Ernia del disco. Espulsa o migrata? Operazione si o no

Salve!
Sono una ragazza di 24anni ed è da ottobre 2020 che combatto con un ernia del disco.

Cercando di essere breve su come è iniziata, avvertivo un dolore alla gamba destra nel camminare ma essendo sporadici questi episodi non gli ho dato molto peso e li ho ignorati.
Man mano il dolore è diventato sempre più costante però tanto da non riuscire più a stare in piedi e camminare per più di un tot di tempo, ho fatto una lastra e li diceva
Dicembre 2020 "Rachide in asse, restringimento dello spazio intersomatico L5-S1"
Così per migliori conferme ho fatto una risonanza magnetica che diceva
Gennaio 2020 "Riduzione della fisiologica lordosi lombare.
In L4-L5 riduzione dello spazio intersomatico e del tono idrico del disco con grossolana ernia discale ad ampio raggio.
Lievemente migrata caudalmente in sede mediana, che determina impronta sul sacco durare ed impegno intraforaminale bilateralmente; concomita riduzione in ampiezza del canale vertebrale.
Canale vertebrale sostanzialmente nella norma per ampiezza nel restante tratto.
"
Mi è stata data una cura di 5 giorni di iniezioni di DICLOFENACT 75MG e TIOCOLCHICOSIDE.

Cura iniziata il 29 Gennaio 2021
Finita la cura ho avuto un significativo miglioramento e sollievo dal dolore anche se sentivo sempre un tirare alla fine della gamba.
Ho continuato ad avere il dolore lombare all'altezza dell'ernia ma andava tutto bene non mi limitava più di tanto, solo fastidio.
Ma tempo un mese e mezzo a metà Marzo mi è tornato un dolore lancinante nello stesso punto, peggiore del primo da non poter stare in piedi più di 5minuti senza provare dolore, camminare, stare dritta, ecc...
Anche qui ho fatto altre punture, 3 giorni di BENTELAN da 4MG con il TIOCOLCHICOSIDE ma non mi ha fatto niente.
Ho continuato il restante TIOCOLCHICOSIDE da solo e 5 giorni di pasticche di DICLOREUM 150MG e non mi ha fatto niente.
Allora ho fatto altri 6 giorni di iniezioni, 3 giorni di BENTELAN 4MG e TIOCOLCHICOSIDE ed i restanti 3 giorni di BENTELAN 1, 5MG e TIOCOLCHICOSIDE.
Inutile dire che anche sta volta non è cambiato niente.
Ora ho smesso ogni tipo di cura e ho deciso di contattare un neurochirurgo per capire cosa ci sia davvero bisogno di fare, le scrivo perché vorrei capire cosa pensa lei di questa situazione e cosa dovrei fare prima di contattarlo?
Dovrei fare di nuovo una risonanza magnetica per controllare di nuovo la situazione della mia ernia?
Grazie tante per chi mi aiuterà
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Dr. Vincenzo Della Corte Neurochirurgo 7.1k 247
La cosa più probabile è che sia l'ernia 4-5 a darLe fastidio per fatti compressivi sulla relativa radice spinale. Se la cosa diviene insostenibile, perchè i dolori finiscono per condizionarLe la vita o se insorgono dei disturbi di motilità/sensibilità o, peggio ancora, sfinteriali, allora bisognerà programmare un trattamento chirurgico, meglio se con tecnica mininvasiva (per i dettagli, legga gli articoli che ho scritto sull'argomento nella mia pagina di questo stesso sito).
In alternativa, il Suo Neurochirurgo potrebbe ancora tentare di mitigare i deficit con infiltrazioni spinali precisamente e solamente sulla radice nervosa interessata.
Se ha piacere, dia pure ulteriori notizie.
Cordialità.

Dr. Della Corte: vincenzodellacortemi@libero.it
Case di Cura: La Madonnina Milano-02/50030013
Le Betulle Appiano Gentile (Co) 031/973311

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Utente
Utente
Buonasera! Dopo questo messaggio mi sono rivolta ad un Neurochirurgo che mi ha dato da provare una nuova cura di iniezioni di Bentelan, Voltaren e Muscolir. Due iniezioni al giorno per una settimana con tutte e tre le fiale insieme. Ho trovato un minimo (letteralmente un minimo) di sollievo durante queste iniezioni che è subito svanito appena finite. La settimana dopo sempre sotto prescrizione del mio Neurochirurgo ho provato per un'altra settimana delle pasticche di Iboprufene ma da quelle non ho riscontrato nessun tipo di sollievo. Continuo a sentire dolore nella zona lombare dell'ernia quando cammino e quando sono in piedi, non riesco più a stare in piedi per più di 5minuti anche senza muovermi. E ora il mio Neurochirurgo ha deciso di operarmi, e se l'operazione lo richiedera per stabilizzare dovrà mettermi delle viti. Ora la mia domanda è, secondo lei è arrivato davvero il punto dove la mia ultima possibilità è un operazione data la mia sintomologia? Dovrei sentire altri pareri su questa operazione?
Le posso dire che mi sento in ansia ma sollevata di questa operazione perché la mia vita in queste condizioni è ormai ferma nel poter fare di tutto.
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Dr. Vincenzo Della Corte Neurochirurgo 7.1k 247
Mi pare di ricordare che Lei ha "solo" un'ernia discale L4-L5 espulsa, per cui ritengo fuori luogo pensare a strumentare con barre, viti.....
L'intervento, anche se andrà tutto bene, finirebbe per essere fortemente limitante per la Suo schiena e, presumibilmente, foriero di ulteriori tipici disturbi.
Prima di pensare ad un trattamento così maxi-invasivo, percorrerei la strada della tecnica mininvasiva (e senza materiali metallici che resterenno permanentemente nella schiena): credo di averLe già accennato al problema e consigliato sulla via risolutiva.
Faccia pure sapere.
Cordialità.
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Utente
Utente
Salve, la possibilità di viti è stata detta se durante l'operazione si vedrà instabilità dopo la rimozione del disco e ernia. È il caso di sentire altri consulti allora? La mia situazione personale è davvero limitante come già le ho spiegato e per questo vedo un operazione come l'ultima sfonda in arrivata a questo punto. Grazie ancora per la sua disponibilità!
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Dr. Vincenzo Della Corte Neurochirurgo 7.1k 247
Se ha ancora dubbi, in futuro, ritorni pure in argomento.
Cordialmente.