Ernia discale l5-s1 operazione si o no?

Buongiorno,ho da sottoporre il mio caso di ernia discale con referto di Rm che enuncia: "A L5-S1 ernia estrusa latero-foraminale DX del V disco con possibili conflitti sia col tratto prossimale della radice di S1 che, in sede foraminale dove è migrata cranialmente,con la regione ganglio-radicolare di L5.Si associano fenomeni osteocondrosici delle limitanti somatiche. Contenuti gli altri dischi compresi nel volume d'esame.Non evidenti processi produttivi intra ed extrarachidei.Non evidenti alterazioni osteostrutturali.Canale rachideo nella norma.Tratto di midollo visibile di volume, morfologia e segnale regolare".I primi sintomi allo sciatico(quasi del tutto assente la lombalgia)realmente dolorosi tanto da non dormire e non trovare nessuna posizione se non camminando per la casa, senza comunque sollivo, sono comparsi il 15 giugno.La terapia graduata è stata:prima brufen compresse x 5 gg.,poi voltaren 5 iniezioni x 5 gg. e infine, non passando la fase acuta, bentelan iniezioni 1,5 mg. x 5gg. e altre 7 a giorni alterni).Il dolore è andato scomparendo dopo circa 15 gg. dalla sua comparsa, ma contemporaneamente alla scomparsa del fenomeno doloroso,alla fine di giugno, appunto, si sono evidenziati:addormentamento della punta dell'alluce Dx e, meno grave, al dorso del piede, deficit motorio con impossibilità a sollevare la punta del piede poggiandomi sul tallone (il piede resta a terra nella zona esterna,fletto bene le dita del piede e riesco a stare sulla punta).Avverto anche una leggera debolezza all'arto e mi si presenta talvolta un gonfiore lieve al piede interessato.Nell'accovacciarmi al contatto dei due segmenti gamba/coscia avverto una sensazione sgradevole pseudodolorosa come da contusione/tumefazione. Qualche sensazione al polpaccio come se si volesse innescare un crampo e risentimenti al nervo sciatico anche a livello del gluteo in alcuni movimenti e comprimendo il bacino sulla sedia da seduta. Sottoponendomi al SLR(Straight Leg Raising)riesco ad alzare la gamba a 65/70 gradi rispetto all'angolo retto poi compare un dolore da stiramento del nervo sciatico posteriormente lungo tutta la gamba. Aggiungo che i sintomi di addormentamento dell'alluce e del collo del piede come il leggero gonfiore si acutizzano o si riducono senza apparente motivo sia da un giorno all'altro sia nell'arco della stessa giornata. Di fronte a questo quadro ho interpellato due nomi della chirurgia del rachide: il primo si è molto preoccupato del deficit motorio e ha detto che era urgente che mi operassi per non avere un aggravamento(piede cadente),l'altro con molta fermezza (senza conoscere il parere del primo) ha escluso l'operazione in quanto non avevo più dolore. Entrambi hanno consigliato,uno l'elettrostimolazione(testa del perone)in attesa che mi decidessi per l'operazione,l'altro la ginnastica al piede(abduzione),tutto da fare in casa.
Sono confusa ed angosciata e vorrei un parere anche eventualmente un po' più specifico su una fisioterapia da intraprendere.Grazie
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Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 76.6k 2.3k
Gentile signora,
i chirurghi l'hanno visitata e hanno visionato la RM o i pareri sono stati richiesti on line?

Dr. Antonio Ferraloro

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Attivo dal 2009 al 2009
Ex utente
Sono stata visitata da un neurochirurgo e da un ortopedico, quest'ultimo con esperienza pluridecennale sul rachide e le sue problematiche. Operano entrambi ed entrambi hanno visionato la risonanza.
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Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 76.6k 2.3k
Gentile signora,
se due specialisti del settore, dopo averLa visitata ed avere visionato i referti, Le hanno dato due pareri opposti non vedo come noi, on line, potremmo consigliarLa in un senso o nell'altro.
Comunque sposto il consulto nella sezione "neurochirurgia" per sentire l'opinione di specialisti del settore.
Cordiali saluti e auguri
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Dr. Vincenzo Della Corte Neurochirurgo 7.1k 247
Gent.le Signora, di fronte ad un deficit neurologico di l5 così ben descritto da Lei con irritazione meningo-radicolare ed un esame rmn che dettagliatamente illustra la sede di compressione intraforaminale di L5-S1, direi che si è portati verso l'opinione del Neurochirurgo che propone l'intervento per limitare i danni (propenderei per un trattamento tipo urgente programmabile).
Non rischierei ancora aspettando (tenga presente che la regressione del deficit è anche in funzione di quanta sofferenza ha patito la radice e che,viceversa,altri danni potrebbero aggiungersi ad altre radici).
Non so se,nel Suo caso,potrebbe essere indicato un trattamento mininvasivo, così come indicato nei miei articoli in MinForma,in quanto bisognerebbe vedere la situazione della colonna lombo-sacrale con una x-grafia, ma penso che l'intervento di decompressione vada comunque eseguito,ripeto,anche con le caratteristiche dell'alta priorità.

Se volesse chiedere altri chiarimenti,riscriva pure che Le sarà risposto.
Auguri cordiali

Dr. Della Corte: vincenzodellacortemi@libero.it
Case di Cura: La Madonnina Milano-02/50030013
Le Betulle Appiano Gentile (Co) 031/973311

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Attivo dal 2009 al 2009
Ex utente
La ringrazio per la sua sollecitudine, ma vorrei che lei gentilmente mi chiarisse le idee in merito. Il principio per cui l'ortopedico ha decretato un deciso no all'intervento ha avuto origine dal presupposto, ormai spesso accreditato, che le ernie (forse talune?) tendono a riassorbirsi come secondo il medico è avvenuto nel mio caso. In conseguenza di ciò (cioè dell'assorbimento) il dolore acuto è sparito lasciando il posto a questo mio "strascico" dovuto alla traumatizzazione del nervo che ha subito questo insulto. Strascico che lentamente dovrà risolversi con terapie conservative e/o riabilitative. Devo anche dire però che il neurochirurgo invece ha seguito la sua stessa linea di ragionamento, che non riesco a capire fino in fondo...presumo che volesse intendere che la compressione è ancora presente e che il dolore è cessato poichè il nervo si è "adeguato" alla situazione ma che persistendo una sofferenza meccanica la si osservi proprio grazie alla sintomatologia che ho esposto e che oggi sto accusando.
Poichè quest'ultima è una mia deduzione potrebbe aiutarmi a capire?
Ed ancora, poichè ho una prenotazione per un'altra risonanza il 26 agosto(prenotazione fatta a suo tempo attraveso la ASL e da me opportunamente mantenuta in essere-la prima l'ho fatta il 10 luglio a pagamento), lei ritiene che si possa aspettare una verifica per quella data? E con la verifica si potrebbe avere un responso favorevole qualora i sintomi in questi giorni non dovessero peggiorare o addirittura migliorare?
La ringrazio infinitamente.
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Dr. Vincenzo Della Corte Neurochirurgo 7.1k 247
Gent.le Utente,anche se la protrusione si riassorbe, nel mentre che ciò succede il danno continua e tende a rimanere sempre più importante man mano che passa il tempo. A ciò si aggiunge che una compressione (anche pregressa) lascia dei segni post-infiammatori/soffrenza tipo fibro-aderenze che continueranno a ledere la radice ed a renderla comunque più fragile anche quando la protrusione sarà rientrata o comunque riassorbita.
Il fatto che Lei non abbia più dolori, in presenza di un deficit neurologico,lo considero prognosticamente negativo in quanto la sofferenza radicolare è tale che,oltre a non portare più lo stimolo motorio,il nervo non è più in grado nemmeno di portare lo stimolo/allarme del dolore.

Mi faccia sapere, cordialità
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Attivo dal 2009 al 2009
Ex utente
La ringrazio molto dei chiarimenti: ha avuto davvero tanta pazienza e comprensione. Ora non mi resta altro da fare che ritornare sui mie passi e riconsiderare il tutto alla luce di quanto da lei detto e concordato col neurochirurgo che mi ha visitata. Sono un po' preoccupata perchè l'urgenza mi era stata già prospettata alla metà di luglio quando da già quasi un mese avevo riscontrato la sintomatologia al piede.
Pensa che il recupero della funzionalità motoria (parlo quindi della flessione del piede e della forza)dopo l'operazione potrà essere totale?
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Dr. Vincenzo Della Corte Neurochirurgo 7.1k 247
Dipende anche da cosa si trova all'intervento e da cosa è possibile fare.
Salutoni
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Attivo dal 2009 al 2009
Ex utente
La ringrazio per la consulenza. A giorni provvederò a ricontattare il neurochirurgo (ad oggi in ferie) che spero mi dia, lui stesso, alla luce dell'evoluzione positiva della mia condizione (l'alluce si è risvegliato),una rinnovata lettura del mio caso....(la speranza è sempre l'ultima a morire).
Ancora grazie.