Se si interviene è rischioso se non si interviene è comunque rischioso perchè se sanguina di
mio figlio che ha 26 anni a febbraio ha avuto una emorragia cerebrale con fortissimi mal di testa per la durata di un mese.oggi che siamo a luglio,da l'ultima scan effettuata, gli è stato diagnosticato un angioma di 2 cm vicino all ipotalamo definito cavernoma .Un professore di londra doveva intervenire chirurgicamente ma molti collaboratori della sua equipe ritengono che tale intervento sia molto rischioso quindi non sono d'accordo ad intervenire. Questo tipo di cavernoma, per dove si trova, non è frequente per questo sono alla ricerca di un neurologo che abbia già avuto esperienza. Se si interviene è rischioso se non si interviene è comunque rischioso perchè se sanguina di nuovo mio figlio può rimanere cieco. potete essermi di aiuto? Sono disposta ad andare anche all'estero. Grazie
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Gent.le Sig.a,ritengo che la situazione sia molto critica,in quanto la malformazione è profonda e,comunque,vi è rischio di un'eventuale recidiva emorragica e non solo di avere un disturbo visivo.
Tuttavia (ritengo che la rmn cerebrale abbia documentato la presenza di siderina intorno al cavernoma)il rischio operatorio, per la profondità della lesione, mi sembra ad ancor maggior intensità (anche per la vita, a mio avviso non solo per le complicanze immediate ma anche per le complicanze tardive in paz. con deficit neurologici).
Se dovessi dare una valutazione sul rapporto rischio/beneficio spontaneamente mi schiererei con quei Colleghi Collaboratori che preferiscono un comportamento attendistico-conservativo. D'altra parte, non mi pare che esista,al giorno d'oggi,un diverso tio di trattamento se non quello chirurgico sia pur con approccio mininvasivo,tecnica stereotassica,uso del neuronavigatore...
E' dura dare un consiglio ma, se ce l'avessi io,in queste condizioni finirei per tenermelo.
Rifletta Lei...
Auguri infiniti (se vuol chiedere qualche altra cosa, riscriva pure).
Tuttavia (ritengo che la rmn cerebrale abbia documentato la presenza di siderina intorno al cavernoma)il rischio operatorio, per la profondità della lesione, mi sembra ad ancor maggior intensità (anche per la vita, a mio avviso non solo per le complicanze immediate ma anche per le complicanze tardive in paz. con deficit neurologici).
Se dovessi dare una valutazione sul rapporto rischio/beneficio spontaneamente mi schiererei con quei Colleghi Collaboratori che preferiscono un comportamento attendistico-conservativo. D'altra parte, non mi pare che esista,al giorno d'oggi,un diverso tio di trattamento se non quello chirurgico sia pur con approccio mininvasivo,tecnica stereotassica,uso del neuronavigatore...
E' dura dare un consiglio ma, se ce l'avessi io,in queste condizioni finirei per tenermelo.
Rifletta Lei...
Auguri infiniti (se vuol chiedere qualche altra cosa, riscriva pure).
Dr. Della Corte: vincenzodellacortemi@libero.it
Case di Cura: La Madonnina Milano-02/50030013
Le Betulle Appiano Gentile (Co) 031/973311
[#2]
Utente
egr. dottore volevo ringraziarla della sua celere risposta e volevo chiederle se è possibile avere un contatto telefonico con lei. le ho scritto per sommi capi la sitazione di mio figlio mi sarebbe di grande aiuto alla mia angoscia parlare con lei.nel ringraziarla le invio affettuosi saluti.
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 2.9k visite dal 30/07/2009.
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