Bruciori alle gambe
Buon giorno, mia madre 80 enne, da 5 anni ha dei bruciori alle gambe, che si attenuano solo con doccette fredde, e nei momenti peggiori solo con il cortisone i.
m.
Ha fatto rmn qualche giorno fa, ed è risultato questo:
Accentuazione della fisiologica lordosi e accennata anterolistesi di L5.
Diffusi segni di artrosi iperapofisiaria e intersomatica; ipointensità di segnale delle strutture discali, da disidratazione del nucleo polposo.
Tutti gli spazi discali appaiono assottigliati con ampie protrusioni posteriori dei dischi intersomatici determinanti plurime modeste impronte sul profilo ventrale del sacco durale, più evidenti in L1-L2, L2-L3, L3-L4; minuta focalità erniaria paramediana destra in D12 e L1.
Condizione di stenosi del canale neuronale in D11-D12, secondaria all' ampia protrusione posteriore disco-osteofitosica, alla brevità peduncoli, all' ipertrofia faccetale e all' ispessimento dei legamenti gialli, in assenza di significative alterazioni di segnali della corda midollare.
Sottile versamento articolare interapofisario Sn in L5-S1.
Cono midollare normoposizionato, di regolare segnale.
Questo risultato potrebbe spiegare il suo problema?
Grazie per la Vs Attenzione
m.
Ha fatto rmn qualche giorno fa, ed è risultato questo:
Accentuazione della fisiologica lordosi e accennata anterolistesi di L5.
Diffusi segni di artrosi iperapofisiaria e intersomatica; ipointensità di segnale delle strutture discali, da disidratazione del nucleo polposo.
Tutti gli spazi discali appaiono assottigliati con ampie protrusioni posteriori dei dischi intersomatici determinanti plurime modeste impronte sul profilo ventrale del sacco durale, più evidenti in L1-L2, L2-L3, L3-L4; minuta focalità erniaria paramediana destra in D12 e L1.
Condizione di stenosi del canale neuronale in D11-D12, secondaria all' ampia protrusione posteriore disco-osteofitosica, alla brevità peduncoli, all' ipertrofia faccetale e all' ispessimento dei legamenti gialli, in assenza di significative alterazioni di segnali della corda midollare.
Sottile versamento articolare interapofisario Sn in L5-S1.
Cono midollare normoposizionato, di regolare segnale.
Questo risultato potrebbe spiegare il suo problema?
Grazie per la Vs Attenzione
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Potrebbe. Immagino che la mamma abbia anche eseguito un ecocolordoppler arterioso e venoso agli arti inf. e che l'indagine non abbia mostrato nulla di particolare. D'altra parte, il fatto che con i.m. di cortisone migliori, starebbe a confermare una genesi neurologica del problema.
Andrebbero visionate le immagini della ultima rmn toracica e lombare e, naturalmente, la paz. andrebbe visitata. Se si assistesse alla convergenza di determinati parametri anamnestici ed oggettivi (cosa che mi sembrerebbe possibile, oltre che auspicabile), sarebbe indicato un trattamento, almeno inizialmente, conservativo con terapia medica ed infiltrativa periradicolare. La cosa più probabile è che la mamma avrà ad ottenere un sostanziale miglioramento sui disturbi in atto.
Esiste, infine e come ultima spiaggia, anche la possibilità chirurgica con la tecnica mininvasiva di raggiungere lo spazio interessato (T11-T12) da entrambi i lati proseguendo con la decompressione discale/artrosica e la stabilizzazione con materiale riassorbibile. Il tutto in anestesia locale (sedoanalgesia).
E' evidente che se il miglior risultato viene ottenuto già col metodo conservativo, non si prosegue col trattamento chirurgico.
Se ha piacere, dia pure ulteriori notizie.
Cordialità.
Andrebbero visionate le immagini della ultima rmn toracica e lombare e, naturalmente, la paz. andrebbe visitata. Se si assistesse alla convergenza di determinati parametri anamnestici ed oggettivi (cosa che mi sembrerebbe possibile, oltre che auspicabile), sarebbe indicato un trattamento, almeno inizialmente, conservativo con terapia medica ed infiltrativa periradicolare. La cosa più probabile è che la mamma avrà ad ottenere un sostanziale miglioramento sui disturbi in atto.
Esiste, infine e come ultima spiaggia, anche la possibilità chirurgica con la tecnica mininvasiva di raggiungere lo spazio interessato (T11-T12) da entrambi i lati proseguendo con la decompressione discale/artrosica e la stabilizzazione con materiale riassorbibile. Il tutto in anestesia locale (sedoanalgesia).
E' evidente che se il miglior risultato viene ottenuto già col metodo conservativo, non si prosegue col trattamento chirurgico.
Se ha piacere, dia pure ulteriori notizie.
Cordialità.
Dr. Della Corte: vincenzodellacortemi@libero.it
Case di Cura: La Madonnina Milano-02/50030013
Le Betulle Appiano Gentile (Co) 031/973311
[#2]
Utente
Grazie Dott. Della Corte per la risposta veloce e dettagliata. Effettivamente mia mamma ha fatto diverse volte l'ecocolordoppler agli arti inf, esami che non hanno evidenziato problemi. Inoltre lei, non può assumere antidolorifici perchè le causano una forte ritenzione urinaria, ed è in terapia col coumadin per f.a. parossistica. A settembre verrà visitata dal Dott. che le ha prescritto la risonanza.
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 1.8k visite dal 08/08/2022.
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