Neurochirurgia
Sono una signora di 56 anni che non ha mai accusato problemi di salute fino al 6 settembre 2020, quando mi sveglio alle ore 5 per accertarmi del rientro dei miei figli mi alzo e mi reco nella loro stanza, poi forse volevo andare in bagno ma non ricordo perchè mi sono ritrovata a terra con una ferita lacero contusa alla tempia destra e con perdita di urina.
Mi rialzo poco dopo perfettamente cosciente e senza deficit neurologici.
Asciugo tutto, tampono la ferita e mi rimetto a letto non manifestando alcun problema.
Verso le dieci i miei figli non sapendo quello che era accaduto ma vedendo la ferita che ancora sanguinava un pò mi portano al pronto soccorso dove mi vengono fatti prelievi, ECG che non evidenzia nulla di particolare, solo un rialzo pressorio 150/100 Sottoposta a TAC encefalo rileva area di iperdensità di circa 10 mm a livello dei nuclei della base a destra compatibile in prima ipotesi con lesione emorragica.
Vengo trattenuta in osservazione per altri 3 giorni e per la prima volta mi vengono somministrati farmaci antiipertensivi TRIATEC E NORVASC DA 5 MG uno alla mattina e l'altro alla sera.
che ancora prendo.
Dopo tre giorni ripeto la tac che documenta un focolaio iperdenso di circa un cm a cavallo tra il nucleo lenticolare ed il braccio posteriore della capsula interna di destra invariato rispetto al precedente esame.
Si ipotizza, in alternativa all'ipotesi di emorragia, un angioma cavernoso e vado a completare le indagini con RMN da esterna perchè in quell'ospedale non hanno una macchina aperta.
Riporto referto RMN senza e con mezzo di contrasto.
IN CORRISPONDENZA DEL BRACCIO POSTERIORE DELLA CAPSULA INTERNA DI DESTRA SI APPREZZA FORMAZIONE A STRUTTURA NODULARE DI CIRCA 10 MM DI DIAMETRO DI ASPETTO MORIFORME CHE PRESENTA IRREGOLARE IPERINTENSITA' NELLA PORZIONE CENTRALE CON MARGINI NETTAMENTE IPOINTENSI SPECIE NELLE SEQUENZE GRADIENT ECHO DA RIFERIRSI A MALFORMAZIONE VASCOLARE A TIPO ANGIOMA CAVERNOSO CON SEGNI DI PREGRESSO SANGUINAMENTO.
DOPO SOMMINISTRAZIONE DI MDC SI EVIDENZIA MEDIALMENTE UNA STRUTTURA LINEARE CON DECORSO LATERO MEDIALE VERSO LA PARETE DEL III VENTRICOLO RIFERIBILE A STRUTTURA VASCOLARE A BASSO FLUSSO DI DRENAGGIO.
NON ALTERAZIONI A CARICO DELLE STRUTTURE TRONCO ENCEFALICHE...
Un neurochirurgo che ha visionato la documentazione sostiene che ho avuto una crisi epilettica e vuole subito somministrare KREPPA e poi farmi vedere da uno specialista nelle GAMMA KNIFE.
Ora chiedo: l'ipotesi di crisi epilettica è verosimile essendo un cavernoma profondo e se si bisogna prendere subito farmaci o posso attendere e fare controlli seriati dal momento che sia prima che dopo l'episodio sono sempre stata benissimo.
Il cavernoma è piccolo e non determina alcun effetto massa, non si potrebbe avere un atteggiamento conservativo e monitorare nel tempo dal momento che fino a 56 anni non sapevo neanche di averlo?
grazie a chi vorrà rispondermi perchè sono molto in ansia, mi sembra un incubo.
ANGIO RM NO ALTERAZIONI
Mi rialzo poco dopo perfettamente cosciente e senza deficit neurologici.
Asciugo tutto, tampono la ferita e mi rimetto a letto non manifestando alcun problema.
Verso le dieci i miei figli non sapendo quello che era accaduto ma vedendo la ferita che ancora sanguinava un pò mi portano al pronto soccorso dove mi vengono fatti prelievi, ECG che non evidenzia nulla di particolare, solo un rialzo pressorio 150/100 Sottoposta a TAC encefalo rileva area di iperdensità di circa 10 mm a livello dei nuclei della base a destra compatibile in prima ipotesi con lesione emorragica.
Vengo trattenuta in osservazione per altri 3 giorni e per la prima volta mi vengono somministrati farmaci antiipertensivi TRIATEC E NORVASC DA 5 MG uno alla mattina e l'altro alla sera.
che ancora prendo.
Dopo tre giorni ripeto la tac che documenta un focolaio iperdenso di circa un cm a cavallo tra il nucleo lenticolare ed il braccio posteriore della capsula interna di destra invariato rispetto al precedente esame.
Si ipotizza, in alternativa all'ipotesi di emorragia, un angioma cavernoso e vado a completare le indagini con RMN da esterna perchè in quell'ospedale non hanno una macchina aperta.
Riporto referto RMN senza e con mezzo di contrasto.
IN CORRISPONDENZA DEL BRACCIO POSTERIORE DELLA CAPSULA INTERNA DI DESTRA SI APPREZZA FORMAZIONE A STRUTTURA NODULARE DI CIRCA 10 MM DI DIAMETRO DI ASPETTO MORIFORME CHE PRESENTA IRREGOLARE IPERINTENSITA' NELLA PORZIONE CENTRALE CON MARGINI NETTAMENTE IPOINTENSI SPECIE NELLE SEQUENZE GRADIENT ECHO DA RIFERIRSI A MALFORMAZIONE VASCOLARE A TIPO ANGIOMA CAVERNOSO CON SEGNI DI PREGRESSO SANGUINAMENTO.
DOPO SOMMINISTRAZIONE DI MDC SI EVIDENZIA MEDIALMENTE UNA STRUTTURA LINEARE CON DECORSO LATERO MEDIALE VERSO LA PARETE DEL III VENTRICOLO RIFERIBILE A STRUTTURA VASCOLARE A BASSO FLUSSO DI DRENAGGIO.
NON ALTERAZIONI A CARICO DELLE STRUTTURE TRONCO ENCEFALICHE...
Un neurochirurgo che ha visionato la documentazione sostiene che ho avuto una crisi epilettica e vuole subito somministrare KREPPA e poi farmi vedere da uno specialista nelle GAMMA KNIFE.
Ora chiedo: l'ipotesi di crisi epilettica è verosimile essendo un cavernoma profondo e se si bisogna prendere subito farmaci o posso attendere e fare controlli seriati dal momento che sia prima che dopo l'episodio sono sempre stata benissimo.
Il cavernoma è piccolo e non determina alcun effetto massa, non si potrebbe avere un atteggiamento conservativo e monitorare nel tempo dal momento che fino a 56 anni non sapevo neanche di averlo?
grazie a chi vorrà rispondermi perchè sono molto in ansia, mi sembra un incubo.
ANGIO RM NO ALTERAZIONI
[#1]
Salve,
sarebbe ragionevole eseguire una valutazione specialistica, visione quanto eseguito fino ad ora e magari prescrivere l'esecuzione di uno studio elettroencefalografico basale intanto.
Sulla base di ciò si potrebbe valutare l'iter migliore per il suo caso, non escludendo possibilità chirurgiche, radiochirurgiche o di solo attesa e controlli di risonanza.
La invito ad eseguire una visita neurochirurgica a stretto giro.
Cordialità
sarebbe ragionevole eseguire una valutazione specialistica, visione quanto eseguito fino ad ora e magari prescrivere l'esecuzione di uno studio elettroencefalografico basale intanto.
Sulla base di ciò si potrebbe valutare l'iter migliore per il suo caso, non escludendo possibilità chirurgiche, radiochirurgiche o di solo attesa e controlli di risonanza.
La invito ad eseguire una visita neurochirurgica a stretto giro.
Cordialità
Dr. A. Spina
Neurochirurgo
https://milanoneurochirurgo.com
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 1k visite dal 31/10/2020.
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