Emicrania persistente

Gentili dottori, sono una ragazza di 26 anni che ha emicrania senza aura circa una volta a settimana, specialmente nel weekend e quando ho il ciclo mestruale.

La mia forma è ereditaria perché tutta la mia famiglia soffre di emicrania.

Ho avuto solo un episodio di aura con scotoma scintillante ma senza successiva emicrania.

Il lato puó variare, non è sempre lo stesso e questo determina la sede del dolore e la durata dell’attacco (lato destro: dolore specialmente all’occhio, poi narice e gengiva e dolore forte con durata di 24-48h che non risponde ai FANS se non attenuandosi lievemente con ibuprofene 400, lato sinistro: fitte alla tempia, vena gonfia che pulsa e dolore che risponde bene anche all’ibuprofene 200 e va via dopo 8-12 ore).

Ho eseguito una risonanza senza contrasto nel 2021 per l’emicrania e una con contrasto nel 2023 (per pseudopapilledema bilaterale) ed entrambe non segnalavano problemi.

La terapia assegnatami dal neurologo era stata maxalt rpd 10 mg all’inizio dell’attacco, ma pochi mesi dopo averla iniziata l’ho interrotta perché mi sentivo una pressione al petto quando assumevo il farmaco e inoltre dopo averlo assunto 5/6 volte ho iniziato a rispondere poco anche al maxalt.
Da un anno mi curo solo con ibuprofene, ma arrivo ad assumere 400-800 mg di ibuprofene alla settimana.
Il mio corpo risponde sempre meno ai Fans (tachipirina /oki/diclofenac non mi fanno niente), solo al brufen 600 rispondo bene.

Aggiungo che sono circa 4 anni che assumo ibuprofene settimanalmente, raramente passano 15 giorni tra un attacco e l’altro ma non succede quasi mai.


Vorrei chiedere quindi: il fatto di assumere così tanto ibuprofene potrebbe causarmi dei danni a lungo andare?

Se io ricominciassi ad assumere ogni tanto maxalt (per l’attacco forte lato destra) e i FANS per gli attacchi meno forti sarebbe meglio?
O contribuirei a peggiorarmi e cronicizzare le emicranie prendendo una settimana un fans e l’altra un triptano?

Inoltre volevo chiederle se secondo lei a 26 anni assumendo già così tanti antidolorifici o triptani ogni settimana, ho davanti per il futuro una prospettiva di peggioramento della sintomatologia?

Lo dico perché in famiglia abbiamo un caso con diagnosi di emicrania cronicizzata 5 giorni su 7 anche per l’abuso di farmaci e vorrei evitare di arrivare a quel punto.


Aggiungo in fine che non assumo nessun altro farmaco, neanche la pillola, solo ibuprofene quando ho il ciclo nella prima giornata.


Ringrazio anticipatamente per la pazienza
[#1]
Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 76.6k 2.4k
Gentile Utente,

il rischio che possa sviluppare in futuro una cefalea da abuso esiste ma, considerato che mediamente ha più di 3-4 attacchi al mese, è indicata una terapia di prevenzione (non con antidolorifici) per ridurre il numero degli attacchi e quindi la somministrazione di FANS o triptani.
Nessun neurologo ha proposto questo tipo di terapia?

Cordiali saluti

Dr. Antonio Ferraloro

[#2]
Utente
Utente
La ringrazio per la celere risposta.
No, non mi è stata proposta alcuna terapia preventiva perché mi è stato detto di fare prima il trattamento coi triptani o al massimo di cambiare triptano se non funzionava prima di provare altro.
Ma nella mia famiglia solo alla persona di cui le parlavo sopra (che ha sviluppato cefalea da rimbalzo) erano state date delle gocce di antidepressivo ogni giorno come prevenzione, il resto della mia famiglia prende farmaci settimanalmente ( a qualcuno è stato dato difmetrè o indoxen e a me i triptani). Con la differenza che loro hanno 50/60 anni e li hanno presi per tutta la vita e nonostante ció rispondono ancora alle dosi basse dei vari antidolorifici, mentre a me non fanno più effetto anche se li prendo da pochi anni.
Quali sarebbero alcune terapie preventive per esempio ?
La ringrazio ancora
[#3]
Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 76.6k 2.4k
Gentile Utente,

vengono utilizzati vari farmaci di prevenzione che si assumono tutti i giorni, ciclicamente, e appartengono a diverse classi farmacologiche.
Ho capito qual è l'antidepressivo a gocce di cui parla, oltre questo ci sono altre classi come alcuni calcio-antagonisti, betabloccanti, antiepilettici, ecc.
E' vietato consigliare farmaci a distanza ma un neurologo esperto in cefalee Le darà sicuramente la terapia più idonea al Suo caso.

Cordialmente

Dr. Antonio Ferraloro

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