Cervicalgia - dolori - infiammazioni muscolari
Da circa due anni, tutti i giorni, senza alcuna tregua, al risveglio si manifesta una strana patologia neuropatica che si manifesta con forte senso di rigidità/trazione/dolore alla giunzione cranio-cervicale (e alla muscolatura adiacente), che mi accompagna tutto il giorno.
Premetto che il dolore si manifesta -e si diffonde -sempre dalla giunzione cranio-cervicale, per poi irradiarsi, e piano piano estendersi, con un senso continuo e sempre maggiore di pressione/dolore che interessa la parte alta del collo e tutta la calotta cranica (da qui l'idea che si trattasse di cefalea, sintomo secondario).
Si genera nella giunzione cranio-cervicale (con interessamento specifico dei nervi occipitali posteriori perennemente "infiammati" e della muscolatura adiacente (processo spinoso/muscolo semispinale e splenio testa/collo).
Il problema (ma qui si parla di vero e proprio dolore acuto e profondo) si estende anche al grande romboide e spinale della spalla sinistra e destra, interessando il muscolo abduttore/flessore breve del pollice destro.
Anche queste problematiche (prettamente muscolari) in due anni non sono mai regredite.
A livello cervicale, quando provo a ruotare il collo (nella speranza di trovare un po’ di sollievo), avverto un continuo ticchettio ed una sensazione granulosa.
Nelle fasi più acute, questo strano senso di pressione/trazione/dolore si estende all’intero volto e culmina con un profondo dolore negli occhi, con un forte sensazione di rigidità alle arcate dentali (soprattutto superiore) e forte difficoltà respiratorie (come se si attivasse anche uno strano e forte senso di congestione nasale).
L’unico - e reale - momento in cui trovo sollievo è quando mi riposo (posizione laterale), dove il problema scompare completamente, per poi riattivarsi, sempre, al risveglio.
A LIVELLO DIAGNOSTICO: RX: Trocoscoliosi lombare destro-convessa.
Lieve accentuazione della cifosi dorsale; perdita della fisiologica lordosi al tratto cervicale; modesta iperlordosi lombare.
RISONANZE MAGNETICHE: modesta protrusione postero-laterale.
Iniziale osteofitosi intersomatica postero-laterale, a maggiore espressività a livello C2-C3 e C3-C4, ove concomita lieve bulging discale posteriore- Lieve protrusione eccentrica sinistra del disco C5/C6.
Modesto bulging discale posteriore di L3-L4 ed L4-L5.
Ridotto 1o spazio intersomatico L5-S1 in sede posteriore con probabile discopatia a tale livello, discretamente improntante il sacco durale.
Ciò detto, volevo chiederVi se questa strana e persistente patologia potesse avere anche una mina correlazione con quanto riscontrato a livello diagnostico, atteso che tutte le terapie (fisioterapiche, osteopatiche, manuali e non), senza tralasciare una serie disparata di farmaci miorilassanti, antidolorifici ed antinfiammatori (anche cortisonici), per passare ad antidepressivi veri e propri (in ordine progressivo): En, Limbitryl, Lyrica, Cymbalta, Rivotril, Levopraid, Laroxy e Mutabon non hanno avuto alcun risultato migliorativo.
Premetto che il dolore si manifesta -e si diffonde -sempre dalla giunzione cranio-cervicale, per poi irradiarsi, e piano piano estendersi, con un senso continuo e sempre maggiore di pressione/dolore che interessa la parte alta del collo e tutta la calotta cranica (da qui l'idea che si trattasse di cefalea, sintomo secondario).
Si genera nella giunzione cranio-cervicale (con interessamento specifico dei nervi occipitali posteriori perennemente "infiammati" e della muscolatura adiacente (processo spinoso/muscolo semispinale e splenio testa/collo).
Il problema (ma qui si parla di vero e proprio dolore acuto e profondo) si estende anche al grande romboide e spinale della spalla sinistra e destra, interessando il muscolo abduttore/flessore breve del pollice destro.
Anche queste problematiche (prettamente muscolari) in due anni non sono mai regredite.
A livello cervicale, quando provo a ruotare il collo (nella speranza di trovare un po’ di sollievo), avverto un continuo ticchettio ed una sensazione granulosa.
Nelle fasi più acute, questo strano senso di pressione/trazione/dolore si estende all’intero volto e culmina con un profondo dolore negli occhi, con un forte sensazione di rigidità alle arcate dentali (soprattutto superiore) e forte difficoltà respiratorie (come se si attivasse anche uno strano e forte senso di congestione nasale).
L’unico - e reale - momento in cui trovo sollievo è quando mi riposo (posizione laterale), dove il problema scompare completamente, per poi riattivarsi, sempre, al risveglio.
A LIVELLO DIAGNOSTICO: RX: Trocoscoliosi lombare destro-convessa.
Lieve accentuazione della cifosi dorsale; perdita della fisiologica lordosi al tratto cervicale; modesta iperlordosi lombare.
RISONANZE MAGNETICHE: modesta protrusione postero-laterale.
Iniziale osteofitosi intersomatica postero-laterale, a maggiore espressività a livello C2-C3 e C3-C4, ove concomita lieve bulging discale posteriore- Lieve protrusione eccentrica sinistra del disco C5/C6.
Modesto bulging discale posteriore di L3-L4 ed L4-L5.
Ridotto 1o spazio intersomatico L5-S1 in sede posteriore con probabile discopatia a tale livello, discretamente improntante il sacco durale.
Ciò detto, volevo chiederVi se questa strana e persistente patologia potesse avere anche una mina correlazione con quanto riscontrato a livello diagnostico, atteso che tutte le terapie (fisioterapiche, osteopatiche, manuali e non), senza tralasciare una serie disparata di farmaci miorilassanti, antidolorifici ed antinfiammatori (anche cortisonici), per passare ad antidepressivi veri e propri (in ordine progressivo): En, Limbitryl, Lyrica, Cymbalta, Rivotril, Levopraid, Laroxy e Mutabon non hanno avuto alcun risultato migliorativo.
[#1]
Gentile paziente, le ho risposto in merito ai suoi problemi già anni fa: mi sembra che la situazione non sia cambiata. Poichè ha già fatto le indagini del caso presso gli specialisti, è forse opportuno considerare che le problematiche della colonna cervicale non sono sempre isolate e fini a se stesse, ma inserite nel generale contesto posturale dell'intera struttura corporea . La Colonna può essere considerata , in molti casi, un sistema di compenso di malposizioni che intervengono nei distretti inferiori ( bacino, ginocchia, caviglie, piedi) solitamente chiamate "Ascendenti", o superiori (malocclusione dentaria con malposizione mandibolare sopratutto), chiamate Discendenti .
La postura del cranio rispetto alla colonna cervicale non è determinata solo dai muscoli del collo che connettono direttamente questi due sistemi, ma anche da un altro sistema muscolare indiretto formato dai sottoioidei, dai sopraioidei e dagli elevatori della mandibola
Se per varie ragioni , in particolare legati alla malocclusione dentaria, la mandibola è costretta ad assumere a bocca chiusa una posizione spaziale scorretta (protrusa, retrusa o deviata) ciò causerà necessariamente degli atteggiamenti compensatori a livello del rachide, ma indurrà anche uno sbilanciamento dei muscoli del cranio , facilitando l'insorgenza di cefalea che infatti in passato si chiamava "muscolo-tensiva" e, se associata a problemi cervicali, "cervicogena".
Le suggerirei anche di dare un'occhiata agli articoli linkati qui sotto, nell'ipotesi che lei possa riscontrarvi elementi di somiglianza con il suo problema complessivo, che forse non riguarda solo la rachialgia: se si riconosce nella problematica affrontata, eventualmente mi faccia sapere.
Cordiali saluti ed auguri.
https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/2326-dolore-cronico-disturbi-nel-sonno-e-disfunzioni-cranio-mandibolo-vertebrali.html
https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/934-la-cefalea-che-viene-dalla-bocca.html
La postura del cranio rispetto alla colonna cervicale non è determinata solo dai muscoli del collo che connettono direttamente questi due sistemi, ma anche da un altro sistema muscolare indiretto formato dai sottoioidei, dai sopraioidei e dagli elevatori della mandibola
Se per varie ragioni , in particolare legati alla malocclusione dentaria, la mandibola è costretta ad assumere a bocca chiusa una posizione spaziale scorretta (protrusa, retrusa o deviata) ciò causerà necessariamente degli atteggiamenti compensatori a livello del rachide, ma indurrà anche uno sbilanciamento dei muscoli del cranio , facilitando l'insorgenza di cefalea che infatti in passato si chiamava "muscolo-tensiva" e, se associata a problemi cervicali, "cervicogena".
Le suggerirei anche di dare un'occhiata agli articoli linkati qui sotto, nell'ipotesi che lei possa riscontrarvi elementi di somiglianza con il suo problema complessivo, che forse non riguarda solo la rachialgia: se si riconosce nella problematica affrontata, eventualmente mi faccia sapere.
Cordiali saluti ed auguri.
https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/2326-dolore-cronico-disturbi-nel-sonno-e-disfunzioni-cranio-mandibolo-vertebrali.html
https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/934-la-cefalea-che-viene-dalla-bocca.html
Dr. Edoardo Bernkopf-Roma-Vicenza-Parma
Spec. in Odontoiatria, Gnatologo- Ortodontista
edber@studiober.com - www.studiober.com
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 1.1k visite dal 16/01/2023.
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