Ernie su tutta la colonna vertebrale.
Ecco la risonanza magnetica di mia madre:
Appiattimento della lordosi cervicale e lombare con atteggiamento scoliotici sinistro-convesso di quest'ultimo; lieve ipercifosi del tratto dorsale inferiore.
Diffusi e marcati segni di spondilosi con associati fenomeni osteofitosici reattivi margino-somatici anteriori e diffusi segni di artrosi interapofisaria, quest'ultimini prevalenti a livello cervicale e lombare. I dischi intersomatici risulatano ridotti di spessore e disidratati cui si associano fenomeni di vacuolizzazione a livello dei tratti D4-D8, D9-D11 ed L3-S1 con alterazione di segnale su base reattiva a carico della spongiosa sub-condrale delle limitanti somatiche contrapposte da riderire a sostituzione adiposa. Alterazione di segnale compatibile con sclerosi ossea si apprezza a carico della spongiosa sub-condrale delle limitanti contrapposte del tratto C3-C6, sul versante posteriore.
Grossolane ernie discali posteriori con estrinsecazione discendente di apprezzano a livello di C3-C4 e C4-C5 in sede mediana e paramediana bilaterale ed estese in sede intra-foraminale da ambo i lati con compressione sulla supoerfice ventrale del midollo spinale ove si apprezzano segni di mielopatia su base compressiva. Ernia posteriore con sviluppo discendente del disco intersomatico C5-C6 in sede mediana e paramediana bilaterale ed estesa in sede postero-laterale da ambo i lati che impronta lievemente la superfice ventrale del midollo spinale. Piccola ernia postero-laterale sinistra del disco intersomatico C2-C3 e piccola ernia posteriore del disco intersomatico C6-C7 in sede mediana e paramediana sinistra.
Piccole ernie posteriori dei dischi intersomatici D4-D5 e D5-D6 in sede mediana e paramediana bilaterale e piccole ernie discali postero centrali a livello di D7-D8 e D8-D9.
Ernia intra-foraminale destra del disco intersomatico D6-D7.
Grossolane ernie discali posteriori in sede mediana e paramediana bilaterale si apprezzano a livello di D9-D10(prevalente a destra), D10-D11(prevalente a sinistra) e D11-D12, quest'ultima parzialmente espulsa, con oblitarazione dello spazio sub-aracnoideo e delle relative tasche radicolari cui di associa lieve impronta sulla superfice ventrale del midollo spinale a livello di D11-D12.
Grossolana ernia posteriore ed estrinsecazione ascendente e parzialmente espulsa del disco intersomatico D12-L1 in sede mediana e paramediana sinistra che comprime la superfice ventrale dell'epicono midollare e la tasca radicolare sinistra corrispondente.
Piccola ernia postero-centrale del disco intersomatico L1-L2.
Marcata protusione posteriore del disco intersomatico L2-L3 in sede mediana e paremediana bilaterale.
Ernie discali posteriori con lieve sviluppo discendente in sede mediana e paramediana bilaterale e con parziale estrinsecazione intra-foraminale da ambo i lati si apprezzano a livello di L3-L4,L4-L5 ed L5-S1 ove improntano sacco durale, obliterano le relative tasche radicolari ed impegnano i canali di coniugazione.
Appiattimento della lordosi cervicale e lombare con atteggiamento scoliotici sinistro-convesso di quest'ultimo; lieve ipercifosi del tratto dorsale inferiore.
Diffusi e marcati segni di spondilosi con associati fenomeni osteofitosici reattivi margino-somatici anteriori e diffusi segni di artrosi interapofisaria, quest'ultimini prevalenti a livello cervicale e lombare. I dischi intersomatici risulatano ridotti di spessore e disidratati cui si associano fenomeni di vacuolizzazione a livello dei tratti D4-D8, D9-D11 ed L3-S1 con alterazione di segnale su base reattiva a carico della spongiosa sub-condrale delle limitanti somatiche contrapposte da riderire a sostituzione adiposa. Alterazione di segnale compatibile con sclerosi ossea si apprezza a carico della spongiosa sub-condrale delle limitanti contrapposte del tratto C3-C6, sul versante posteriore.
Grossolane ernie discali posteriori con estrinsecazione discendente di apprezzano a livello di C3-C4 e C4-C5 in sede mediana e paramediana bilaterale ed estese in sede intra-foraminale da ambo i lati con compressione sulla supoerfice ventrale del midollo spinale ove si apprezzano segni di mielopatia su base compressiva. Ernia posteriore con sviluppo discendente del disco intersomatico C5-C6 in sede mediana e paramediana bilaterale ed estesa in sede postero-laterale da ambo i lati che impronta lievemente la superfice ventrale del midollo spinale. Piccola ernia postero-laterale sinistra del disco intersomatico C2-C3 e piccola ernia posteriore del disco intersomatico C6-C7 in sede mediana e paramediana sinistra.
Piccole ernie posteriori dei dischi intersomatici D4-D5 e D5-D6 in sede mediana e paramediana bilaterale e piccole ernie discali postero centrali a livello di D7-D8 e D8-D9.
Ernia intra-foraminale destra del disco intersomatico D6-D7.
Grossolane ernie discali posteriori in sede mediana e paramediana bilaterale si apprezzano a livello di D9-D10(prevalente a destra), D10-D11(prevalente a sinistra) e D11-D12, quest'ultima parzialmente espulsa, con oblitarazione dello spazio sub-aracnoideo e delle relative tasche radicolari cui di associa lieve impronta sulla superfice ventrale del midollo spinale a livello di D11-D12.
Grossolana ernia posteriore ed estrinsecazione ascendente e parzialmente espulsa del disco intersomatico D12-L1 in sede mediana e paramediana sinistra che comprime la superfice ventrale dell'epicono midollare e la tasca radicolare sinistra corrispondente.
Piccola ernia postero-centrale del disco intersomatico L1-L2.
Marcata protusione posteriore del disco intersomatico L2-L3 in sede mediana e paremediana bilaterale.
Ernie discali posteriori con lieve sviluppo discendente in sede mediana e paramediana bilaterale e con parziale estrinsecazione intra-foraminale da ambo i lati si apprezzano a livello di L3-L4,L4-L5 ed L5-S1 ove improntano sacco durale, obliterano le relative tasche radicolari ed impegnano i canali di coniugazione.
[#1]
Caro ragazzo,
intanto dovesti specificare l'età di tua mamma poichè dovrebbe essere più giovane di quanto la descrizione della colonna vertebrale sembrerebbe dimostrare.
C'è da dire comunque che quello che viene repertato in un esame strumentale come la RM non è detto che sia sempre patologico. Infatti ciò che definisce la patologia è il riscontro clinico e non certo solo quello morfologico, cioè una immagine radiografica.
Voglio dire insomma che si deve curare il paziente e non una lastra radiografica.
Tu per esempio non fai alcun accenno ai sintomi della mamma e pertanto noi, da qui, non possiamo metterli in relazione eventuale con quanto si è evidenziato all'esame o a una parte di esso.
Infatti le alterazioni riscontrate che potrebbero avere una rappresentanza clinicamente evidente sarebbero quelle a livello cervicale, in maggior misura, a C5-C6 e C6-C7 e a livello dorsale in D11-D12, dove la compressione delle strutture midollari da parte di un'ernia del disco sembrerebbe suggestiva.
Questo vuol dire che per poter fare una diagnosi non basta (anzi è uno spreco inutile) prescrivere esami alla cieca (come troppo scupolosamente avrà fatto il medico della mamma), ma è necessario visitare il paziente, saper riconoscere i segni clinici, sospettare la diagnosi e poi cercare conferma o smentita del proprio sospetto diagnostico con l'esame strumentale mirato e circoscritto a un determinato distretto corporeo.
Questo è quanto ti posso rispondere senza conoscere almeno i sintomi che la mamma lamenta.
Cordiali saluti
intanto dovesti specificare l'età di tua mamma poichè dovrebbe essere più giovane di quanto la descrizione della colonna vertebrale sembrerebbe dimostrare.
C'è da dire comunque che quello che viene repertato in un esame strumentale come la RM non è detto che sia sempre patologico. Infatti ciò che definisce la patologia è il riscontro clinico e non certo solo quello morfologico, cioè una immagine radiografica.
Voglio dire insomma che si deve curare il paziente e non una lastra radiografica.
Tu per esempio non fai alcun accenno ai sintomi della mamma e pertanto noi, da qui, non possiamo metterli in relazione eventuale con quanto si è evidenziato all'esame o a una parte di esso.
Infatti le alterazioni riscontrate che potrebbero avere una rappresentanza clinicamente evidente sarebbero quelle a livello cervicale, in maggior misura, a C5-C6 e C6-C7 e a livello dorsale in D11-D12, dove la compressione delle strutture midollari da parte di un'ernia del disco sembrerebbe suggestiva.
Questo vuol dire che per poter fare una diagnosi non basta (anzi è uno spreco inutile) prescrivere esami alla cieca (come troppo scupolosamente avrà fatto il medico della mamma), ma è necessario visitare il paziente, saper riconoscere i segni clinici, sospettare la diagnosi e poi cercare conferma o smentita del proprio sospetto diagnostico con l'esame strumentale mirato e circoscritto a un determinato distretto corporeo.
Questo è quanto ti posso rispondere senza conoscere almeno i sintomi che la mamma lamenta.
Cordiali saluti
[#2]
Utente
Giustamente come lei dice non basta leggere solo cioè che è scritto sulla risonanza, avrei scritto anche la sintomatologia e le cure (senza alcun risultato) che ha fatto e sta facendo se i caratteri non fossero finiti.
In ogni modo, mia madre ha 53 anni, non può camminare, o meglio può farlo solo con l'ausilio di un busto e deve assolutamente prendere Lyrica da 150mg altrimenti è bloccata a letto.
Questo da circa un anno e mezzo.
Non ha molta sensibilità nei polpastrelli delle mani, di conseguenza non riesce a compiere alcuni lavoretti e spesso le cadono gli oggetti da mano.
Non può stare seduta né alzata per un certo periodo di tempo.
Quando cammina accusa forti dolori alle gambe, gli ortopedici hanno diagnosticato una lombosciatalgia, mia madre ha seguito tutte le cure che le hanno prescritto, nicetile in bustine o siringhe, antinfiammatori ecc.. nessun beneficio.
E' stata a Mestre in un centro dove le facevano manipolazioni, massaggi et similia, con l'esito di sentirsi peggio di prima.
Ha fatto diverse sedute di ozonoterapia senza nessun risultato.
Dopo tutto ciò, mia madre si rivolge ad un neurochirurgo, il quale le dice che:
1) i medici che l'hanno "curata" non hanno capito niente
2) che non è assolutamente possibile operare
3) potrebbe rimanere paralizzata
4) tutto ciò che deve fare è ginnastica posturale o nuoto.
Appuntamento tra 6 mesi.
Adesso, quello che vorrei sapere è (perché il neurochirurgo in questione le ha detto tutto ciò in 5 minuti di orologio e l'ha sbattuta fuori) potrebbe fare altre cose oltre alla ginnastica posturale?
Mi rendo conto che postare il responso di una risonanza magnetica è inutile senza la visione delle lastre ma siamo ormai senza speranze...
In ogni modo, mia madre ha 53 anni, non può camminare, o meglio può farlo solo con l'ausilio di un busto e deve assolutamente prendere Lyrica da 150mg altrimenti è bloccata a letto.
Questo da circa un anno e mezzo.
Non ha molta sensibilità nei polpastrelli delle mani, di conseguenza non riesce a compiere alcuni lavoretti e spesso le cadono gli oggetti da mano.
Non può stare seduta né alzata per un certo periodo di tempo.
Quando cammina accusa forti dolori alle gambe, gli ortopedici hanno diagnosticato una lombosciatalgia, mia madre ha seguito tutte le cure che le hanno prescritto, nicetile in bustine o siringhe, antinfiammatori ecc.. nessun beneficio.
E' stata a Mestre in un centro dove le facevano manipolazioni, massaggi et similia, con l'esito di sentirsi peggio di prima.
Ha fatto diverse sedute di ozonoterapia senza nessun risultato.
Dopo tutto ciò, mia madre si rivolge ad un neurochirurgo, il quale le dice che:
1) i medici che l'hanno "curata" non hanno capito niente
2) che non è assolutamente possibile operare
3) potrebbe rimanere paralizzata
4) tutto ciò che deve fare è ginnastica posturale o nuoto.
Appuntamento tra 6 mesi.
Adesso, quello che vorrei sapere è (perché il neurochirurgo in questione le ha detto tutto ciò in 5 minuti di orologio e l'ha sbattuta fuori) potrebbe fare altre cose oltre alla ginnastica posturale?
Mi rendo conto che postare il responso di una risonanza magnetica è inutile senza la visione delle lastre ma siamo ormai senza speranze...
[#3]
Dei comportamenti e pareri dei colleghi ovviamente non posso risponderne nè entrare nel merito senza la possibilità diretta di studiare il caso.
Tua mamma è ancora giovane e non penso che si debba lasciare che le cose peggiorino senza tentare di fare qualcosa di serio.
Cordialmente
Tua mamma è ancora giovane e non penso che si debba lasciare che le cose peggiorino senza tentare di fare qualcosa di serio.
Cordialmente
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 14.9k visite dal 20/06/2009.
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