Ernia discale l5/s1

Soffro di scialtalgia per ernia discale L5/s1.
Le prime volte facevo le punture di cortisone e il dolore passava ma dopo la pandemia, un pò per la sedentarietà un pò per l'età il nervo è riesploso.
I momenti salienti sono stati 2 (febbraio 20121, che si è conclusa con riduzione del dolore ma non del tutto debellato) e da fine settembre 2021 che al contrario il dolore non passa, neanche con medrol 32 mg pastiglie.
Stranamente il voltaren 100mg in supposte e (a volte il naprosyn 500mg supposte) sfiammano ma il giorno dopo sono punto e a capo.
Ora sono in attesa di infiltrazioni di cortisone (3/11) e discolisi intraforaminale con ozono (07/12) sperando che tutto si risolva.
Vorrei un vostro parere se per voi è necessario l'intervento e soprattutto se una volta guarita l'ernia al disco mi si risveglia anche quella cervicale scoperta 2 anni fa che mi da ogni tanto dei forti mal di testa curabili sempre col diclofenac.
la risonanza scrive:
RM RACHIDE CERVICALE Indagine confrontata con precedente eseguita in altra sede nel 2019.
È tuttora evidente,
sostanzialmente invariata, ernia discale C3-C4 laterale ed intraforaminale destra che,
attualmente, è associata ad osteofitosi dei corpi vertebrali.
Modesto bulging C2-C3 che
impegna la porzione anteriore del canale.
Il midollo spinale non presenta tuttora alterazioni
del segnale compatibili con sofferenza tissutale.

RM RACHIDE DORSALE
Canale vertebrale di normale ampiezza, con cifosi conservata, caratterizzato da una minima
sinuosità scoliotica.
Non sono presenti impronte anomale sullo spazio subaracnoideo.
Il
midollo spinale ha aspetto normale.

RM RACHIDE LOMBO SACRALE
L'indagine odierna è un controllo ed è stata confrontata con quella suddetta.
Aumentata di
volume ernia discale L5-S1 paramediana-laterale e preforaminale destra che impronta il
sacco durale ed è in conflitto con la radice S1 destra; il disco permane ridotto di spessore,
ipointenso in T2 per disidratazione.
Il restante quadro è invariato e pertanto negativo.


Quello che vi chiedo è come gestire al meglio questo dolore e se nel mio caso è indicato un intervento sia a livello cervicale che lombare.
Nel caso quali strutture mi consigliate vicino Bologna?
ultima cosa sulla parte lombare, in particolare sul polpaccio e sulle dite dei piedi sto perdendo gradualmente la sensibiità.
Per la cervicale vi chiedo come ultimo consiglio (perdonatemi) per la cervicale che tipo di materasso e cuscino devo utilizzare?
Perchè ho notato che questa sorge soprattutto proprio durante la notte e al risveglio con un dolore pulsante a livello della nuca, raramente invece nelle tempie.
Come farmaci ormai ibuprofene o anche brufecod non fanno più effetto (neanche per il lombare).
Mi è stato prescritto dalla terapia del dolore per la cervicale il rivotril ma dopo 2 mesi ero schizzato e ora il lyrica.
Su quest'ultimo tuttavia la mattina quando mi sveglio forse perchè associato (ai fans e non al parac.
in questa fase) mi da un pò di giramenti che passano dopo circa un ora
[#1]
Dr. Daniele Vecchione Neurochirurgo 84 6
gentile signore
dovrebbe chiedere consulto ad un ambulatorio di neurochirurgia che le farà sia una visita neurologica che prendere visione della risonanza così da poter decidere il miglior trattamento per lei.
a bologna c'è il rizzoli che è molto famoso.
non c'è correlazione tra ernia cervicale e lombare, cioè uno non scatena l'altra.
non esiste alcun cuscino che possa alleviare il dolore cervicale purtroppo.
il lyrica o il neurontin sono dei farmaci che prescrivo per il dolore di tipo neuropatico.
purtroppo FANS, cortisonici, infiltrazioni ed ozono terapie sono delle misure temporanee che alleviano momentaneamente il dolore senza risolvere il problema dell'ernia

cordiali saluti

Dr. Daniele Vecchione
specialista in neurochirurgia

[#2]
Utente
Utente
La visita neuroradiologica l'ho fatta e mi sottoporrò a discolisi intraforaminale con ozono.
Mi è stato detto che l'ernia potrebbe seccarsi e non dare più problemi o addirittura che l'ozono la distanzierebbe dal nervo sciatico togliendo il dolore da compressione sulla radice.
Ho fatto anche la neurochirurgica e mi è stato detto di attendere i risultati della discolisi, dopodichè passato un mese il dolore non va via allora si valuta l'intervento anche perchè lui mi diceva che fin quando non ci sono problematiche evacuatorie o disfunzioni genitali è sempre meglio rimandare. Io onestamente però è 1 mese che mischio farmaci a tutto spiano e il dolore non passa mai oppure si attutisce qualche ora. Quindi mi chiedo ma voi chirurghi operate solo quando una persona è piegata in "due". Scusi il sarcasmo ma sono letteralmente sfiancato da ste tiritele (non mi riferisco a lei ovviamente).
Grazie
[#3]
Utente
Utente
Ah giusto ho controllato ma il Rizzoli non fa più da tempo visite neurochirugiche e neuroradiologiche..e per fortuna che è un istituto ortopedico...
Ad ogni modo per ora al Bellaria sono stato seguito molto bene, non mi posso lamentare. L'unica critica che faccio è che leggo in giro di tantissime tecniche meno invasive della classica operazione a cielo aperto. Quella con metodo dtrax (approccio posteriore con cage), Decompressione discale percutanea (PDD) mediante coblazione, Decompressione discale percutanea (PDD) di tipo meccanico, Discogel, Laser e onestamente non capisco perchè gli ospedali non propongano mai queste tecniche o per quale motivo non vi siano operatori chirurgici formati in tal senso. D'altronde io se mai facessi l'intervento, studiando, ho uno stile di vita che mi porterà ad avere recidive quindi sollecitare la formazione medica a delle tecniche più avanzate e meno invasive aiuterebbe non solo me ma buona parte di colore che soffrono di una patologia tra le più diffuse e che costituisce un enorme costo sanitario.