saluti
siamo in presenza di microischemie "vecchie", passate quasi sicuramente inosservate.
Questo è un reperto relativamente frequente a riscontrarsi (età della Mamma?), può essere asintomatico o causare sintomi prevalentemente cognitivi in generale.
Ci sono terapie da intraprendere, il neurologo Le dirà tutto.
Mi pare però che siate eccessivamente preoccupate, rasserenatevi perché con cure idonee il problema si può tenere sotto controllo.
Ottimo elemento i test cognitivi nella norma.
Cordiali saluti
Dr. Antonio Ferraloro
[#2]
Utente
Grazie di cuore Dottor Ferraloro,
Mia mamma ha 74 anni. Nel 2020 non risultava questa situazione. Qualche piccola area di gliosi si, attribuita alla mutazione MTHFR in omozigosi ma non così estese e multiple. Per via dell’incidente, avvenuto nel 2013, ha eseguito diversi test cognitivi, gli ultimi a fine anno scorso, che erano abbastanza nella norma. Le avevano detto avrebbe subito danni alla memoria a breve termine ma attualmente ha problemi anche con quella a lungo termine. La memoria nell’ultimo anno è molto peggiorata e la depressione piuttosto grave ha ulteriormente influito. E’ in cura da una neurologa e al centro psichiatrico ma entrambi hanno prescritto sempre e solo SSRI/SSNI e bendodiazepine. Per la memoria mal nulla, ma non so se esista qualcosa per aiutarla. Con questo quadro e intervenendo si può provare a evitare ulteriori danni oppure e’ comunque degenerativo?
Grazie di cuore per la risposta e rassicurazione, mi ha fatto un regalo.
Mia mamma ha 74 anni. Nel 2020 non risultava questa situazione. Qualche piccola area di gliosi si, attribuita alla mutazione MTHFR in omozigosi ma non così estese e multiple. Per via dell’incidente, avvenuto nel 2013, ha eseguito diversi test cognitivi, gli ultimi a fine anno scorso, che erano abbastanza nella norma. Le avevano detto avrebbe subito danni alla memoria a breve termine ma attualmente ha problemi anche con quella a lungo termine. La memoria nell’ultimo anno è molto peggiorata e la depressione piuttosto grave ha ulteriormente influito. E’ in cura da una neurologa e al centro psichiatrico ma entrambi hanno prescritto sempre e solo SSRI/SSNI e bendodiazepine. Per la memoria mal nulla, ma non so se esista qualcosa per aiutarla. Con questo quadro e intervenendo si può provare a evitare ulteriori danni oppure e’ comunque degenerativo?
Grazie di cuore per la risposta e rassicurazione, mi ha fatto un regalo.
[#3]
Gentile Signora,
un farmaco che risolva il problema della memoria purtroppo ancora non esiste ma esistono diverse molecole che possono aiutare.
In queste situazioni è meglio evitare le benzodiazepine che possono accentuare i disturbi della memoria, ne parli con lo specialista che segue la Mamma.
Anche il disturbo depressivo può avere un ruolo negativo sulla cognitività ma in questo caso può essere reversibile, in tal senso gli antidepressivi sono indicati.
Considerato che sono trascorsi 8-9- mesi riterrei utile ripetere i test neuropsicologici.
Cordialmente
un farmaco che risolva il problema della memoria purtroppo ancora non esiste ma esistono diverse molecole che possono aiutare.
In queste situazioni è meglio evitare le benzodiazepine che possono accentuare i disturbi della memoria, ne parli con lo specialista che segue la Mamma.
Anche il disturbo depressivo può avere un ruolo negativo sulla cognitività ma in questo caso può essere reversibile, in tal senso gli antidepressivi sono indicati.
Considerato che sono trascorsi 8-9- mesi riterrei utile ripetere i test neuropsicologici.
Cordialmente
Dr. Antonio Ferraloro
[#6]
Utente
Dottore, mi perdoni se la disturbo ancora e me ne scuso tanto. Abbiamo mandato il referto alla neurologa che ci ha scritto solo in attesa di visita, il 15 settembre, di prendere la cardioaspirina (senza nemmeno dirci il dosaggio). Ora non ci risponde più. Purtroppo è difficilissimo contattarla al telefono o mail. Volevo chiederle cosa ne pensasse e se è compatibile con i farmaci che prende quale zoloft 100, lexotan e felison (su suo consiglio cercheremo di ridurre/evitare), nicetile 500, alendronato, folidar, crestor e omeoprazolo. Grazie di cuore e non la disturberò più .
[#7]
L'associazione tra cardioaspirina e sertralina (zoloft) e altri antidepressivi della stessa classe può aumentare il rischio di sanguinamento, nella pratica comunque è spesso utilizzata, deve parlarne con la collega.
Con gli altri farmaci non ci sono interazioni negative segnalate.
Solitamente il dosaggio è di una cpr al giorno.
Con gli altri farmaci non ci sono interazioni negative segnalate.
Solitamente il dosaggio è di una cpr al giorno.
Dr. Antonio Ferraloro
Questo consulto ha ricevuto 8 risposte e 547 visite dal 06/08/2024.
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