Mal di testa lancinante

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Salve, da 10 giorni circa mi si presentano all'improvviso, tendenzialmente la mattina al risveglio, degli attacchi di dolore all'occhio destro.
Il dolore è bruciante, pungente, violento, con sensazione di calore, come se qualcosa fosse trafitto nell'occhio.
Il dolore si estende spesso anche al viso a intermittenza, spesso mi cola il naso dalla narice destra.
La durata è di 30/45 minuti circa.
Oggi ho avuto due attacchi: stamattina al risveglio, e alle 15 dopo essermi addormentato da circa 10 minuti il forte dolore mi ha svegliato e si è risolto senza trattamento in 20 minuti circa.

2 anni fa ho avuto episodi simili per circa un mese, il neurologo mi prescrisse una risonanza da cui non emerse nulla di preoccupante ma solo una cisti aracnoidea in corrispondenza della cisterna magna, e per questo ripeto sotto consiglio del neurologo la risonanza ogni 8 mesi.

Sarebbe necessario fare una visita, o potrebbero essere semplici emicranie passeggere?
Grazie mille.
[#1]
Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 75.6k 2.3k 21
Gentile Utente,

considerato che fa una RM encefalica ogni 8 mesi per il controllo della cisti aracnoidea può stare tranquillo riguardo problemi organici cerebrali ma è certamente indicata una visita neurologica per avere una diagnosi corretta ed eventuale terapia di prevenzione se possibile.
Più che emicrania, da quanto riferisce, non escluderei una cefalea a grappolo ma questa è solo un’ipotesi a distanza che può essere anche smentita dal collega.

Cordiali saluti

Dr. Antonio Ferraloro

[#2]
Utente
Utente
Buonasera Dottore, inanzitutto la ringrazio per la Sua cordiale ed esaustiva risposta. L'ultima risonanza l'ho fatta 6 mesi fa, pensa che sia un tempo sufficente quindi per escludere qualcosa di più serio? Mi preoccupo più che altro per l'occhio, poichè dal sinistro vedo poco o niente. Grazie, una buona serata
[#3]
Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 75.6k 2.3k 21
Faccia la visita neurologica, sarà il collega a decidere come procedere.
Se fosse cefalea a grappolo l'occhio non riporterebbe danni.

Cordialmente

Dr. Antonio Ferraloro