Tonsille cerebellari lievemente dislocate verso il basso e ipofisi più ampio rispetto alla norma

Ho parlato al mio medico curante di una serie di sintomi di cui soffro da tantissimi anni, tra cui: dolore pulsante ad un lato della testa, alternandosi all'altro lato, che non trova rimedio con nessun tipo di farmaco devo stare letto e al buio, poi, deficit della convergenza, dolore/fastidio alle gambe durante la notte, stanchezza perenne, dolore nella zona sacrale, strani dolori alle ossa non molto frequenti, ciclo irregolare, latte al seno (non ho mai avuto gravidanze).
Per il mal di testa la dottoressa mi ha inizialmente consigliato di effettuare una visita oculistica per escludere che fosse quella la causa, l'oculista mi ha fatto fare anche la visita del campo visivo ma era tutto regolare.
Di conseguenza la dott.
ssa.
mi ha prescritto la visita neurologica.
Effettuata la visita mi è stata diagnosticata "emicrania senza aura" con inefficaci risultati di miglioramento ai farmaci + una RMI.
La RMI dice "Tonsille cerebellari lievemente dislocate verso il basso" e "ipofisi più ampio rispetto che alla norma".
Negli ultimi 2 mesi gli attacchi di emicrania sono peggiorati, da 3 al mese a 9 al mese.
Sono davvero tanto preoccupata.
Prenoto le mi visite tramite il CUP grazie a esenzione E02, ma per poter rieffettuare la visita neurologica i tempi di attesa sono lunghissimi e non riesco ad aspettare.
Ho letto molte cose su internet allegate alle tonsille cerebellari come la "malformazione di Chiari".
Quante probabilità ci sono che io ne sono affetta?
Quante che io debba operarmi?
Dopo l'intervento si può tornare alla vita normale, ovvero, a prima che iniziasse anche solo il primo sintomo, o no?
Se ce l'ho come faccio a capire quale stadio è?
O l'emicrania non è collegata neanche alle tonsille cerebellari e quindi sono ancora senza una diagnosi certa?
Premetto che passo da uno specialista all'altro dai miei 16 anni, ne ho 22 e ne soffro dai 14.
Grazie mille per la vostra disponibilità.