cavum vergae devo preoccuparmi?
Buonasera, mia figlia di 9 anni ha appena eseguito un' Angiorisonanza del cranio per delle indagini genetiche, in quanto mia suocera, mia cognata e uno zio di mio marito sono deceduti di recente per sindrome di Moya Moya.
Sul referto si legge:
Sistema ventricolare sopratentoriale
In sede è regolare; presenza di "Cavum vergae".
Normale ampiezza degli spazi subaracnoidei pericerebrali.
Assenza di aree di alterato segnale cerebrale.
Nella norma le strutture della fossa cranica posteriore, con IV ventricolo in sede è regolare.
Le sequenze angio per lo studio del circolo intracranico mostrano regolare decorso e calibro dei principali vasi arteriosi.
Non evidenti circoli neoformati o malformazioni vascolari.
Regolari e simmetrici i seni venosi.
Sono preoccupata per la presenza del cavum vergae, prossimamente farò leggere il referto ad un neurologo, ma visto che l'appuntamento è tra 15 giorni è sono preoccupata, vi chiedo cortesemente una delucidazione.
Vi ringrazio.
Sul referto si legge:
Sistema ventricolare sopratentoriale
In sede è regolare; presenza di "Cavum vergae".
Normale ampiezza degli spazi subaracnoidei pericerebrali.
Assenza di aree di alterato segnale cerebrale.
Nella norma le strutture della fossa cranica posteriore, con IV ventricolo in sede è regolare.
Le sequenze angio per lo studio del circolo intracranico mostrano regolare decorso e calibro dei principali vasi arteriosi.
Non evidenti circoli neoformati o malformazioni vascolari.
Regolari e simmetrici i seni venosi.
Sono preoccupata per la presenza del cavum vergae, prossimamente farò leggere il referto ad un neurologo, ma visto che l'appuntamento è tra 15 giorni è sono preoccupata, vi chiedo cortesemente una delucidazione.
Vi ringrazio.
[#1]
Gentile Signora capisco molto bene la sua preoccupazione ma mi sento abbastanza sicuro di tranquillizzarla. Il Cavum Vergae denominato anche quinto ventricolo è uno scollamento dei due foglietti che costituiscono il setto pellucido. Trattasi di una malformazione piuttosto frequente che nella stragrande maggioranza dei casi non necessita di nessun trattamento. Lei come mamma deve seguire la crescita psicofisica di suo figlio e come unica accortezza ripetere tra un anno s.c. una nuova Rmn per valutare che le dimensioni sia sempre uguali e stabili.
Cordialmente
OdD
Cordialmente
OdD
Prof. Oreste de Divitiis
Professore Associato di Neurochirurgia
Dipartimento di Scienze Neurologiche
UNIVERSITà DEGLI STUDI DI NAPOLI FEDERICO II
[#2]
Gentile Signora,
Il cavum Vergae, che prende il nome dell'anatomico Andrea Verga che per primo lo individuò, è una struttura normale dell'encefalo fetale e consiste in una dilatazione nel contesto del setto pellucido, che è una struttura anatomica che divide i due ventricoli cerebrali laterali. Questa dilatazione tende a regredire ma in un 30% dei casi può persistere in epoca neonatale ed è visibile alla Risonanza come una minuscola formazione delimitata lateralmente dai corni frontali dei ventricoli laterali ed al disotto dello splenio del corpo calloso.
Se il cavum Vergae è di piccole dimensioni (< 10 mm.) si considera fisiologico, ma se il diametro trasverso supera i 10 mm. (come fu documentato in due studi fondamentali di Tao et al. nel 2013 e di Yoona et al. nel 2017) allora è il caso di procedere con ulteriori approfondimenti, su consiglio di un neurochirurgo.
Cordialmente
Il cavum Vergae, che prende il nome dell'anatomico Andrea Verga che per primo lo individuò, è una struttura normale dell'encefalo fetale e consiste in una dilatazione nel contesto del setto pellucido, che è una struttura anatomica che divide i due ventricoli cerebrali laterali. Questa dilatazione tende a regredire ma in un 30% dei casi può persistere in epoca neonatale ed è visibile alla Risonanza come una minuscola formazione delimitata lateralmente dai corni frontali dei ventricoli laterali ed al disotto dello splenio del corpo calloso.
Se il cavum Vergae è di piccole dimensioni (< 10 mm.) si considera fisiologico, ma se il diametro trasverso supera i 10 mm. (come fu documentato in due studi fondamentali di Tao et al. nel 2013 e di Yoona et al. nel 2017) allora è il caso di procedere con ulteriori approfondimenti, su consiglio di un neurochirurgo.
Cordialmente
Dott. Mauro Colangelo, Neurochirurgo/Neurologo
maurocolang@gmail.com
www.colangeloneurologo.it
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 18.7k visite dal 07/10/2020.
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