Gentile dott. della corte
Gentilissimo Dottore,
vi scrivo poiché vorrei chiedere una informazione, il mio cranio presenta un lieve avvallamento di pochi mm, ho già svolto tc e varie visite da specialisti ed è risultato diciamo congentio.
Insomma è fatto così.
L'avvallamento è profondo un paio di mm e di diametro di mezzo centimetro (quindi piccolo).
Nella cute traspare leggermente questa situazione sulla fronte, ho sentito un maxillofacciale il quale propone filler riempitivo nel caso.
Però se ho ben capito si tratta di qualcosa che rimane cutaneo.
Le scrivo per porle la seguente DOMANDA: vorrei capire se al giorno d'oggi esistano invece filler che si ossifichino, ossia che diventino parte integrante dell'osso quando iniettati.
Cioè più definitivo di quello proposto.
O se ciò non esista ad oggi.
RIngrazio e mi scuso per la domanda stupida da non addetto ai lavori:)
Cordialmente
vi scrivo poiché vorrei chiedere una informazione, il mio cranio presenta un lieve avvallamento di pochi mm, ho già svolto tc e varie visite da specialisti ed è risultato diciamo congentio.
Insomma è fatto così.
L'avvallamento è profondo un paio di mm e di diametro di mezzo centimetro (quindi piccolo).
Nella cute traspare leggermente questa situazione sulla fronte, ho sentito un maxillofacciale il quale propone filler riempitivo nel caso.
Però se ho ben capito si tratta di qualcosa che rimane cutaneo.
Le scrivo per porle la seguente DOMANDA: vorrei capire se al giorno d'oggi esistano invece filler che si ossifichino, ossia che diventino parte integrante dell'osso quando iniettati.
Cioè più definitivo di quello proposto.
O se ciò non esista ad oggi.
RIngrazio e mi scuso per la domanda stupida da non addetto ai lavori:)
Cordialmente
[#1]
Come Lei stesso ha intuito si tratta di un intervento di chirurgia estetica che non ho mai eseguito.
Il principio dovrebbe essere, in linea teorica, creare delle microlesioni ossee, a livello dell'avvallamento e poi riempire il "vuoto" con una sostanza osteogenica che, col tempo, si riassorbe. Dal punto di vista dell'estetica non bisognerebbe fare tagli sulla cute, perchè una qualche cicatrice rischierebbe di rimanere visibile. Il "vuoto" potrebbe essere occupato, se non da tessuto osseo neoformato, almeno da fibrosi calcifica.
Ma quella illustrata è una mia idea estemporanea, che potrebbe non sortire il risultato sperato.
Senta qualche altro Collega Plastico.
Eventualmente, mi faccia sapere.
Cordialità.
Il principio dovrebbe essere, in linea teorica, creare delle microlesioni ossee, a livello dell'avvallamento e poi riempire il "vuoto" con una sostanza osteogenica che, col tempo, si riassorbe. Dal punto di vista dell'estetica non bisognerebbe fare tagli sulla cute, perchè una qualche cicatrice rischierebbe di rimanere visibile. Il "vuoto" potrebbe essere occupato, se non da tessuto osseo neoformato, almeno da fibrosi calcifica.
Ma quella illustrata è una mia idea estemporanea, che potrebbe non sortire il risultato sperato.
Senta qualche altro Collega Plastico.
Eventualmente, mi faccia sapere.
Cordialità.
Dr. Della Corte: vincenzodellacortemi@libero.it
Case di Cura: La Madonnina Milano-02/50030013
Le Betulle Appiano Gentile (Co) 031/973311
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 1.1k visite dal 01/12/2022.
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