Sciatalgia acuta
Buonasera Dott.
ri,
chiedo gentilmente suggerimenti sull'iter da seguire in questi giorni che precedono la visita con un neurochirurgo.
Spiego brevemente cosa è successo: 20 gg fa sono stata colpita da sciatalgia acuta.
Mi sono immobilizzata a letto senza potermi muovere nemmeno di qualche centimetro talmente l'intensità dei dolori lungo tutta la gamba SN.
Ho proceduto con 3 siringhe al giorno di bentelan (circa 8 gr al giorno), muscoril per la prima settimana, e a seguire scalando cortisone fino ad oggi.
Ho accompagnato cortisone intramuscolo con compresse di Patrol mattina e sera per una settimana, scalando poi fino ad una compressa al giorno.
I dolori sono andati affievolendo, lasciando una gamba intorpidita, piede e caviglia molto gonfi e ovviamente muscoli indolensiti e atrofizzati a causa dell'immobilità.
Mi sono sottoposta a RM del rachide lombare ed il referto riporta quanto segue: "I metameri vertebrali sono ben allineati sul piano sagittale, senza significative alterazioni della morfologia o del segnale (ove si eccetui una piccola area degenerativa nella parte anteriore basale del soma di L3).
Il canale spinale è di regolare ampiezza.
Fenomeni disidratativi a carico dei dischi L3-L4, L4-L5 e L5-S1 che presentano una riduzione del segnale nella sequenza T2 dip.
A livello di L4-L5 presenza di una ernia discale posteriore laterale SN espulsa con sviluppo discendente; essa comprime il sacco durale e la tasca radicolare omolaterale.
Non si osservano immagini patologiche di tipo protusivo o francamente estrusivo-erniario agli altri spazi compresi nel campo di esplorazione.
Il cono midollare è in sede, di volume e segnale regolare.
Ho quindi ripreso una vecchia terapia prescritta 5 anni fa per poter sostenere eventuali ritorni di sofferenza, costituita dall'assunzione di Palexia 100 una volta al giorno.
La mia domanda è la seguente, consapevole del fatto che probabilmente in questa sede non è possibile suggerire terapie...
E' consigliabile continuare con Patrol o cambiare con Palexia?
Se sì, per quanti gg?
é utile accompagnare Lyrica o similia o integratori?
Non so proprio a chi rivolgermi, non conosco nessun ortopedico o neurochirurgo.
Grazie a chi vorrà concedermi un consulto.
ri,
chiedo gentilmente suggerimenti sull'iter da seguire in questi giorni che precedono la visita con un neurochirurgo.
Spiego brevemente cosa è successo: 20 gg fa sono stata colpita da sciatalgia acuta.
Mi sono immobilizzata a letto senza potermi muovere nemmeno di qualche centimetro talmente l'intensità dei dolori lungo tutta la gamba SN.
Ho proceduto con 3 siringhe al giorno di bentelan (circa 8 gr al giorno), muscoril per la prima settimana, e a seguire scalando cortisone fino ad oggi.
Ho accompagnato cortisone intramuscolo con compresse di Patrol mattina e sera per una settimana, scalando poi fino ad una compressa al giorno.
I dolori sono andati affievolendo, lasciando una gamba intorpidita, piede e caviglia molto gonfi e ovviamente muscoli indolensiti e atrofizzati a causa dell'immobilità.
Mi sono sottoposta a RM del rachide lombare ed il referto riporta quanto segue: "I metameri vertebrali sono ben allineati sul piano sagittale, senza significative alterazioni della morfologia o del segnale (ove si eccetui una piccola area degenerativa nella parte anteriore basale del soma di L3).
Il canale spinale è di regolare ampiezza.
Fenomeni disidratativi a carico dei dischi L3-L4, L4-L5 e L5-S1 che presentano una riduzione del segnale nella sequenza T2 dip.
A livello di L4-L5 presenza di una ernia discale posteriore laterale SN espulsa con sviluppo discendente; essa comprime il sacco durale e la tasca radicolare omolaterale.
Non si osservano immagini patologiche di tipo protusivo o francamente estrusivo-erniario agli altri spazi compresi nel campo di esplorazione.
Il cono midollare è in sede, di volume e segnale regolare.
Ho quindi ripreso una vecchia terapia prescritta 5 anni fa per poter sostenere eventuali ritorni di sofferenza, costituita dall'assunzione di Palexia 100 una volta al giorno.
La mia domanda è la seguente, consapevole del fatto che probabilmente in questa sede non è possibile suggerire terapie...
E' consigliabile continuare con Patrol o cambiare con Palexia?
Se sì, per quanti gg?
é utile accompagnare Lyrica o similia o integratori?
Non so proprio a chi rivolgermi, non conosco nessun ortopedico o neurochirurgo.
Grazie a chi vorrà concedermi un consulto.
[#1]
Gentile sig.ra il patrol è un farmaco che contiene una associazione di tramadolo ( contramal) e paracetamolo, più o meno nella stessa quantità e che è presente sul mercato da vari anni, anche il palexia è un antalgico monocomponente con simili proprietà antidolorifiche.
Perchè modificare la terapia se si è ridotta la sintomatologia?
Piuttosto penso che, visto il risultato della RMN, debba essere vista da un neurochirurgo esperto che le consiglierà l'iter migliore. Sappia che non esistono farmaci che agiscono sull'ernia, i famaci che ha praticato servono a ridurre il dolore e attendere 8/12 settimane nelle quali potrebbe verificarsi una riduzione dell'ernia e quindi della compressione della radice.
Perchè modificare la terapia se si è ridotta la sintomatologia?
Piuttosto penso che, visto il risultato della RMN, debba essere vista da un neurochirurgo esperto che le consiglierà l'iter migliore. Sappia che non esistono farmaci che agiscono sull'ernia, i famaci che ha praticato servono a ridurre il dolore e attendere 8/12 settimane nelle quali potrebbe verificarsi una riduzione dell'ernia e quindi della compressione della radice.
Massimo de Bellis
Neurochirurgo
[#2]
Utente
Gent.mo Dott. De Bellis,
innanzitutto la ringrazio per la risposta, non ci speravo più.
Attualmente assumo Patrol, ma stavo scalando perchè sta finendo la confezione e perchè ho letto che, essendo un oppioide, potrebbe dare assuefazione. Il dolore è sempre presente, per fortuna la fase acuta è finita ma continuo ad avere un forte fastidio durante la deambulazione nel polpaccio, dietro al ginocchio e sotto la pianta del piede. Ho una caviglia molto gonfia e non ho sensibilità nella porzione laterale della gamba. Purtroppo sono dovuta tornare al lavoro (sono archeologa) ma, fino alla visita che farò la settimana prossima, non so come andare avanti con questi antidolorifici. Ho in casa il Palexia 100, posso avere un suo suggerimento? é necessario assumere anche il Pantorc 40 (consigliato durante la terapia con bentelan)?
Grazie infinite per l'attenzione.
innanzitutto la ringrazio per la risposta, non ci speravo più.
Attualmente assumo Patrol, ma stavo scalando perchè sta finendo la confezione e perchè ho letto che, essendo un oppioide, potrebbe dare assuefazione. Il dolore è sempre presente, per fortuna la fase acuta è finita ma continuo ad avere un forte fastidio durante la deambulazione nel polpaccio, dietro al ginocchio e sotto la pianta del piede. Ho una caviglia molto gonfia e non ho sensibilità nella porzione laterale della gamba. Purtroppo sono dovuta tornare al lavoro (sono archeologa) ma, fino alla visita che farò la settimana prossima, non so come andare avanti con questi antidolorifici. Ho in casa il Palexia 100, posso avere un suo suggerimento? é necessario assumere anche il Pantorc 40 (consigliato durante la terapia con bentelan)?
Grazie infinite per l'attenzione.
[#3]
Il patrol non da assuefazione almeno per terapie di durata limitata come perso sia stata la sua. Non so cosa dirle per il Palexia perchè non è tra i farmaci che utilizzo. Il Pantorc può porenderlo ma ora credo che basta il 20 mg.
Vada a visita da un neurochirurgo e lo segua.
Vada a visita da un neurochirurgo e lo segua.
Massimo de Bellis
Neurochirurgo
[#4]
Utente
La ringrazio molto per il consulto dottore, la settimana prossima andrò da un suo collega, spero di riuscire a trovare una soluzione a questa condizione che da anni mi sta rendendo la vita faticosa. Ne approfitto per chiederle se perdite ematiche vaginali (macchie rosate o marroncine), al di fuori del ciclo, possano essere da ricondurre alla terapia che ho fatto in queste ultime tre settimane. Ci mancava questo altro pensiero...
[#5]
Utente
Buonasera Dott. De Bellis,
scrivo nuovamente per avere un Suo parere e/o il parere anche di altri specialisti, quali ortopedici, fisiatri, osteopati, in merito alla mia condizione, alla luce degli ultimi esami e visite eseguite..
Ho effettuato una visita neurochirurgica in data 06/05 cm con seguente referto:
"Lombosciatalgia L5 SN associata ad ipoestesia in L5 della dorsiflessione del piede in paziente con ernia discale L4-L5 paramediana sinistra. Al momento riferisce netto miglioramento del dolore.
E.O.N: radicolopatia deficiaaria L5 SN. In considerazione del deficit stenico si pone indicazione al trattamento chirurgico."
Ho quindi preso la decisione di sentire un altro specialista, per evitare l'intervento, e nello specifico sono stata visitata da un fisiatra per avere un suo parere. Questo il suo referto (riporto solo le considerazioni relative solo al tratto lombare per questione di spazio):
"... Bilancio muscoloare AAII/AASS MRC eccetto per una ipostenia dell'ELA, del tibiale anteriore e del tricipite della sura a sinistra. Assenza di movimenti involontari. Sensibilità conservata. Deambulazione autonoma, si solleva su punte e talloni con difficoltà a SN. Contrattura delle catene cinetiche posteriori in minima ipercifosi toracica....
test del m.piriforme e dell'ileo-psoas negativi. test di sollecitazione muscolo retto anteriore degli adduttori negativi."
Mi richiede quindi EMG, di cui riporto le conclusioni:
"nella norma i parametri di conduzione sensitivo-motoria. L'esame ad ago elettrodo coassiale evidenzia: tibiale anteriore ed estensore lungo dell'alluce di SN: aumentata l'attività di inserzione; potenziali di fibrillazione e onde aguzze positive in diversi punti; iniziali segni da ristrutturazione neurogena cronica nei potenziali di unità motoria.
CONCLUSIONI: La valutazione neurofisiologica evidenza una sofferenza radicolare del miomero L5 di SN in fase subacuta, di grado moderato, con segni da denervazione attiva florida."
Attualmente eseguo fisioterapia con elettrostimolazione del tibiale anteriore ed esercizi di neurodinamica vertebrale. Ho intorpidimento a livello del tibiale anteriore e nella parte plantare. Camminando su terreni accidentati, per lavoro, spesso inciampo e prendo delle belle storte alla caviglia della gamba sinistra. La caviglia è sempre più gonfia di quella destra.
La mia domanda è la seguente: è necessario intervento chirurgico? Si attenuerà questa sensazione di intorpidimento alla gamba?
Grazie a Lei dott. De Bellis, e a chi vorrà aiutarmi a capire cosa fare e cosa sta succedendo. Buon lavoro a Voi tutti e grazie per il servizio che offrite.
scrivo nuovamente per avere un Suo parere e/o il parere anche di altri specialisti, quali ortopedici, fisiatri, osteopati, in merito alla mia condizione, alla luce degli ultimi esami e visite eseguite..
Ho effettuato una visita neurochirurgica in data 06/05 cm con seguente referto:
"Lombosciatalgia L5 SN associata ad ipoestesia in L5 della dorsiflessione del piede in paziente con ernia discale L4-L5 paramediana sinistra. Al momento riferisce netto miglioramento del dolore.
E.O.N: radicolopatia deficiaaria L5 SN. In considerazione del deficit stenico si pone indicazione al trattamento chirurgico."
Ho quindi preso la decisione di sentire un altro specialista, per evitare l'intervento, e nello specifico sono stata visitata da un fisiatra per avere un suo parere. Questo il suo referto (riporto solo le considerazioni relative solo al tratto lombare per questione di spazio):
"... Bilancio muscoloare AAII/AASS MRC eccetto per una ipostenia dell'ELA, del tibiale anteriore e del tricipite della sura a sinistra. Assenza di movimenti involontari. Sensibilità conservata. Deambulazione autonoma, si solleva su punte e talloni con difficoltà a SN. Contrattura delle catene cinetiche posteriori in minima ipercifosi toracica....
test del m.piriforme e dell'ileo-psoas negativi. test di sollecitazione muscolo retto anteriore degli adduttori negativi."
Mi richiede quindi EMG, di cui riporto le conclusioni:
"nella norma i parametri di conduzione sensitivo-motoria. L'esame ad ago elettrodo coassiale evidenzia: tibiale anteriore ed estensore lungo dell'alluce di SN: aumentata l'attività di inserzione; potenziali di fibrillazione e onde aguzze positive in diversi punti; iniziali segni da ristrutturazione neurogena cronica nei potenziali di unità motoria.
CONCLUSIONI: La valutazione neurofisiologica evidenza una sofferenza radicolare del miomero L5 di SN in fase subacuta, di grado moderato, con segni da denervazione attiva florida."
Attualmente eseguo fisioterapia con elettrostimolazione del tibiale anteriore ed esercizi di neurodinamica vertebrale. Ho intorpidimento a livello del tibiale anteriore e nella parte plantare. Camminando su terreni accidentati, per lavoro, spesso inciampo e prendo delle belle storte alla caviglia della gamba sinistra. La caviglia è sempre più gonfia di quella destra.
La mia domanda è la seguente: è necessario intervento chirurgico? Si attenuerà questa sensazione di intorpidimento alla gamba?
Grazie a Lei dott. De Bellis, e a chi vorrà aiutarmi a capire cosa fare e cosa sta succedendo. Buon lavoro a Voi tutti e grazie per il servizio che offrite.
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 7.6k visite dal 22/04/2022.
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