Chiedo parere su possibile declino cognitivo!
Salve, Sono un Ragazzo di 26 anni vi scrivo per raccontarvi cosa mi sta succedendo e ricevere un vostro parere.
Fino a Gennaio del 2023 ero un ragazzo allegro, con una laurea, conseguita da poco, in economia e con diversi progetti per il futuro; purtroppo da quel mese fino ad oggi sto vivendo un Incubo! Inizialmente tutto è cominciato con un totale APPIATTIMENTO EMOTIVO (non sento né le emozioni positive né negative), accompagnato questo da un intermittente senso di DEREALIZZAZIONE durante il giorno e un senso di paura improvvisa ed angoscia anche questo intermittente ed immotivato ed infine lieve sensazione di confusione mentale.
Verso Marzo 2023 cominciai a fare un tirocinio presso una azienda, nello stesso mese accusai la mia prima ALLUCINAZIONE VISIVA, che tutt'ora si presentano in maniera isolata e di breve durata 3 sec (in media 1 al mese).
A settembre consultai un neurologo che dopo EON negativo e MMSE negativo mi consiglio una RMN per fugare "ogni dubbio"; allora feci i primi di ottobre RMN 3 tesla risultata NEGATIVA.
Successivamente andai su suo consiglio da uno psichiatra e cominciai una terapia da Novembre a Dicembre con FLUOXETINA 20mg e RISPERIDONE 1mg per sospetta depressione psicotica, il risultato fu solo un peggioramento dei miei sintomi tranne le allucinazioni; provai su consiglio delle psichiatra ad aumentare il dosaggio dei due farmaci ma non ebbi miglioramenti quindi abbandonai a gennaio 2024 la terapia.
In questi mesi la situazione mi sembra lievemente peggiorata (tranne le allucinazioni) con l'aggiunta di nuovi sintomi come lievi dimenticanze e difficoltà di ragionamento, ritmo circadiano alterato (dormo alle 4:00) e mi sveglio 13:00 e sonnolenza diurna.
Il 22/05/2024 ho eseguito da un neurologo un "test neuropsicologico di II livello" con valutazione di tutti i domini, risultato NORMALE...il neurologo lavora in un centro di demenze e a parer suo il mio problema è di tipo psichiatrico visto l'esito negativo del test.
Ora arriviamo alle domande che vi voglio porre.
Come è possibile che la terapia psichiatrica non abbia avuto il minimo effetto positivo?
è possibile che mi trovi in una fase molto precoce di decadimento cognitivo e questo non risulti ai test?
dovrei provare nuovamente la strada psichiatrica o fare approfondimenti per escludere definitivamente forme di demenza (RMN funzionale, PET)?
comunque io attualmente non mi sento più me stesso, vivere è una vera agonia nel limbo di dubbi e sintomi in cui mi ritrovo; inoltre a me sembra peggiorare la situazione nel tempo, lo scorso giugno mi sentivo sicuramente meglio me lo ricordo.
Attualmente sto cercando di preparare un concorso pubblico ma tutti i miei sintomi rendono l'impresa ardua...ho provato a fare sport, uscire con amici e fare le cose piacevoli che facevo prima; ma tutto è inutile perchè non migliora la mia sintomatologia...Vorrei soltanto capire se c'è la possibilità che si tratti di una fase embrionale di Demenza.
Vi ringrazio per aver letto!
Fino a Gennaio del 2023 ero un ragazzo allegro, con una laurea, conseguita da poco, in economia e con diversi progetti per il futuro; purtroppo da quel mese fino ad oggi sto vivendo un Incubo! Inizialmente tutto è cominciato con un totale APPIATTIMENTO EMOTIVO (non sento né le emozioni positive né negative), accompagnato questo da un intermittente senso di DEREALIZZAZIONE durante il giorno e un senso di paura improvvisa ed angoscia anche questo intermittente ed immotivato ed infine lieve sensazione di confusione mentale.
Verso Marzo 2023 cominciai a fare un tirocinio presso una azienda, nello stesso mese accusai la mia prima ALLUCINAZIONE VISIVA, che tutt'ora si presentano in maniera isolata e di breve durata 3 sec (in media 1 al mese).
A settembre consultai un neurologo che dopo EON negativo e MMSE negativo mi consiglio una RMN per fugare "ogni dubbio"; allora feci i primi di ottobre RMN 3 tesla risultata NEGATIVA.
Successivamente andai su suo consiglio da uno psichiatra e cominciai una terapia da Novembre a Dicembre con FLUOXETINA 20mg e RISPERIDONE 1mg per sospetta depressione psicotica, il risultato fu solo un peggioramento dei miei sintomi tranne le allucinazioni; provai su consiglio delle psichiatra ad aumentare il dosaggio dei due farmaci ma non ebbi miglioramenti quindi abbandonai a gennaio 2024 la terapia.
In questi mesi la situazione mi sembra lievemente peggiorata (tranne le allucinazioni) con l'aggiunta di nuovi sintomi come lievi dimenticanze e difficoltà di ragionamento, ritmo circadiano alterato (dormo alle 4:00) e mi sveglio 13:00 e sonnolenza diurna.
Il 22/05/2024 ho eseguito da un neurologo un "test neuropsicologico di II livello" con valutazione di tutti i domini, risultato NORMALE...il neurologo lavora in un centro di demenze e a parer suo il mio problema è di tipo psichiatrico visto l'esito negativo del test.
Ora arriviamo alle domande che vi voglio porre.
Come è possibile che la terapia psichiatrica non abbia avuto il minimo effetto positivo?
è possibile che mi trovi in una fase molto precoce di decadimento cognitivo e questo non risulti ai test?
dovrei provare nuovamente la strada psichiatrica o fare approfondimenti per escludere definitivamente forme di demenza (RMN funzionale, PET)?
comunque io attualmente non mi sento più me stesso, vivere è una vera agonia nel limbo di dubbi e sintomi in cui mi ritrovo; inoltre a me sembra peggiorare la situazione nel tempo, lo scorso giugno mi sentivo sicuramente meglio me lo ricordo.
Attualmente sto cercando di preparare un concorso pubblico ma tutti i miei sintomi rendono l'impresa ardua...ho provato a fare sport, uscire con amici e fare le cose piacevoli che facevo prima; ma tutto è inutile perchè non migliora la mia sintomatologia...Vorrei soltanto capire se c'è la possibilità che si tratti di una fase embrionale di Demenza.
Vi ringrazio per aver letto!
[#1]
Gentile Utente,
non penso che siamo di fronte ad una fase iniziale di deterioramento cognitivo.
Da quanto scrive, il problema sembra psichiatrico e se una terapia non ha procurato benefici non esclude assolutamente che l'ipotesi psichiatrica sia verosimile.
Spesso è necessario "provare" più terapie fino a trovare quella a cui risponde il singolo soggetto.
Pertanto Le consiglio di sentire un secondo parere psichiatrico.
Cordiali saluti
non penso che siamo di fronte ad una fase iniziale di deterioramento cognitivo.
Da quanto scrive, il problema sembra psichiatrico e se una terapia non ha procurato benefici non esclude assolutamente che l'ipotesi psichiatrica sia verosimile.
Spesso è necessario "provare" più terapie fino a trovare quella a cui risponde il singolo soggetto.
Pertanto Le consiglio di sentire un secondo parere psichiatrico.
Cordiali saluti
Dr. Antonio Ferraloro
[#2]
Utente
La ringrazio per la rapida risposta dottore, io ultimamente visto il quadro sintomatologico pensavo alla demenza a corpi di Lewy; secondo lei quindi non è verosimile questa ipotesi? io comunque settimana scorsa sono andato da una psichiatra della ASL per "iniziare" un nuovo percorso; mi ha dato da fare prima di iniziare la terapia farmacologica degli esami ematici+ Ecg con tratto QT; perchè vuole prescrivermi degli antidepressivi triciclici visto che la fluoxetina non mi ha dato benefici. Volevo anche riferirle che la psichiatra ha messo immediatamente le mani davanti per quanto concerne le allucinazioni visive, ha affermato che quelle "visive" non sono di pertinenza psichiatrica......beh effettivamente io le ho dato ragione se avessi delle allucinazioni uditive rientrerebbero in un quadro di psicosi tipo schizofrenia; ma nel mio caso non saprei. Io ho la percezione che pure gli psichiatri brancolino nel buio con me non so effettivamente cosa pensare ed è per questo che sono portato a credere (in parte) si tratti di demenza a corpi di Lewy o Frontotemporale visto l'appiattimento emotivo.
Grazie comunque, dottore, della sua disponibilità al dialogo.
Grazie comunque, dottore, della sua disponibilità al dialogo.
[#3]
Le demenze che ipotizza non sono certamente tipiche della Sua età.
La demenza a corpi di Lewy esordisce tipicamente dopo i 60 anni e quella frontotemporale tra i 55 e i 65.
Segua le indicazioni della psichiatra e faccia gli esami prescritti.
Cordialmente
La demenza a corpi di Lewy esordisce tipicamente dopo i 60 anni e quella frontotemporale tra i 55 e i 65.
Segua le indicazioni della psichiatra e faccia gli esami prescritti.
Cordialmente
Dr. Antonio Ferraloro
[#5]
Utente
Vorrei aggiornarla sulla mia situazione precisando in modo più dettagliato i vari sintomi. Attualmente io sperimento un peggioramento cognitivo su più fronti: MEMORIA (difficoltà a ricordare eventi recenti, dubbi se qualcosa l'ho fatta ieri o il giorno prima, a volte mi dimentico verso sera che mio padre per esempio mi ha chiamato il pomeriggio), RAGIONAMENTO ( ho difficoltà ad organizzare e pianificare quello che devo fare e pensare in modo lucido in generale), ORIENTAMENTO (ho costanti dubbi sulla data in cui mi trovo soprattutto il giorno), LINGUAGGIO (ho difficoltà a volte a seguire il filo del discorso e mi capita di non trovare la parola giusta quindi ricorro a sinonimi) e ATTENZIONE ( molto scarsa non riesco a seguire bene neanche un film perchè penso costantemente alle mie problematiche). Tutti questi sintomi preciso che a parer mio si stanno aggravando nel tempo. Allo stato odierno passo le giornate a non fare praticamente nulla, perchè mi sento costantemente stordito. Precisati questi aspetti io dubito sempre più sia un problema mentale; considerato anche l'inefficacia della fluoxetina e del risperidone mesi fa. Volevo un parere oggettivo vista la mia situazione drammatica e sapere se magari una PET potrebbe evidenziare anche precocemente un deterioramento cognitivo. Grazie.
[#6]
A questo punto, per una Sua sicurezza e per fugare ogni dubbio circa l'origine organica o meno della problematica rilevata, può effettuare una PET che se negativa La orienterebbe definitivamente sul versante psichico.
Al momento RM encefalo 3T negativa e test neuropsicologici negativi non avvalorerebbero l'origine organica.
Al momento RM encefalo 3T negativa e test neuropsicologici negativi non avvalorerebbero l'origine organica.
Dr. Antonio Ferraloro
[#7]
Utente
Salve, volevo aggiornare sulla situazione, ho rieseguito RMN 3tl il 25/7 di mia iniziativa perchè volevo vedere se era cambiato qualcosa rispetto a quello di ottobre; ma è risultata negativa. Poi mi sono rivolto ad una neurologa, a cui ho raccontato tutta la mia storia clinica e mi ha consigliato di ripetere l'EEG, che avevo fatto un anno fa in cui emergevano "minime anomalie irritative regione temporale destra" e che la precedente neurologa aveva detto che non erano significative.
Ho eseguito EEG il 6/8, il risultato è il seguente: "Tracciato caratterizzato da minime anomalie lente, con note parossistiche, in sede temporale posteriore destra. "
Ora la neurologa pensa che tutta la mia situazione pregressa e attuale di sintomi, possa spiegarsi con una "epilessia temporale parziale semplice".
Le mie perplessità che ho esposto alla neurologa sono le seguenti:
1) avverto un peggioramento dei sintomi nel tempo, pertanto mi chiedevo se una epilessia non curata possa portare alla situazione di malessere cronico ed ingravescente che avverto
2) se l'epilessia del lobo temporale destro giustifica realmente tutti i sintomi che avverto ogni giorno e che ormai mi hanno rovinato la vita.
Lei afferma di sì io, sinceramente, mi auguro abbia ragione, ma prima di prendere gli antiepilettici che magari peggiorano i sintomi e basta, pensavo di chiedere un secondo parere con un altro neurologo. lei cosa ne pensa in generale della questione?
Grazie.
Ho eseguito EEG il 6/8, il risultato è il seguente: "Tracciato caratterizzato da minime anomalie lente, con note parossistiche, in sede temporale posteriore destra. "
Ora la neurologa pensa che tutta la mia situazione pregressa e attuale di sintomi, possa spiegarsi con una "epilessia temporale parziale semplice".
Le mie perplessità che ho esposto alla neurologa sono le seguenti:
1) avverto un peggioramento dei sintomi nel tempo, pertanto mi chiedevo se una epilessia non curata possa portare alla situazione di malessere cronico ed ingravescente che avverto
2) se l'epilessia del lobo temporale destro giustifica realmente tutti i sintomi che avverto ogni giorno e che ormai mi hanno rovinato la vita.
Lei afferma di sì io, sinceramente, mi auguro abbia ragione, ma prima di prendere gli antiepilettici che magari peggiorano i sintomi e basta, pensavo di chiedere un secondo parere con un altro neurologo. lei cosa ne pensa in generale della questione?
Grazie.
[#8]
Gentile Utente,
sentire un altro parere neurologico è assolutamente legittimo e consigliato.
Che la sintomatologia descritta sia da interpretare come epilettica mi vede un po' perplesso considerata la continuità della stessa, infatti gli attacchi epilettici si manifestano con crisi improvvise e di breve durata, dell'ordine di pochi minuti, seguiti da completo benessere fino alla crisi successiva.
Ovviamente questo è un parere in generale senza alcuna pretesa di veridicità ma solo di probabilità.
Cordiali saluti
sentire un altro parere neurologico è assolutamente legittimo e consigliato.
Che la sintomatologia descritta sia da interpretare come epilettica mi vede un po' perplesso considerata la continuità della stessa, infatti gli attacchi epilettici si manifestano con crisi improvvise e di breve durata, dell'ordine di pochi minuti, seguiti da completo benessere fino alla crisi successiva.
Ovviamente questo è un parere in generale senza alcuna pretesa di veridicità ma solo di probabilità.
Cordiali saluti
Dr. Antonio Ferraloro
[#9]
Utente
Capisco, quindi in sostanza cosa dovrei fare? L'ipotesi di un decadimento cognitivo è sostenuta solo da me; io ho consultato in quest'ultimo anno e mezzo 3 neurologi, di cui due mi avevano indirizzato sul versante psichiatrico (senza ottenere benefici dalla terapia come le avevo detto) e quest'ultima è orientata sull'epilessia. Io mi chiedevo anche se effettivamente la PET risultasse utile per far luce sul problema, oppure se come l'RMN può benissimo risultare negativa nonostante un quadro di declino cognitivo iniziale. Aggiungo che io mi sono rivolto, parallelamente, quest'estate ad uno psichiatra dell'asl, ci sono andato alcune volte e secondo lui io non soffro di depressione. Non so più cosa fare o cosa pensare, vorrei una linea guida su come muovermi.
[#11]
Utente
Lo psichiatra della ASL, non mi ha più prescritto il trattamento; nonostante nella prima seduta mi aveva dato da fare una serie di indagini ematiche(tiroide,emocromo...)+ecg. Questo perchè nelle sedute successive, raccontandogli meglio la mia situazione attuale e pregressa non era più tanto sicuro si trattasse di depressione.
[#15]
Utente
Salve, la neurologa alla fine mi ha prescritto la PET-18f -FDG che ho fatto ieri; perchè ero restio a cominciare a prendere antiepilettici prima di vedere l'esito dell'esame. Riporto il testo:
Indicazione: Paziente con declino cognitivo
Dati: peso 75kg, glicemia 93 mg/dl
Tecnica: esame effettuato 30' dalla somministrazione ev del radiofarmaco. Sono state acquisite immagini del capo in circa 12'. La Scansione emissiva (PET) è stata eseguita in 3D. La Scansione trasmissiva (CT) coregistrata, per la correzione dell'attenuazione e per la localizzazione anatomica dei dati metabolici, è stata eseguita a bassa dose.
Esito: L'esame tomoscintigrafico non ha documentato significativi deficit della fissazione del radiofarmaco nelle regioni corticali esplorate. L'analisi quantitativa, confrontata con il database di normalità conferma le valutazioni visive.
Quindi adesso posso finalmente scartare definitivamente l'ipotesi di un qualsiasi declino cognitivo anche lieve causato da una forma di demenza, giusto? Nel senso che anche mentre sto scrivendo ora io continuo a percepire tutti i sintomi che le avevo detto; però a questo punto nonostante io stia male posso tranquillamente orientarmi sul versante epilettico/psichiatrico, no?
Indicazione: Paziente con declino cognitivo
Dati: peso 75kg, glicemia 93 mg/dl
Tecnica: esame effettuato 30' dalla somministrazione ev del radiofarmaco. Sono state acquisite immagini del capo in circa 12'. La Scansione emissiva (PET) è stata eseguita in 3D. La Scansione trasmissiva (CT) coregistrata, per la correzione dell'attenuazione e per la localizzazione anatomica dei dati metabolici, è stata eseguita a bassa dose.
Esito: L'esame tomoscintigrafico non ha documentato significativi deficit della fissazione del radiofarmaco nelle regioni corticali esplorate. L'analisi quantitativa, confrontata con il database di normalità conferma le valutazioni visive.
Quindi adesso posso finalmente scartare definitivamente l'ipotesi di un qualsiasi declino cognitivo anche lieve causato da una forma di demenza, giusto? Nel senso che anche mentre sto scrivendo ora io continuo a percepire tutti i sintomi che le avevo detto; però a questo punto nonostante io stia male posso tranquillamente orientarmi sul versante epilettico/psichiatrico, no?
Questo consulto ha ricevuto 16 risposte e 1.2k visite dal 03/06/2024.
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