Ernia discale e insensibilità: intervento chirurgico?

Da circa tre mesi a seguito di continua sensazione di spilli ed aghi ed insensibilità agli arti superiori, ai fianchi e debolezza alle gambe, soprattutto nella parte destra del corpo, il medico mi ha prescritto un esame di risonanza magnetica ed una elettromiografia, ed ho iniziato da circa tre settimane la terapia di seguito elencata:
ANSEREN – Capsule rigide da 15 mg 1 volta alla sera;
LIPOSOM FORTE – Fiale da 2 ml. 1 volta al mattino;
ALANERV – Capsule da 820 mg 2 volte al giorno;
DICLOREUM – Supposte da 100 mg da utilizzare con forti dolori.

L’esito della risonanza magnetica è il seguente:
Ridotta la ficsiologia lordosi cervicale.
A C3-C4 protusione discale postero-laterale destra.
A C4-C5 nell’ambito di un disco degenarato si apprezza un’ernia discale mediana posteriore con impegno postero laterale destro associata a grossolano osteofita somato-marginale, esuberante sul lato destro, con conseguente stenosi del canale cervicale. Al medesimo livello si associa area di alterato segnale del midollo cervicale come da sofferenza su base compressiva.
A C5-C5 nell’ambito di un disco globalmente protruso si documenta un ernia discale posteriore mediana paramediana sinistra, con impronta sul midollo al medsimo livello.

L’esito dell’elettromiogramma:
NEEDLE EMG: sono stati esaminati con elettrodo ad ago i seguenti distretti muscolari: trapezio dx, deltoide bilateralmente, bicipite brachiale bilateralmente, tibiale anteriore dx.
A carico del bicipite brachiale sx dievrsi potenziali di ampiezza moderatamente aumentata, per l resto reperti nella norma.

Non avendo ad oggi riscontrato sensibili benefici con i farmaci che sto utilizzando e che il fastidio maggiore è la perdita di sensibilità ed il formicolio alle dita della mano ed al fianco destro, avrei bisogno di un Suo consiglio se continuare con i farmaci, provare con fisioterapia oppure decidere di eseguire un intervento chirurgico, ed in quest’ultimo caso quali sono i rischi per questa tipologia di intervento.
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Neurochirurgo attivo dal 2006 al 2007
Neurochirurgo
nel caso specifico c'è indicazione all'intervento chirurgico. L'esame di RMN cervicale evidenzia una zona di alterato segnale del midollo a livello C4-C5 quindi sofferenza del midollo a tale livello.
La terapia medica con cortisonici può portare ad un parziale beneficio ma sicuramente non alla risoluzione del quadro. L'intervento di decompressione e stabilizzazione cervicale è un intervento non scevro da rischi, peraltro come qualsiasi altro intervento chirurgico, tuttavia le complicanze si verificano in un numero di casi estremante basso. Vanno inoltre tenuti presenti i rischi di un non intervento, ossia il progressivo peggioramento della con riduzione della forza e deficit sensitivi non solo agli arti superiori ma anche agli arti inferiori (con deficit nella deambulazione).

Sono a disposizione per qualsiasi chiarimento, se lo desidera può contattarmi via email oppure ai recapiti riportati sotto.

Dr.ssa R. Mura
Clinica Neurochirurgica - CTO Firenze
Largo Palagi 1, 50100
055 794 8059