Il decorso del nervo mediano, gli antidolorifici consigliati non sortiscono alcun effetto, devo
Salve, lo scoso 13/04/2009 mi è stao asportato uno schwanoma al braccio dx. Devo precisare che, dalle precedenti indagini, ecografica e risonanza magnetica con contrasto, non era stata data un diagnosi precisa sul tipo di patologia, solo dopo l'asportazione e successiva biopsia è emerso di cosa si trattasse. Sono trascorse ora tre settimane circa dall'intervento, e le conseguenze non sono delle migliori! Ho secondo e terzo dito della mano gunfi e molto dolenti come è dolente ache l'avambreccio lungo tutto il decorso del nervo mediano, gli antidolorifici consigliati non sortiscono alcun effetto, devo precisare che tale situazione era meno evidente a pochi giorni dall'intervento, ma che è andata peggiorando co il passare dei giorni. Il chirurgo, consultato, mi ha suggerito una terapia cortisonica e poi un elettromiografia. Passata la paura che potesse trattarsi di un tumore maligno, cosa fortunatamente scongiurata, la mia paura ad oggi è che non ci sia risoluzione a tale situazione. Cosa potete dirmi?
[#1]
Gentile utente,
la sensazione di indolenzimento dell'avambraccio fa parte del normale decorso posoperatorio. Il gonfiore delle dita probabilmente è correlato ad una modesta ritenzione idrica conseguente al ridotto utilizzo dell'arto.
In ogni caso, credo che possa essere utile un emocromo con formula e un dosaggio ematico di VES e PCR per escludere una problematica di tipo infiammatorio-infettiva.
Cordiali saluti,
la sensazione di indolenzimento dell'avambraccio fa parte del normale decorso posoperatorio. Il gonfiore delle dita probabilmente è correlato ad una modesta ritenzione idrica conseguente al ridotto utilizzo dell'arto.
In ogni caso, credo che possa essere utile un emocromo con formula e un dosaggio ematico di VES e PCR per escludere una problematica di tipo infiammatorio-infettiva.
Cordiali saluti,
Dr Paolo Perrini
Neurochirurgia Universitaria,
Ospedale "Santa Chiara", Pisa.
perrinipaolo@hotmail.com
www.perrinipaolo.com
[#2]
Gentile signora,
è necessario che esegua l'EMG consigliata ed eventualmente una ecografia. Se non ci sono deficit motori, tali disturbi dovrebbero regredire in breve tempo, in quanto verosimilmente sono dovuti al traumatismo del nervo durante le manovre chirurgiche.
Cordiali saluti
è necessario che esegua l'EMG consigliata ed eventualmente una ecografia. Se non ci sono deficit motori, tali disturbi dovrebbero regredire in breve tempo, in quanto verosimilmente sono dovuti al traumatismo del nervo durante le manovre chirurgiche.
Cordiali saluti
[#4]
Utente
Gentilissimi dottori,
ho eseguito i controlli che mi avete suggerito.
Il dosaggio ematico di VES ha dato valori normali; ho esguito l'EMG che ha evidenziato una sofferenza del nervo mediano con riduzione della mobilità e dammi alla mielina e alla parte più interna del nervo mediano, non vi riesco a dare dettagli più tecnici, perchè non ho il referto dell'esame Vi ripeto quanto riferitomo dal neurologo che lo ha eseguito.
Oggi sono quattro settimana dall'operazione, a fronte del forte dolore mi è stata consegliata una terapia cortisonica, che effettivamente ha ridotto il disturbo ma persiste l'indolenzimento costante del 3° dito (pricipalmente) e poi del 2° e del 4° .
MI è stato detto le tale situazione potrà protarsi per mesi ancora e che non è detto che ci sia una ripresa completa della funzionalità della mano??!!
Mi spaventa tutto ciò e più di tutto mi spaventa il dover continuare terapie che non sono risolutive.
Ha senso continuare la terapia (sto prendendo Deflan 30 mg. da gg. 8) visto che mi è stato riferito che nel momento che smetto la sintomatologia dolorosa si ripresenterà?! Vero?!
Mi date delle risposte??
Vi ringrazio anticipatamente per la disponibilità e vi auguro buon lavoro.
ho eseguito i controlli che mi avete suggerito.
Il dosaggio ematico di VES ha dato valori normali; ho esguito l'EMG che ha evidenziato una sofferenza del nervo mediano con riduzione della mobilità e dammi alla mielina e alla parte più interna del nervo mediano, non vi riesco a dare dettagli più tecnici, perchè non ho il referto dell'esame Vi ripeto quanto riferitomo dal neurologo che lo ha eseguito.
Oggi sono quattro settimana dall'operazione, a fronte del forte dolore mi è stata consegliata una terapia cortisonica, che effettivamente ha ridotto il disturbo ma persiste l'indolenzimento costante del 3° dito (pricipalmente) e poi del 2° e del 4° .
MI è stato detto le tale situazione potrà protarsi per mesi ancora e che non è detto che ci sia una ripresa completa della funzionalità della mano??!!
Mi spaventa tutto ciò e più di tutto mi spaventa il dover continuare terapie che non sono risolutive.
Ha senso continuare la terapia (sto prendendo Deflan 30 mg. da gg. 8) visto che mi è stato riferito che nel momento che smetto la sintomatologia dolorosa si ripresenterà?! Vero?!
Mi date delle risposte??
Vi ringrazio anticipatamente per la disponibilità e vi auguro buon lavoro.
[#5]
Gentile signora,
senza entrare in dettagli molto tecnici, deve sapere che il recupero di un nervo periferico leso, dipende dal danno dei suoi involucri.
Se Lei non accusa disturbi del movimento delle dita per es., è verosimile che la lesione nervosa sia benigna e quindi reversibile in quanto le strutture del nervo sono integre. In tal caso il termine tecnico è neuroaprassia e il recupero e/o i disturbi dela sensibilità e il dolore regrediscono in 6-8 settimane (a volte anche meno).
Se invece è lesa la continuità delle fibre nervose, ma la struttura delle guaine è conservata si parla di axonotmesi.
Anche questa condizione è reversibile ma in tempi più lunghi.
La forma più grave è la neurotmesi, dove la lesione riguarda sia la continuità delle fibre nervose che quella delle loro guaine.
In tal caso il danno è irreversibile.
L'esame EMG dovrebbe stabilire la natura del danno.
Spero di esser riuscito a chiarire qualche Suo dubbio.
Cordiali saluti e auguri
senza entrare in dettagli molto tecnici, deve sapere che il recupero di un nervo periferico leso, dipende dal danno dei suoi involucri.
Se Lei non accusa disturbi del movimento delle dita per es., è verosimile che la lesione nervosa sia benigna e quindi reversibile in quanto le strutture del nervo sono integre. In tal caso il termine tecnico è neuroaprassia e il recupero e/o i disturbi dela sensibilità e il dolore regrediscono in 6-8 settimane (a volte anche meno).
Se invece è lesa la continuità delle fibre nervose, ma la struttura delle guaine è conservata si parla di axonotmesi.
Anche questa condizione è reversibile ma in tempi più lunghi.
La forma più grave è la neurotmesi, dove la lesione riguarda sia la continuità delle fibre nervose che quella delle loro guaine.
In tal caso il danno è irreversibile.
L'esame EMG dovrebbe stabilire la natura del danno.
Spero di esser riuscito a chiarire qualche Suo dubbio.
Cordiali saluti e auguri
[#6]
Utente
Buon pomeriggio,
mi scuso per non aver risposto prima ma non mi è stato possibile, vi ringrazio tanto per la vs. disponibilità e professionalità messa a disposizione sia mia che di tutti gli utenti.
Per quanto mi riguarda dott. Migliaccio lei è stato molto esaustivo nelle spiegazioni ( non da meno lo sono stati i suoi colloghi che mi hanno risposto prima di lei).
Il risultato del EMG recita testuali parole: "sofferenza subacuta del nervo mediano al di sopra del gomito, di natura sia assonale che demielizzante". Ad oggi la mia sesibilità al 3° e parzialmente al 4° dito non è del tutto recuperata, nè la forza; mi è stato detto che le recupererò con il tempo ma solo all'80-90%?! pertanto, come dire, a ciò mi è stata data una risposta!? Io però vorrei approfittare ancora della Vs. disponibilità.
Mi è stato detto di prestare attenzione perchè cìè una possibilità molto alta che tale formazione si riformi, è vero?
Mi chiedevo poi: il liquido contenuto dalla capsula che mi è stata asportata è andato perso, in quanto nel corso dell'intervento si è rotta, quanta importanza ha questo fatto?
L'esame istologico riporta:
-Descrizione macrospopica(cisti di 2 cm, aperta e priva di contenuto);
-Diagnosi:(quadro morfologico ed immunofenotipico compatibile con schwannoma:S-100+, vimentina+.
Vi ringrazio sin da ora per la pazienza e disponibilità. Buon lavoro.
mi scuso per non aver risposto prima ma non mi è stato possibile, vi ringrazio tanto per la vs. disponibilità e professionalità messa a disposizione sia mia che di tutti gli utenti.
Per quanto mi riguarda dott. Migliaccio lei è stato molto esaustivo nelle spiegazioni ( non da meno lo sono stati i suoi colloghi che mi hanno risposto prima di lei).
Il risultato del EMG recita testuali parole: "sofferenza subacuta del nervo mediano al di sopra del gomito, di natura sia assonale che demielizzante". Ad oggi la mia sesibilità al 3° e parzialmente al 4° dito non è del tutto recuperata, nè la forza; mi è stato detto che le recupererò con il tempo ma solo all'80-90%?! pertanto, come dire, a ciò mi è stata data una risposta!? Io però vorrei approfittare ancora della Vs. disponibilità.
Mi è stato detto di prestare attenzione perchè cìè una possibilità molto alta che tale formazione si riformi, è vero?
Mi chiedevo poi: il liquido contenuto dalla capsula che mi è stata asportata è andato perso, in quanto nel corso dell'intervento si è rotta, quanta importanza ha questo fatto?
L'esame istologico riporta:
-Descrizione macrospopica(cisti di 2 cm, aperta e priva di contenuto);
-Diagnosi:(quadro morfologico ed immunofenotipico compatibile con schwannoma:S-100+, vimentina+.
Vi ringrazio sin da ora per la pazienza e disponibilità. Buon lavoro.
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 5k visite dal 26/04/2009.
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