Voluminosa ernia l4-l5
Salve,
nella speranza che una sua pronta risposta riesca a risolvere i miei dubbi le presento il mio problema: dopo circa 5 mesi di dolori alla schiena dati da protusioni e un peggioramento graduale, 3 settimane fa avviene l'espulsione dell'ernia l4-l5 con effetti anche al piede e parte inferiore della gamba sinistra (parziale perdita di sensibilita,forza e riflessi). La risonanza documenta che: "in l4-l5: riduzione dello spessore del disco intersomatico e voluminosa ernia,sottoligamentosa,mediana-paramediana sn,estrusa e lievemente migrata cranialmente; il tessuto discale oblitera il grasso epidurale,al di dietro del soma di l4,occupa il recesso laterale di sn, riduce di 1/3 l'ampiezza del canale centrale e comprime il sacco durale...". Dopo 3 settimane di cortisone,voltaren e efferalghen e nessun miglioramento a livello di dolore e movimento (ancora nn riesco a camminare a causa del dolore) ma solo un leggero recupero delle funzioni del piede sn, un neurochirurgo mi dice di operare il prima possibile (in clinica privata poichè l'attesa nel pubblico è di almeno 4-5 mesi). Non è forse troppo presto per effettuare l'operazione? Anche se necessaria, non sarebbe meglio aspettare almeno 2 mesi con la speranza di una piccola disidratazione o riduzione dell'infiammazione? Ci sono rischi a livello nervoso se non opero subito? crede anche lei che nel mio caso l'operazione sia l'unica soluzione?
nella speranza che una sua pronta risposta riesca a risolvere i miei dubbi le presento il mio problema: dopo circa 5 mesi di dolori alla schiena dati da protusioni e un peggioramento graduale, 3 settimane fa avviene l'espulsione dell'ernia l4-l5 con effetti anche al piede e parte inferiore della gamba sinistra (parziale perdita di sensibilita,forza e riflessi). La risonanza documenta che: "in l4-l5: riduzione dello spessore del disco intersomatico e voluminosa ernia,sottoligamentosa,mediana-paramediana sn,estrusa e lievemente migrata cranialmente; il tessuto discale oblitera il grasso epidurale,al di dietro del soma di l4,occupa il recesso laterale di sn, riduce di 1/3 l'ampiezza del canale centrale e comprime il sacco durale...". Dopo 3 settimane di cortisone,voltaren e efferalghen e nessun miglioramento a livello di dolore e movimento (ancora nn riesco a camminare a causa del dolore) ma solo un leggero recupero delle funzioni del piede sn, un neurochirurgo mi dice di operare il prima possibile (in clinica privata poichè l'attesa nel pubblico è di almeno 4-5 mesi). Non è forse troppo presto per effettuare l'operazione? Anche se necessaria, non sarebbe meglio aspettare almeno 2 mesi con la speranza di una piccola disidratazione o riduzione dell'infiammazione? Ci sono rischi a livello nervoso se non opero subito? crede anche lei che nel mio caso l'operazione sia l'unica soluzione?
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Caro signore,
l'intervento chirurgico effettuato in urgenza (ma non è mai una vera urgenza) è indicato solo in caso di deficit neurologico (ad esempio un reale disturbo di movimento del piede e non su base antalgica). Per tutte le altre situazioni "l'urgenza" o in ogni caso il ricorso all'intervento può essere dettato solo da una mancata risposta alla terapia cortisonica o anche da un dolore incontrollabile.
Se non ha deficit neurologici potrebbe essere sensato ripetere un ciclo di steroidi. Personalmente sarei per l'intervento...non necessariamente in casa di cura...
Provi eventualmente a rivolgersi ad un altro collega conuna lista operatoria meno lunga.
Saluti
l'intervento chirurgico effettuato in urgenza (ma non è mai una vera urgenza) è indicato solo in caso di deficit neurologico (ad esempio un reale disturbo di movimento del piede e non su base antalgica). Per tutte le altre situazioni "l'urgenza" o in ogni caso il ricorso all'intervento può essere dettato solo da una mancata risposta alla terapia cortisonica o anche da un dolore incontrollabile.
Se non ha deficit neurologici potrebbe essere sensato ripetere un ciclo di steroidi. Personalmente sarei per l'intervento...non necessariamente in casa di cura...
Provi eventualmente a rivolgersi ad un altro collega conuna lista operatoria meno lunga.
Saluti
Dr. Marco Mannino
Neurochirurgo
http://www.studiomannino.com
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 1.8k visite dal 06/08/2009.
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