Piede cadente, come recuperarlo?
Salve.
Ho avuto una bruttissima ernia espulsa L4-L5.
ho fatto una prima visita da un rinomato
(a livello nazionale) neurochirurgo che mi ha detto: "o ti opero subito o avrai il piede cadente a vita".
Non sono stato soddisfatto della visita: troppo veloce per non perdere l'aereo.
Intanto faccio cortisone endovena.
Passano i giorni e mi convinco sempre di più di non operarmi da lui perché avrei dovuto fare 4 cambi di treno e nelle mie condizioni era impossibile.
Faccio visita ambulatoriale da altro medico anche per sentire un secondo parere: la dottoressa mi dice che da protocollo dobbiamo continuare con il cortisone ma che comunque mi avrebbe messo in lista d'attesa (una decina di giorni).
Passano 3 settimane di cortisone, il dolore è sempre fortissimo.
Vado al pronto soccorso.
Il neurochirurgo (diverso dagli altri due), senza visitarmi, dice di andare dal medico del dolore.
Così faccio.
Fa epidulare e sinceramente il dolore è passato.
Mi fa palexia 50mg 2 volte al giorno e lyrica 25mg 2 volte al giorno.
Chiedo visita privata dal neurochirurgo che stava al pronto soccorso.
Anche qui, senza visitarmi, conferma la terapia medicinale e suggerisce fisioterapia con dei cicli indicati da lui.
Faccio visita dal fisiatra: si mette le mani nei capelli per il lyrica basso.
Si mette le mani nei capelli perché nessuno mi ha prescritto un'elettromiografia.
Si mette le mani nei capelli perché un neurochirurgo si permette di indicare quale fisioterapia fare.
Ricontatto il neurochirurgo dicendo che il fisiatra mi diceva che il lyrica è basso e me lo alza a 50mg.
Sono in attesa di elettromiografia e fisioterapia (10 sedute di elettroterapia di muscoli normo e denervati + 4 o 5 sedute di pompa diamagnetica).
Il dolore sinceramente è passato.
Ormai è da 1 mese che faccio terapia medicinale.
I miei dubbi sono 2:
1) la terapia è giusta?
Anche se non ho dolore devo continuare a prendere lyrica e palexia!?
Da ignorante ok che un minimo sfiammano, ma a questo punto non sarebbe più idoneo prendere un antinfiammatorio puro anziché antidolorifici!?
Inoltre la terapia fisiatrica va bene?
2) riuscirò a recuperare la funzionalità del piede?
Attualmente sento formicolio al dorso del piede e ho pochissima mobilità alle dita dei piedi.
Inoltre devo fare attenzione quando metto la scarpa perché il piede è per tre quarti addormentato
Concludo dicendo che realmente non so più a quale medico affidarmi.
Sia per questo motivo che per altri problemi (molto seri) passati non le nascondo che mi stanno venendo degli attacchi d'ansia.
E ogni giorno si fanno piano piano più forti...
Ho avuto una bruttissima ernia espulsa L4-L5.
ho fatto una prima visita da un rinomato
(a livello nazionale) neurochirurgo che mi ha detto: "o ti opero subito o avrai il piede cadente a vita".
Non sono stato soddisfatto della visita: troppo veloce per non perdere l'aereo.
Intanto faccio cortisone endovena.
Passano i giorni e mi convinco sempre di più di non operarmi da lui perché avrei dovuto fare 4 cambi di treno e nelle mie condizioni era impossibile.
Faccio visita ambulatoriale da altro medico anche per sentire un secondo parere: la dottoressa mi dice che da protocollo dobbiamo continuare con il cortisone ma che comunque mi avrebbe messo in lista d'attesa (una decina di giorni).
Passano 3 settimane di cortisone, il dolore è sempre fortissimo.
Vado al pronto soccorso.
Il neurochirurgo (diverso dagli altri due), senza visitarmi, dice di andare dal medico del dolore.
Così faccio.
Fa epidulare e sinceramente il dolore è passato.
Mi fa palexia 50mg 2 volte al giorno e lyrica 25mg 2 volte al giorno.
Chiedo visita privata dal neurochirurgo che stava al pronto soccorso.
Anche qui, senza visitarmi, conferma la terapia medicinale e suggerisce fisioterapia con dei cicli indicati da lui.
Faccio visita dal fisiatra: si mette le mani nei capelli per il lyrica basso.
Si mette le mani nei capelli perché nessuno mi ha prescritto un'elettromiografia.
Si mette le mani nei capelli perché un neurochirurgo si permette di indicare quale fisioterapia fare.
Ricontatto il neurochirurgo dicendo che il fisiatra mi diceva che il lyrica è basso e me lo alza a 50mg.
Sono in attesa di elettromiografia e fisioterapia (10 sedute di elettroterapia di muscoli normo e denervati + 4 o 5 sedute di pompa diamagnetica).
Il dolore sinceramente è passato.
Ormai è da 1 mese che faccio terapia medicinale.
I miei dubbi sono 2:
1) la terapia è giusta?
Anche se non ho dolore devo continuare a prendere lyrica e palexia!?
Da ignorante ok che un minimo sfiammano, ma a questo punto non sarebbe più idoneo prendere un antinfiammatorio puro anziché antidolorifici!?
Inoltre la terapia fisiatrica va bene?
2) riuscirò a recuperare la funzionalità del piede?
Attualmente sento formicolio al dorso del piede e ho pochissima mobilità alle dita dei piedi.
Inoltre devo fare attenzione quando metto la scarpa perché il piede è per tre quarti addormentato
Concludo dicendo che realmente non so più a quale medico affidarmi.
Sia per questo motivo che per altri problemi (molto seri) passati non le nascondo che mi stanno venendo degli attacchi d'ansia.
E ogni giorno si fanno piano piano più forti...
[#1]
Forse quel "frettoloso" Neurochirurgo ha visto meglio degli altri. Un piede paretico va operato (di decompressione L4-L5, nel Suo caso). Ed anche con le caratteristiche dell'urgenza.
La compressione in atto può anche allargarsi ad ulteriori radici nervose interessando i nervi del controllo di feci ed urine, oltre alle radici dell'arto controlaterale.
Quel Collega, che descrive con tanti capelli, forse non è stato il Clinico più adatto per la Sua attuale patologia.
Il fatto che Lei non abbia più dolore NON è un fatto sicuramente positivo (il nervo può essere tanto sofferente da non trasmettere neanche il dolore; e ciò sarebbe confermato dal fatto che né la sensibilità nè la motilità sono tornate).
Se ha piacere, dia pure ulteriori notizie.
Auguri cordiali.
La compressione in atto può anche allargarsi ad ulteriori radici nervose interessando i nervi del controllo di feci ed urine, oltre alle radici dell'arto controlaterale.
Quel Collega, che descrive con tanti capelli, forse non è stato il Clinico più adatto per la Sua attuale patologia.
Il fatto che Lei non abbia più dolore NON è un fatto sicuramente positivo (il nervo può essere tanto sofferente da non trasmettere neanche il dolore; e ciò sarebbe confermato dal fatto che né la sensibilità nè la motilità sono tornate).
Se ha piacere, dia pure ulteriori notizie.
Auguri cordiali.
Dr. Della Corte: vincenzodellacortemi@libero.it
Case di Cura: La Madonnina Milano-02/50030013
Le Betulle Appiano Gentile (Co) 031/973311
[#2]
Utente
L'ho pensato anche io. Ho sempre pensato (ma questo è solo un mio pensiero che esula dalla consulenza!)che un misero esame in scienze della comunicazione andrebbe fatto per chi studia medicina. Vi chiedo un'ultima informazione: è possibile che non senta dolore per il fatto della terapia del dolore che sto facendo? Perché il dolore è andato scemando da quando ho fatto l'epidurale e dal giorno dopo ho iniziato la terapia farmacologica....
[#3]
Persistendo una intensa compressione radicolare, ritengo più che probabile che sia questa compressione la causa dell'attuale situazione.
Cordialità.
Cordialità.
Dr. Della Corte: vincenzodellacortemi@libero.it
Case di Cura: La Madonnina Milano-02/50030013
Le Betulle Appiano Gentile (Co) 031/973311
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 4.5k visite dal 01/12/2021.
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