Botta in testa
Salve,
scrivo qui per avere delle rassicurazioni.
4 giorni fa mentre svolgevo delle faccende domestiche ho urtato contro lo spigolo di una mensola.
In pratica stavo camminando e non l'ho proprio visto, sbattendoci contro abbastanza violentemente.
La zona colpita è proprio sopra la tempia.
Ho applicato subito del ghiaccio.
La zona si è leggermente gonfiate e si è leggermente annerita.
Nei primi due giorni ho avuto una forte nausea che poi si è alleggerita e oggi, dopo 4 giorni, è presente solo dopo i pasti anche se in generale non ho molto appetito (potrebbe essere una cosa ansiosa visto che mi sto preoccupando molto dell'accaduto).
Per quanto riguarda la zona colpita, già dopo due giorni si era sgonfiata e schiarita (anche se non è mai stata eccessivamente gonfia e nera) mentre oggi sembra essere completamente normale (forse solo a guardarla attentamente si nota qualcosa).
È rimasta solo una sorta di bolla, come un brufoletto, che immagino sia il punto d'urto con lo spigolo.
Ad oggi quindi le uniche sintomatologie che avverto sono: scarso appetito con un po' di nausea, qualche leggero mal di testa ma che dura poco, dolore nell'aprire la bocca e nel masticare (forse per la botta?) , qualche volta ho un senso di vertigine, come instabilità con testa pesante (avendo attacchi di panico e ansia generalizzata potrebbero essere le pseudovertigini?) , talvolta senso di stanchezza.
Inoltre, dopo circa 6 ore dall'accaduto sono stata dal mio medico di famiglia che mi ha osservato la botta e fatto alcuni test neurologici (credo) dicendomi di fare attenzione solo a eventuale vomito nelle 48 ore successive al trauma.
Ora, dopo tutto ciò, vorrei porvi alcune domande:
1) essendo giovane ho letto che non dovrei avere problemi di emorragie a distanza di tempo perché solitamente il periodo di osservazione è 48 ore.
Posso quindi considerami fuori pericolo al 100%?
Potrei avere ancora ripercussioni?
2) considerando che non si è mai gonfiato molto e che dopo due giorni già sembrava essere ritornato tutto nella norma, possiamo dire che anche internamente non sia successo niente? Mi spiego meglio: il fatto che il danno esterno sia stato debole mi può permettere di dire che la probabilità che ci siano stati danni interni sia inferiore? O anche il non aver avuto un bernoccolo vero e proprio può indicare un danno interno?
3) dovrei farmi visitare da un neurologo o andare di nuovo dal medico curante o fare una tac?
4) posso fare qualsiasi cosa senza preoccupazioni?
5) una eventuale emorragia mi porterebbe certamente a morte o problemi di invalidità seria?
6) questa è un po' fantasiosa: ho spesso lividi sulle gambe, probabilmente per fragilità capillare... c'entra qualcosa con vene/arterie del cervello che potrebbero essere anch'esse fragili?
Credo si sia capito che sono molto ansiosa e preoccupata.
Mi scuso per le tantissime domande.
Spero in una vostra rassicurazione.
Buona giornata!
scrivo qui per avere delle rassicurazioni.
4 giorni fa mentre svolgevo delle faccende domestiche ho urtato contro lo spigolo di una mensola.
In pratica stavo camminando e non l'ho proprio visto, sbattendoci contro abbastanza violentemente.
La zona colpita è proprio sopra la tempia.
Ho applicato subito del ghiaccio.
La zona si è leggermente gonfiate e si è leggermente annerita.
Nei primi due giorni ho avuto una forte nausea che poi si è alleggerita e oggi, dopo 4 giorni, è presente solo dopo i pasti anche se in generale non ho molto appetito (potrebbe essere una cosa ansiosa visto che mi sto preoccupando molto dell'accaduto).
Per quanto riguarda la zona colpita, già dopo due giorni si era sgonfiata e schiarita (anche se non è mai stata eccessivamente gonfia e nera) mentre oggi sembra essere completamente normale (forse solo a guardarla attentamente si nota qualcosa).
È rimasta solo una sorta di bolla, come un brufoletto, che immagino sia il punto d'urto con lo spigolo.
Ad oggi quindi le uniche sintomatologie che avverto sono: scarso appetito con un po' di nausea, qualche leggero mal di testa ma che dura poco, dolore nell'aprire la bocca e nel masticare (forse per la botta?) , qualche volta ho un senso di vertigine, come instabilità con testa pesante (avendo attacchi di panico e ansia generalizzata potrebbero essere le pseudovertigini?) , talvolta senso di stanchezza.
Inoltre, dopo circa 6 ore dall'accaduto sono stata dal mio medico di famiglia che mi ha osservato la botta e fatto alcuni test neurologici (credo) dicendomi di fare attenzione solo a eventuale vomito nelle 48 ore successive al trauma.
Ora, dopo tutto ciò, vorrei porvi alcune domande:
1) essendo giovane ho letto che non dovrei avere problemi di emorragie a distanza di tempo perché solitamente il periodo di osservazione è 48 ore.
Posso quindi considerami fuori pericolo al 100%?
Potrei avere ancora ripercussioni?
2) considerando che non si è mai gonfiato molto e che dopo due giorni già sembrava essere ritornato tutto nella norma, possiamo dire che anche internamente non sia successo niente? Mi spiego meglio: il fatto che il danno esterno sia stato debole mi può permettere di dire che la probabilità che ci siano stati danni interni sia inferiore? O anche il non aver avuto un bernoccolo vero e proprio può indicare un danno interno?
3) dovrei farmi visitare da un neurologo o andare di nuovo dal medico curante o fare una tac?
4) posso fare qualsiasi cosa senza preoccupazioni?
5) una eventuale emorragia mi porterebbe certamente a morte o problemi di invalidità seria?
6) questa è un po' fantasiosa: ho spesso lividi sulle gambe, probabilmente per fragilità capillare... c'entra qualcosa con vene/arterie del cervello che potrebbero essere anch'esse fragili?
Credo si sia capito che sono molto ansiosa e preoccupata.
Mi scuso per le tantissime domande.
Spero in una vostra rassicurazione.
Buona giornata!
[#1]
Cara giovane ansiosa,
innanzitutto diciamo che a distanza di quattro giorni da quando ha riportato questo minimo trauma può essere più che al sicuro. Inoltre, il rilievo di un modesto o neppure vistoso edema da contusione dei tessuti molli epicranici non è attendibile per escludere o per temere che all'interno del cranio vi sia stata una ripercussione dell'azione traumatica. Ciò che deve tranquillizzarla è il decorso assolutamente regolare che ha avuto nei giorni successivi al trauma. Se vuole ulteriori ragguagli sui traumi cranici può trovare in questo mio articolo su Medicitalia di cui le accludo il link.
Cordialmente
https://www.medicitalia.it/salute/neurologia/203-trauma-cranico.html
innanzitutto diciamo che a distanza di quattro giorni da quando ha riportato questo minimo trauma può essere più che al sicuro. Inoltre, il rilievo di un modesto o neppure vistoso edema da contusione dei tessuti molli epicranici non è attendibile per escludere o per temere che all'interno del cranio vi sia stata una ripercussione dell'azione traumatica. Ciò che deve tranquillizzarla è il decorso assolutamente regolare che ha avuto nei giorni successivi al trauma. Se vuole ulteriori ragguagli sui traumi cranici può trovare in questo mio articolo su Medicitalia di cui le accludo il link.
Cordialmente
https://www.medicitalia.it/salute/neurologia/203-trauma-cranico.html
Dott. Mauro Colangelo, Neurochirurgo/Neurologo
maurocolang@gmail.com
www.colangeloneurologo.it
[#2]
Utente
Salve dottore, la riscrivo a distanza di 12 giorni dalla botta in testa per chiederle alcuni chiarimenti.
Negli ultimi giorni mi è ritornata la nausea che però non è continua. Mi sta succedendo però di averla durante la notte: mi sveglio all'improvviso con la sensazione di dover vomitare. Avverto come del liquido nello stomaco, talvolta ho eruttazioni e ho la sensazione che qualcosa risalga appena deglutisco. Vorrei sapere se secondo lei sono ancora effetti della botta di 12 giorni fa oppure è un qualcosa a livello gastrico o una somatizzazione ansiosa.
Inoltre, so che in teoria non dovrebbero esserci ripercussioni a distanza di 12 giorni dalla botta, ma volevo chiederle: se dovessi vomitare, devo preoccuparmi? Mi hanno detto che dopo un trauma bisogna preoccuparsi se si vomita. È ancora il caso di preoccuparsi di eventuale vomito?
Grazie in anticipo.
Negli ultimi giorni mi è ritornata la nausea che però non è continua. Mi sta succedendo però di averla durante la notte: mi sveglio all'improvviso con la sensazione di dover vomitare. Avverto come del liquido nello stomaco, talvolta ho eruttazioni e ho la sensazione che qualcosa risalga appena deglutisco. Vorrei sapere se secondo lei sono ancora effetti della botta di 12 giorni fa oppure è un qualcosa a livello gastrico o una somatizzazione ansiosa.
Inoltre, so che in teoria non dovrebbero esserci ripercussioni a distanza di 12 giorni dalla botta, ma volevo chiederle: se dovessi vomitare, devo preoccuparmi? Mi hanno detto che dopo un trauma bisogna preoccuparsi se si vomita. È ancora il caso di preoccuparsi di eventuale vomito?
Grazie in anticipo.
[#3]
Quando il vomito è in relazione ad aumento della pressione endocranica, perché nel giro di qualche ora dal trauma si è formato un ematoma all'interno del cranio, si deve procedere all'intervento di asportazione entro poche ore, altrimenti il paziente è perduto. E questo non è il caso suo. Nei casi di commozione cerebrale, con perdita immediata e fugace dello stato di coscienza, si può anche per 24 ore presentare nausea e/o vomito. E neppure questo è il caso suo. Ciò che riferisce sembra nulla più che una somatizzazione dell'ansia. Ad ogni modo, se persiste il disturbo, consulti il medico di base o, per eccesso di zelo, un neurochirurgo.
[#6]
Utente
Gentile dottore, se la nausea persiste mi farò visitare dal mio medico di famiglia. Ma io intendevo chiederle: il vomito dopo 12 giorni dal trauma è considerato ancora un'emergenza degna di corsa al pronto soccorso? O può essere considerato un fenomeno innocuo dovuto ad altre motivazioni più "tranquille"?
Questo consulto ha ricevuto 7 risposte e 7.8k visite dal 24/07/2021.
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