Cisti aracnoidea

Salve ho 35 anni da circa un mese avverto dei formicolii sulla parte sinistra del corpo.
É iniziato dal viso poi dopo qualche giorno alla gamba e dopo altri giorni al braccio.
Sono formicolii che vanno e vengono.
Ho eseguito visita neurologica con esito negativo, mi sono stati prescritti dei farmaci antidepressivi perché secondo il medico é un fatto funzionale.
Da qualche settimana ho anche delle strane vertigini tipo sbandamento e testa pesante tipo una forte pressione.
Ieri ho fatto RM all'encefalo esito: il sistema ventricolare e gli spazi subaracnoidei hanno volume normale, si osserva unicamente a sinistra una millimetrica cisti aracnoidea della fessura corioidea priva di valore patologico.
L'intensità del segnale proveniente dal tessuto cerebrale é normale.

Questa ciste può provocarmi sbandamenti, testa pesante e forte pressione?
É grave?

Sono molto preoccupata.

Grazie in anticipo
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Dr. Mauro Colangelo Neurologo, Neurochirurgo 6.6k 358
Gentile Paziente,
la presenza di una minuscola cisti aracnoidea è da considerarsi un mero reperto occasionale, rilevata a seguito di una Risonanza Magnetica effettuata per altri motivi. Stia del tutto tranquilla che non vi è connessione patogenetica con i disturbi che riferisce che, se sono vertigini vere, possono dipendere da una disfunzione del sistema vestibolare o del cervelletto, mentre se sono pseudo-vertigini conseguono alla somatizzazione dell'ansia.
Cordialmente

Dott. Mauro Colangelo, Neurochirurgo/Neurologo
maurocolang@gmail.com
www.colangeloneurologo.it

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Utente
Utente
Grazie dottore della sua risposta, quindi cosa dovrei fare per escludere disfunzioni vestibolari o del cervelletto?
Ho effettuato anche una visita oculistica perché vedo corpi volanti ma anche qui tutto nella norma.
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Dr. Mauro Colangelo Neurologo, Neurochirurgo 6.6k 358
Assodato, attraverso la negatività della Risonanza, che non vi è alcuna lesione endocranica (e quindi anche a carico del cervelletto), potrebbe essere visitata anche da un otorino per escludere disfunzioni vestibolari, dopo di che deve affidarsi al neurologo che ha già formulato il suo orientamento diagnostico e seguire le indicazioni terapeutiche ricevute.