Protsione l5-s1 intervento?
Gentilissimo Dottore
Le ruberò soltanto qualche minuto del suo tempo per presentarmi, esporre il mio problema e porle qualche domanda.
Mi chiamo Pier Luigi ho 32 anni e faccio il vigile del fuoco .
Detto questo passerò subito al sodo.
Partiamo dal principio: nel 2004 durante un intervento di soccorso (alzando un peso) sentii una fitta fortissima nella zona lombosacrale con conseguente ed immediata impossibilità di muovermi per una settimana. Piano piano il dolore è passato ed è comparso un fastidio COSTANTE e QUOTIDIANO al gluteo destro che spesso, solitamente dopo un piccolo “movimento sbagliato” si irradia lungo tutta la gamba .
E’ iniziato quindi un lungo e purtroppo inutile percorso di ginnastiche varie, fisioterapia, ossigeno/azoto terapia senza mai ottenere nessun beneficio importante.
Ultimamente la situazione è leggermente peggiorata, durante gli interventi , durante la camminata normale, nello sport e anche quando sono seduto, ad intermittenza, al mio cronico “fastidio” si alternano delle fitte più dolorose che partono dal gluteo e si irradiano lungo tutto il quadricipite.
Dopo aver convissuto fino ad oggi con questo “FASTIDIO” e la paura di un’espulsione di un’ernia ho deciso che era giunto il momento di fare qualcosa.
Mi sono reso conto di vivere al 50%; so benissimo che c’è molta gente con problemi ben più gravi dei miei e anche molto più dolorosi, però so anche di parecchie persone che pur avendo ernie espulse o protusioni più grosse della mia non hanno alcun fastidio.
Le riporto gli ultimi referti di risonanza e tac, vorrei una sua valutazione sulle possibili soluzioni o eventuali proposte di terapie o interventi.
RISONANZA: ipointenso in T2 per fenomeni disidratativi - degenerativi il disco relativo a L5-S1 che appare ridotto di spessore e presenta protrusione con impegno foramidale dx e conflitto con la radice di S1 omolaterale.
Non alterato segnale dei metameri. Canale vertebrale regolare
Il cono midollare termina in L1
Ringrazio per l’attenzione.
Le ruberò soltanto qualche minuto del suo tempo per presentarmi, esporre il mio problema e porle qualche domanda.
Mi chiamo Pier Luigi ho 32 anni e faccio il vigile del fuoco .
Detto questo passerò subito al sodo.
Partiamo dal principio: nel 2004 durante un intervento di soccorso (alzando un peso) sentii una fitta fortissima nella zona lombosacrale con conseguente ed immediata impossibilità di muovermi per una settimana. Piano piano il dolore è passato ed è comparso un fastidio COSTANTE e QUOTIDIANO al gluteo destro che spesso, solitamente dopo un piccolo “movimento sbagliato” si irradia lungo tutta la gamba .
E’ iniziato quindi un lungo e purtroppo inutile percorso di ginnastiche varie, fisioterapia, ossigeno/azoto terapia senza mai ottenere nessun beneficio importante.
Ultimamente la situazione è leggermente peggiorata, durante gli interventi , durante la camminata normale, nello sport e anche quando sono seduto, ad intermittenza, al mio cronico “fastidio” si alternano delle fitte più dolorose che partono dal gluteo e si irradiano lungo tutto il quadricipite.
Dopo aver convissuto fino ad oggi con questo “FASTIDIO” e la paura di un’espulsione di un’ernia ho deciso che era giunto il momento di fare qualcosa.
Mi sono reso conto di vivere al 50%; so benissimo che c’è molta gente con problemi ben più gravi dei miei e anche molto più dolorosi, però so anche di parecchie persone che pur avendo ernie espulse o protusioni più grosse della mia non hanno alcun fastidio.
Le riporto gli ultimi referti di risonanza e tac, vorrei una sua valutazione sulle possibili soluzioni o eventuali proposte di terapie o interventi.
RISONANZA: ipointenso in T2 per fenomeni disidratativi - degenerativi il disco relativo a L5-S1 che appare ridotto di spessore e presenta protrusione con impegno foramidale dx e conflitto con la radice di S1 omolaterale.
Non alterato segnale dei metameri. Canale vertebrale regolare
Il cono midollare termina in L1
Ringrazio per l’attenzione.
[#1]
Egregio Signore,dovrei vedere i referti della RMN e della TAC.
Presumo che vi sia una protrusione lombo-sacrale e che questa sia diventata matura per un trattamento non più conservativo. Leggiamo prima i referti e,quindi,ci si potrà esprimere con maggior cognizione di causa.
Il fatto che alcune persone pur avendo vere e proprie ernie non hanno fastidi,dipende dal fatto che la protrusione non ha mai interessato una radice nervosa.Se il nervo è stato salvato dalla "spina irritativa"è logico che vi siano nè dolori,nè deficit.
Mi faccia averei referti completi delle indagini neuroradiologiche eseguite.
Cordialità
Presumo che vi sia una protrusione lombo-sacrale e che questa sia diventata matura per un trattamento non più conservativo. Leggiamo prima i referti e,quindi,ci si potrà esprimere con maggior cognizione di causa.
Il fatto che alcune persone pur avendo vere e proprie ernie non hanno fastidi,dipende dal fatto che la protrusione non ha mai interessato una radice nervosa.Se il nervo è stato salvato dalla "spina irritativa"è logico che vi siano nè dolori,nè deficit.
Mi faccia averei referti completi delle indagini neuroradiologiche eseguite.
Cordialità
Dr. Della Corte: vincenzodellacortemi@libero.it
Case di Cura: La Madonnina Milano-02/50030013
Le Betulle Appiano Gentile (Co) 031/973311
[#3]
Egregio Signore,vista la lunga storia clinica ed il disturbo che la fa vivere al 50%,direi che la soluzione potrebbe(e dovrebbe essere)una soluzione di decompressione radicolare con tecnica mininvasiva(a questo proposito legga i miei articoli in MinForma)in modo da garantire una regressione della patologia col minimo rischio e minima invasività.
Eventualmente mi tenga informato sulle sue decisioni,
colgo l'occasione per porgere cordiali saluti.
Eventualmente mi tenga informato sulle sue decisioni,
colgo l'occasione per porgere cordiali saluti.
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 1.7k visite dal 22/05/2009.
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