Situazione dopo intervento disco l4/l5

Buon giorno
Il giorno 6 marzo sono stato operato ernia come da titolo, tramite microdiscectomia.
E andato tutto bene, una serie di circostanze mi hanno permesso di fare una degenza estremamente regolare (non ho lavorato e sono stato a riposo no carichi) fino al 5 giugno giorno in cui ho ricominciato a lavorare come autista di bus urbani (turni di 6 h cadenzati in media 30 Min guida 10 pausa) attività fisica piscina pilates e fisioterapia.
Ho iniziato a sentire però un irrigidimento del lombare prima solo alla mattina e ora tutto il giorno.
Mi sono allarmato e ho fatto RM di cui vi giro il referto:

"Ai gradi di flessione dell'indagine, rettilineizzato il rachide lombare.

Non evidenti alterazioni della morfologia e del segnale di aspetto produttivo.

Manifestazioni degenerative somatiche ed interapofisarie con associate produzioni osteofitosiche
marginali e segni di sovradistenione articolare.

Non cedimenti somatici nè significative stenosi del canale spinale.

Il disco L3-L4 è disidratato, di altezza ridotta e protrude circonferenzialmente con maggior focalità
posteriore mediana/paramediana bilaterale a parziale sviluppo caudale dietro al soma di L4 e che
determina impronta sul sacco durale e contrae rapporti di contiguità con entrambe le emergenze
radicolari di L4.

In esiti di microdiscectomia L4-L5 sinistra e nell'ambito di una discopatia degenerativo-protrusiva, residua
a tale livello focalità erniaria posteriore paramediana/preforaminale sinistra che impronta il sacco durale
ed entra in conflitto con l'emergenza radicolare di L5 sinistra che risulta dislocata posteriormente.
Si
associa impegno discale foraminale inferiore sinistro con rapporti di contiguità disco-radicolari L4
omolateralmente, in forami neurali di calibro ai limiti inferiori della norma.

Il disco L5-S1 è parzialmente disidratato, di altezza ridotta e protrude posteriormente a larga base in sede
mediana/paramediana bilaterale, con impronta sul grasso epidurale ventrale.

I restanti dischi visibili sono di altezza e segnale regolari e sono contenuti posteriormente.

Regolare il calibro dei rimanenti forami di coniugazione"

Ho prenotato naturalmente visita da neurochirurgo a cui avevo già detto il mio lavoro e mi aveva assicurato che se avessi avuto una vita attiva (pilates ecc) non avrei avuto problemi.

Sottolineo che non ho ad ora nessun dolore però la situazione mi dà l'idea sia in evoluzione...
Sono un po' preoccupato... Grazie mille del vostro riscontro
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Dr. Lorenzo Nigro Neurochirurgo 116 4
Salve,

Prima ancora delle immagini radiologiche è ancora più importante la clinica.

Cioè lei come sta. Riferisce irrigidimento del lombare dapprima e l’assenza di dolore a fine discorso. Quindi la situazione non mi sembra preoccupante.
Per questo mi sento di rassicurarla.

Questo da un punto di vista clinico.

Da un punto di vista radiologico le immagini radiologiche mostrano un quadro di spondilodiscoartrosi diffusa.

Questo è un processo degenerativo per cui occorre, così come vedo che già sta facendo, proseguire con una adeguata rieducazione e rinforzo muscolare cioè ginnastica posturale al fine di rallentare e limitare la degenerazione.

Quindi limitare la formazione di osteofiti, la disidratazione dei dischi ed in genere il processo artrosico.

In particolare al livello L4-L5 viene refertata la presenza di una ernia discale con effetti compressivi radicolari.

Questo livello andrebbe analizzato con maggiore attenzione, bisognerebbe vedere le immagini per capire se c’è un residuo erniario o semplicemente gli esiti cicatriziali o gli artefatti dell’intervento eseguito.

In linea generale comunque posso dirle che se clinicamente sta abbastanza bene proseguirei con esercizi di rieducazione muscolare ed in particolare modo con esercizi di rinforzo della catena cinetica posteriore.

Poiché la clinica è più importante delle immagini radiologiche.

Sicuramente a visita neurochirurgica chiarirà con maggior dettaglio i vari aspetti.

Cordialità

Dr. Lorenzo Nigro
Neurochirurgo
Centro Chirurgico Toscano, Arezzo
nigro.nch@gmail.com

[#2]
Utente
Utente
Ma questa situazione degenerativa era probabilmente già in essere prima dell intervento (6marzo) o si è sviluppata tutta negli ultimi 4 mesi e perciò e una situazione che avrà una rapidissima evoluzione ?
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Dr. Lorenzo Nigro Neurochirurgo 116 4
Le condizioni degenerative si sviluppano nell’arco di anni, quindi già presenti prima dell’intervento.

Dr. Lorenzo Nigro
Neurochirurgo
Centro Chirurgico Toscano, Arezzo
nigro.nch@gmail.com