Ernia l5-s1 da operare???????????

42 anni alta 1,80 peso 78 Kg.
Lavorato in ufficio, mal di schiena solo per pulizie di casa. Da Luglio 2008 lavoro sempre in piedi. Da Ottobre ho iniziato ad avere forte mal di schiena e gamba destra.
Esito RM del 05/11/2008
Rachide lombare in asse sul piano coronale, presenta rettificazione della fisiologica lordosi.
Nei limiti i diametri del canale osseo rachidiano.
Iniziali alterazioni degenerative da disidratazione ai dischi intersomatici compresi nel tratto L3-S1, che tendono a riduzione posteriore in altezza; analoghe iniziali alterazioni del segnale si riscontrano anche a livello degli ultimi spazi dorsali, tra D11- e L1.
Segni di metaplasma adiposa delle limitanti somatiche affrontate del tratto L2-S1 (alterazioni degenerative tipo Modic 2).
Estrusione mediana-paramediana destra del disco intersomatico L5-S1 con obliterazione dei piani adiposi epidurali con segni di compressione del sacco durale e delle radici nervose contigue.
Modico bulging dei dischi L3-L4 e L4-L5, con minima impronta sul sacco durale, senza peraltro segni di compressione sulle radici nervose corrispondenti.
Antidolorifici e riposo, dopo circa 1 mese passa tutto e inizio a lavorare.
Aprile ricominciano dolori, sopportabili all’inizio. Lavoro prendo qualche antidolorifico tipo momendol, ketadol, voltaren, muscoril, lixidol, ma senza avere miglioramenti. Faccio una seduta di agopuntura con iniezione di ozono e sto bene solo quel giorno. I dolori aumentano soprattutto alla gamba dx. A Giugno e sono costretta a letto con dolori fortissimi schiena-coscia e tutti i muscoli della gamba dx che si muovono senza controllo.
Lo specialista prescrive iniezioni di cortisone, bustino riposo assoluto a letto nuova RM.
Esito RM del 19/06/2009
Rispetto al precedente esame del 05/11/08 è un po’ più evidente l’ernia del disco L5-S1 paramediana e preforaminale destra, che occupa i piani adiposi del recesso laterale, impronta l’astuccio durale e l’emergenza della radice S1 di destra.
Per il resto il quadro sostanzialmente invariato. In particolare: presenti alterazioni degenerative dei dischi da L3 a S1. Debordanza dell’anello fibroso dei dischi L3-L4, L4-L5.
Dopo 6 giorni di cortisone, invece di migliorare mi s’intorpidisce per ¾ il piede dx, praticamente solo il lato interno ha piena sensibilità. Non riesco a stare seduta più di 5 minuti e in piedi più di 10.
Lo specialista mi dice che sono peggiorata e che è da operare ma le sue preoccupazioni sono per gli altri dischi danneggiati. Come ultima spiaggia prima dell’intervento mi propone infiltrazione diretta di cortisone che faccio 7 giorni fa. Dal giorno dopo mi sembra di essere un pochino migliorata nel senso che a letto sdraiata dritta non ho dolori ma appena mi giro iniziano. In piedi e seduta i dolori ricominciano. Il piede è ancora intorpidito come prima.
Oggi mi sottoporrò ad una seconda infiltrazione.
Io vorrei capire se mi devo operare per stare bene.
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Dr. Vincenzo Della Corte Neurochirurgo 7.1k 247
Gent.le Signora,direi di sì;probabilmente si potrebbe fare un intervento in mininvasiva (veda i miei articoli in Minforma)per correre il minor rischio possibile ed il minor danno chirurgico possibile con una più completa e veloce ripresa.
Faccia sapere come vanno le infiltrazioni successive.
Auguri cordiali

Dr. Della Corte: vincenzodellacortemi@libero.it
Case di Cura: La Madonnina Milano-02/50030013
Le Betulle Appiano Gentile (Co) 031/973311

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Dr. Nicola Benedetto Neurochirurgo 402 9
Gentile utente,
bisognerebbe valutare le lastre per capire se la sua problematica può essere risolta con la sola terapia conservativa. La degenerazione tipo Mobic 2 presente a livello dei piatti vertebrali può essere segno di instabilità che necessiterebbe di ulteriori indagini strumentali, in particolare di un Rx rachide lombosacrale con prove dinamiche.

cordialmente

Dr. Nicola Benedetto
Neurochirurgia
Azienda Ospedaliera Universitaria Pisa
nicola.benedetto@gmail.com