Stitichezza ostinata da ansia?

Sono una mamma di 32 anni, ho un problema di Stitichezza ostinata, che non riesco a risolverla neanche con dei lassativi seguo un dita corretta ma..., sono molto ansiosa di carattere.Una mia amica è sotto cura da un neurologo.
Poichè ha un problema di diarrea frequente, il suo neurologo gli ha detto che deriva dal suo stato di ansia e gli ha prescritto un " ansiolitico" "EN 1 gocce".
La mia domanda è la seguente:
Può avere una relazione della mia Stitichezza ostinata dall'ansia?
Mi potete dare dei consigli in merito.Grazie
[#1]
Psichiatra attivo dal 2007 al 2012
Psichiatra
Gentile Signora,
in merito al suo quesito vorrei precisare 2 cose:
1) è possibile che in soggetti particolarmente ansiosi l’intestino possa essere uno degli organi “bersaglio”; in questo caso si può assistere alla comparsa di scariche diarroiche o di stitichezza più o meno ostinata; molto spesso, nel tempo, si alternano periodi di stitichezza a periodi con diarrea;
2) accennava alla prescrizione dell’EN: si tratta di una benzodiazepina (i comuni ansiolitici). Vorrei sottolineare che i farmaci di questa categoria possono essere molto utili per una gestione “in acuto” dell’ansia tuttavia è ampiamente dimostrato che il loro uso continuativo (mesi, anni) è gravato dalla comparsa di fenomeni d’assuefazione e dipendenza/astinenza (sindrome da dipendenza da benzodiazepine).

La gestione farmacologia dei disturbi d’ansia deve dunque essere effettuata, se necessario, con farmaci specifici (ad esempio serotoninergici); l’impiego delle benzodiazepine può essere consigliabile soltanto nelle prime settimane (in “affiancamento” ad una terapia curativa); esse dovranno quindi essere scalate e sospese definitivamente.

Cordiali saluti
Giuseppe Ruffolo
www.psichiatria-online.it
[#2]
Psicoterapeuta, Medico di medicina generale attivo dal 2006 al 2008
Psicoterapeuta, Medico di medicina generale
Gentile utente,
condivido pienamente quanto affermato dal Dott. Ruffolo, l'ansia puo' trovare varie modalità di espressione, talora somatizza :si esprime attraverso il corpo,in organi "bersaglio".
Sarebbe utile in primis verificare l'adeguatezza della dieta e l'apporto di liquidi giornalieri;rivolgersi al proprio medico senza affrontare terapie "fai da te".
Un colloquio con psicoterapeuta ,potrebbe aiutarla e capire meglio le propie ansie.

Cordiali saluti

Dott.ssa I. Di Sipio
[#3]
Attivo dal 2006 al 2007
Ex utente
grazie di cuore, cercherò di seguire i Vs consigli...anche se mi è difficile accettare la cosa ....che ho bisogno di un psicologo... non mi facile..
Angela
[#4]
Dr. Silvio Presta Psichiatra, Farmacologo 464
Gentile Signore,
vorrei ulteriormente sottolineare l'importanza di consultare un clinico realmente esperto in psicofarmacologia e pertanto in grado di evitare gravi errori terapeutici, quali la prescrizione cronica di benzodiazepine, inutili in senso curativo e gravate dal rischio di assuefazione.
Cari saluti
Silvio Presta

www.silvio-presta-psichiatra.tk

Silvio Presta

[#5]
Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 42.4k 1k
gentile utente,

non comprendo come mai non si debba accettare il fatto che si ha bisogno di uno psichiatra.

Lo psichiatra e' un medico come tutti gli altri con competenze specifiche sulle patologie mentali.

Cordiali Saluti
Dr. F.S. Ruggiero

http://www.francescoruggiero.it

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[#6]
Dr.ssa Roberta Cacioppo Psicologo, Psicoterapeuta 340 11
Gentile utente,
sono d'accordo con i colleghi riguardo alla cautela nell'utilizzo di determinate famiglie di psicofarmaci.

Mi preme soprattutto rinforzare la risposta inviata dal dr. Ruggiero circa il timore o la difficoltà di "accettare" di chiedere una consultazione a uno psichiatra o a uno psicologo: il nostro equilibrio e la buona qualità della vita sono dati dalla qualità dell'interazione tra il nostro corpo e la nostra mente.

A volte in effetti succede che l'organismo lanci dei segnali a livello fisico, ma che possono nascondere un disagio che in realtà sta nella nostra psiche. Questo non significa che non sia reale, anzi! E in quanto tale questo messaggio va ascoltato e affrontato nella maniera più adatta, cercando di arrivare alla causa del problema, e non provando solo a eliminarne i sintomi.

Cordialmente,

Roberta Cacioppo

r.cacioppo@psicologia-milano.it

Roberta Cacioppo - Psicologa Psicoterapeuta Sessuologa clinica -
www.psicoterapia-milano.it
www.sessuologia-milano.it

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