Encefalo scopia

Gentili medici,
mio marito soffre di epilessia da più di dieci anni, dovuta ad una nascita sofferta (forcipe).naturalmente in cura con atiepilettici. un anno fa ha fatto una tac dalla quale è emersa, dopo vari consulti. "FORSE" una MAV. in attesa di essere chiamati per una agiografia un altro specialista gli ha consigliato una ENCEFALO SCOPIA ma in che cosa consiste? ho cercato ovunque ma non ho trovato notizie utili. è invasivo? doloroso, utile? in cosa consiste proprio.
Ci hanno anche rassicurati nel dirci, poichè la mav è di piccole dimensioni, che con ebolizzazioni è curabile cioè scompare deltutto.
in attesa di risposta e consiglio porgo cordiali saluti
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Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.7k 398
Gentile signora,
non comprendo cosa il collega volesse intendere con quel termine e a proposito della MAV.
La tecnica o un metodo di encefaloscopia non esiste, almeno nell'accezione comune con cui si possa usare tale termine in analogia a procedure come la fibroscopia,l'endoscopia,l'artroscopia ecc., usate per lo studio e/o la cura di patologie in altri organi.
L'angiografia è necessaria per la diagnosi di certezza di una MAV e per la sua esclusione vi sono diverse tecniche, tra cui quella cui lei accenna ovvero l'embolizzazione che consiste nel portare, attraverso un catetere simile a quello utilizzato per l'angiografia diagnostica, un particolare e adatto materiale che servirà a <chiudere> la malformazione.
La scelta delle diverse tecniche è anche in rapporto alle dimensioni, per cui, per esempio, se piccola, è probabile che sia più indicata la tecnica denominata <gamma-Knife> che consiste nel "bombardare" con una speciale apparecchiatura la mav.
Tali criteri di valutazione ovviamente andranno scelti e seguiti da specialisti neuroradiologi e neurochirurghi in stretta collaborazione fra loro.

Cordialmente
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Attivo dal 2008 al 2009
Ex utente
GRAZIE MILLE DOTTORE,
CHIEDEREMO MAGGIORI SPIEGAZIONI AL MEDICO CHE CI HA PROPOSTO QUESTA VERIFICA.
ABBIAMO UN PO DI PAURA PERCHè NON RIUSCIAMO A TROVARE UNA STRADA.
GRAZIE ANCORA