Dolori alla schiena e alle gambe
Gentlissimi dottori,
ringrazio anticipatamente per la risposta che vorrete darmi.
Ho ormai quasi 80 anni, e da qualche anno ho iniziato a soffrire di dolori che partono prima dalla schiena (e mi sembra come se fosse l'interno della colonna vertebrale a causarmi dolore!),e si propaganoi poi alle gambe (anzi, spesso, nel mio caso, ad una gamba sola!). Di giorno non mi provoca troppo fastidio (riesco a camminare ed andare in bicicletta senza troppa fatica); ma di notte il dolore si acutizza, tanto da svegliarmi, e facendomi dormire solo 4 o 5 ore per notte. Per farmaelo passare è sufficiente che cammini un po', facendo prendere fresco alla gamba.
Inoltre, da poco, mi sono operato: l'operazione è consistita nell'inserimento di una protesi nella spina dorsale, che ha il compito di tenere distanti due vertebre, in maniera tale che non stringano il disco fra loro posto. Dopo l'intervento, sulle prime, sembrava che la situazione fosse migliorata, ma ora è tornato tutto come prima....e vorrei sapere, sapete dirmi di cosa soffro esattamente??E ancora: mi consigliereste una nuova operazione, anche più drastica ed invasiva della precedente (e semmai, in cosa consisterebbe?)???
ringrazio anticipatamente per la risposta che vorrete darmi.
Ho ormai quasi 80 anni, e da qualche anno ho iniziato a soffrire di dolori che partono prima dalla schiena (e mi sembra come se fosse l'interno della colonna vertebrale a causarmi dolore!),e si propaganoi poi alle gambe (anzi, spesso, nel mio caso, ad una gamba sola!). Di giorno non mi provoca troppo fastidio (riesco a camminare ed andare in bicicletta senza troppa fatica); ma di notte il dolore si acutizza, tanto da svegliarmi, e facendomi dormire solo 4 o 5 ore per notte. Per farmaelo passare è sufficiente che cammini un po', facendo prendere fresco alla gamba.
Inoltre, da poco, mi sono operato: l'operazione è consistita nell'inserimento di una protesi nella spina dorsale, che ha il compito di tenere distanti due vertebre, in maniera tale che non stringano il disco fra loro posto. Dopo l'intervento, sulle prime, sembrava che la situazione fosse migliorata, ma ora è tornato tutto come prima....e vorrei sapere, sapete dirmi di cosa soffro esattamente??E ancora: mi consigliereste una nuova operazione, anche più drastica ed invasiva della precedente (e semmai, in cosa consisterebbe?)???
[#1]
Egregio Signore, come prima cosa bisognerebbe che lei eseguisse una risonanza lombare (presumo che sia RM compatibile la protesi che le hanno messo).
Poi bisognerebbe visionare le lastre ed eventualmente visitarla per giudicare se è necessario un intervento più invasiva, come dice lei, o mininvasiva come potrebbe essere possibile.
A tal fine si legga anche i miei articoli pubblicati in MinForm sul trattamento mininvasiva della colonna).
Mi tenga informato, cordialmente
Poi bisognerebbe visionare le lastre ed eventualmente visitarla per giudicare se è necessario un intervento più invasiva, come dice lei, o mininvasiva come potrebbe essere possibile.
A tal fine si legga anche i miei articoli pubblicati in MinForm sul trattamento mininvasiva della colonna).
Mi tenga informato, cordialmente
Dr. Della Corte: vincenzodellacortemi@libero.it
Case di Cura: "La Madonnina Milano-02/58395555
"Villa Mafalda" ROMA-06/86094294
[#2]
Ex utente
La ringrazio per la sua immediata e cortese risposta, ho anche preso visione del suo articolo, e al fine ci meglio chiarire la mia situazione clinica, aggiungo a quanto già esposto, che prima di questo intervento, sono stato soggetto, circa 24 anni fa, ad un altro intervento, atto a rimuovere un'ernia lombo-sacrale che mi procurava lancinanti dolori alla schiena ed agli arti inferiori.
Gli esami precedenti l'intervento di inserimento della protesi (di cui mi sfugge il termine tecnico!),sono quelli di seguito riportati:
REFERTI:
RM DEL RACHIDE LOMBOSACRALE
La tomografia a Risonanza Magnetica della colonna lombosacrale è stata eseguita con
sequenze SE e TSE, pesate in T1 e in T2, su piani di scansione assiali e sagittali.
L'esame mostra alterato segnale dei dischi per fenomeni degenerativi; segni di spondilosi e di
osteocondrosi diffusa.
Esiti di pregresso intervento per ED in L4-L5.
In L4-L5 si apprezza riduzione di altezza dello spazio intersomatico con marcata riduzione di
spessore del disco; è presente modesta spondilolistesi con protusioni osteofitiche posteriori che
tendono a ridurre l'ampiezza del canale vertebrale.
Sia in L4-L5 che in L5-S1 inoltre si evidenzia iperplasia delle articolazioni interapofisarie che
concorre a ridurre i diametri dei forami di coniugazione.
Non immagini ai vari livelli riferibili a ernie discali o protusioni significative.
Non evidenti alterazioni del segnale e della morfologia del cono midolare e delle radici della cauda.
ELETTROMIOGRAFIA :
Muscoli Esaminati: Tibiale anteriore, pedidio e gastrocnemio mediale destro e sinistro
Attività Spontanea: Assente
Attività Volontaria:: Transizione ricca fino a sub interferenziale con PUM di media ampiezza e talora polibasici e ripetitivi ai pedidi; tendenzialmente proporzionale con PUM di media
Ampiezza negli altri
Velocità di Conduzione
Motoria: N. SPE Dx. (11,3-3,8) 53,3 m/sec, CMAP ampio e regolare
N. SPE Sn. (10,7-3,3) 57,4 m/sec, CMAP ampio e regolare
Velocità di Conduzione
Sensitiva: //
Altre indagini: //
CONCLUSIONI:
Reperti elettromiografici indicativi di lieve sofferenza neurogena assonale
cronica limitata nei distretti distali degli arti inferiori (canale stretto? Polineuropatia prevalentemente assonale distale agli arti inferiori? altro?).
Utile rivalutazione EMG a distanza.
VISITA NEUROCHIRURGICA:
IN DATA ODIERNA È STATO SOTTOPOSTO A VISITA PRESSO QUESTO AMBULATORIO IL PAZIENTE…………………….PER DOLORI AGLI ARTI INFERIORI BILATERALMENTE ( ESEGUITO ESAME RMN DEL RACHIDE LOMBOSACRALE )
Consigliamo:
1. CONTINUARE CON TERAPIA MEDICA ( EVENTUALI BLOCCHI MEDICAMENTOSI) E FISICA
2. ESAME DOPPLER ARTERIOSO ARTI INFERIORI
3. CONTROLLO NEUROCHIRURGICO A DISTANZA ( IN CASO DI INSUCCESSO DELLA TERAPIA MEDICA E FISICA DA PRENDERE IN CONSIDERAZIONE UN TRATTAMENTO CHIRURGICO)
ECODOPPLER VENOSO DEGLI ARTI INFERIORI:
Non evidenti processi flebotrombotici in atto.
Alle prove di attivazione si evidenzia moderata insufficienza del circolo superficiale dell 'arto destro per insufficienza della safena interna
CLASSIFICAZIONE C.E.A.P.
C 0Ep As 2,3,Ad Ap
P.anat l clinico l Pinv. 0
Score s.clinica, l score s.anatomica: r l o 0
,o
CONSIGLI: Utile Valutazione Fisiatrica
Altri esami strumentali recentemente non sono stati eseguiti.
Alla luce dei risultati degli esami riportati, avendo io subito un intervento 24 anni fa, essendomi sottoposto al recente intervento di cui sopra,ritiene possa esserci una soluzione efficace al mio problema??
Ringrazio anticipatamente per la cortese risposta che vorrà darmi, e mi scuso per il disturbo arrecatole.
Gli esami precedenti l'intervento di inserimento della protesi (di cui mi sfugge il termine tecnico!),sono quelli di seguito riportati:
REFERTI:
RM DEL RACHIDE LOMBOSACRALE
La tomografia a Risonanza Magnetica della colonna lombosacrale è stata eseguita con
sequenze SE e TSE, pesate in T1 e in T2, su piani di scansione assiali e sagittali.
L'esame mostra alterato segnale dei dischi per fenomeni degenerativi; segni di spondilosi e di
osteocondrosi diffusa.
Esiti di pregresso intervento per ED in L4-L5.
In L4-L5 si apprezza riduzione di altezza dello spazio intersomatico con marcata riduzione di
spessore del disco; è presente modesta spondilolistesi con protusioni osteofitiche posteriori che
tendono a ridurre l'ampiezza del canale vertebrale.
Sia in L4-L5 che in L5-S1 inoltre si evidenzia iperplasia delle articolazioni interapofisarie che
concorre a ridurre i diametri dei forami di coniugazione.
Non immagini ai vari livelli riferibili a ernie discali o protusioni significative.
Non evidenti alterazioni del segnale e della morfologia del cono midolare e delle radici della cauda.
ELETTROMIOGRAFIA :
Muscoli Esaminati: Tibiale anteriore, pedidio e gastrocnemio mediale destro e sinistro
Attività Spontanea: Assente
Attività Volontaria:: Transizione ricca fino a sub interferenziale con PUM di media ampiezza e talora polibasici e ripetitivi ai pedidi; tendenzialmente proporzionale con PUM di media
Ampiezza negli altri
Velocità di Conduzione
Motoria: N. SPE Dx. (11,3-3,8) 53,3 m/sec, CMAP ampio e regolare
N. SPE Sn. (10,7-3,3) 57,4 m/sec, CMAP ampio e regolare
Velocità di Conduzione
Sensitiva: //
Altre indagini: //
CONCLUSIONI:
Reperti elettromiografici indicativi di lieve sofferenza neurogena assonale
cronica limitata nei distretti distali degli arti inferiori (canale stretto? Polineuropatia prevalentemente assonale distale agli arti inferiori? altro?).
Utile rivalutazione EMG a distanza.
VISITA NEUROCHIRURGICA:
IN DATA ODIERNA È STATO SOTTOPOSTO A VISITA PRESSO QUESTO AMBULATORIO IL PAZIENTE…………………….PER DOLORI AGLI ARTI INFERIORI BILATERALMENTE ( ESEGUITO ESAME RMN DEL RACHIDE LOMBOSACRALE )
Consigliamo:
1. CONTINUARE CON TERAPIA MEDICA ( EVENTUALI BLOCCHI MEDICAMENTOSI) E FISICA
2. ESAME DOPPLER ARTERIOSO ARTI INFERIORI
3. CONTROLLO NEUROCHIRURGICO A DISTANZA ( IN CASO DI INSUCCESSO DELLA TERAPIA MEDICA E FISICA DA PRENDERE IN CONSIDERAZIONE UN TRATTAMENTO CHIRURGICO)
ECODOPPLER VENOSO DEGLI ARTI INFERIORI:
Non evidenti processi flebotrombotici in atto.
Alle prove di attivazione si evidenzia moderata insufficienza del circolo superficiale dell 'arto destro per insufficienza della safena interna
CLASSIFICAZIONE C.E.A.P.
C 0Ep As 2,3,Ad Ap
P.anat l clinico l Pinv. 0
Score s.clinica, l score s.anatomica: r l o 0
,o
CONSIGLI: Utile Valutazione Fisiatrica
Altri esami strumentali recentemente non sono stati eseguiti.
Alla luce dei risultati degli esami riportati, avendo io subito un intervento 24 anni fa, essendomi sottoposto al recente intervento di cui sopra,ritiene possa esserci una soluzione efficace al mio problema??
Ringrazio anticipatamente per la cortese risposta che vorrà darmi, e mi scuso per il disturbo arrecatole.
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 3.6k visite dal 21/04/2009.
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