Emorragia celebrale

salve, mia madre di 64 anni il giorno 8/7/2009 ha avuto una emorragia celebrale intraparechimale parietale sx con interessamento del ventricolo laterale sx e 3°ventricolo ,allo stato attuale non e' stato possibile effettuare l'intervento chirurgico, il giorno dopo risultava con tutta la parte dx paralizzata dalle gambe alle braccia,difficolta' di parlare ma in uno stato vigile e cosciente,poi i giorni seguenti sono stati devastanti portandola in uno stato vegetativo,con il solo movimento della mano sx e okki aperti ma persi nel vuoto indifferente a qualsiasi cenno di contatto, alla data del 19-7-09 attuale i medici non si pronunciano in nessuna maniera sul possibile evolversi della situazione confermando solamente che sono passate le 70 ore piu' critiche ,confermano solamente un riassorbimento della emorragia tramite rsm,attualmente risulta un'infiammazione dovuta all'emorragia che ha portato la febbre circa 38°,dando dei pizzichi energici alle guance della paziente si nota che cambia l'espressione facciale come se fosse impaurita,quindi dimostra di accusare il dolore sia sul viso che anche su tutta la parte sx del corpo non interessata alla paresi,chiedo cortesemente un parere su tale situazione e le possbili varianti del decorso.
premetto che mia madre non risultava soffrire di ipertensione nonostante il giorno del ricovero presentava pa 160/110 mi chiedevo se tali valori di pa alti potrebbero essere stati alterati in riferimento ad uno stato di agitazione emotiva momentanea .
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Prof. Paolo Perrini Neurochirurgo 817 37
Gentile Utente,

sua madre ha presentato una emorragia cerebrale con conseguente plegia dell'emisoma destro e afasia.
In questi casi, una volta esclusa una causa trattabile dell'emorragia (ovvero una malformazione vascolare) e quando l'emorragia non tende ad incrementare di dimensione, il miglior trattamento è quello conservativo.
Questo mi sembra il caso di sua madre.
Qualora non siano state lesionate in modo completo le vie nervose motorie, usualmente c'è un certo grado di recupero della forza nei mesi successivi all'evento. Tale recupero è favorevolmente influenzato da un'intensa fisioterapia.
Cordiali saluti,

Dr Paolo Perrini
Neurochirurgia Universitaria,
Ospedale "Santa Chiara", Pisa.
perrinipaolo@hotmail.com
www.perrinipaolo.com

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Attivo dal 2009 al 2010
Ex utente
salve,oggi un medico del reparto mi ha aggiornato sulla situazione che sempra peggiore in realzione a quanto avevo esposto sopra,attualmente risultano molti valori del sangue sballati e mi hanno confermato per la prima volta che mia madre e' in uno stato molto grave e potrebbe arrivare il decesso da un momento all'altro,l'unica cosa positiva sembra che la vena che ha causato il danno celebrale abbia smesso di sanguinare ma il danno e'stato devastante,premetto che non ha mai perso conoscinza ed e' andata in uno stato comatoso ma la situazione e' andata sempre peggiorando,putroppo ho capito che devo rassegnarmi all'evidenza dei fatti e a quello che mi hanno comunicato i medici,speravo in un risvolto positivo ma ora mi hanno tolto anche l'ultima speranza,rimango in attesa di un vostro ultimo parere.

cordiali saluti
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Prof. Paolo Perrini Neurochirurgo 817 37
Gentile Utente,

le uniche persone che possono darle un parere sono i medici che hanno in cura la paziente e che hanno l'opportunità di visitarle quotidianamente.
Benchè la situazione sia diffcile tenga conto che l'andamento di questo tipo di patologia non è sempre prevedibile.
Cordiali saluti,
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Attivo dal 2009 al 2010
Ex utente
dopo un drastico peggioramento come vi avevo segnalato ,oramai da circa 5 giorni vi e' un leggero miglioramento della situazione con stabilizzazione della parte clinica il peggio dovrebbe essere stato scongiurato non mi aspetto grandi cose ma mia madre tende a riconscere in certi momenti quello che la circonda,tutto quello che si potra' recuperare da adesso in poi dipende solo dai danni che ha riportato a livello celebrale,entro la settimana dovrebbero iniziare con la riabilitazione ,ancora viene alimentata tramite sondino nasale.
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