Post operatorio intervento di discectomia
Buonasera,
mi è stato detto che, per risolvere una situazione di ernia discale dovrei sostenere un intervento neurologico di microchirurgia per rimuovere l'ernia espulsa a livello L4-L5 (quindi, a causa dell'espulsione non con tecniche mininvasive), ho però alcuni dubbi riguardo la fase post operatoria dell'intervento:
1. Si tratta di interventi in cui la fase post operatoria è caratterizzata da dolore?
2. La deambulazione è compromessa nei giorni seguenti all'intervento?
3. In genere dopo interventi di questo tipo, quando è possibile riprendere una normale vita sedentaria (lavoro da ufficio, trasporto in automobile, guida)?
4. Vi sono rischi significativi di lesioni permanenti con interventi di questo tipo?
Ringrazio e cordialmente saluto
mi è stato detto che, per risolvere una situazione di ernia discale dovrei sostenere un intervento neurologico di microchirurgia per rimuovere l'ernia espulsa a livello L4-L5 (quindi, a causa dell'espulsione non con tecniche mininvasive), ho però alcuni dubbi riguardo la fase post operatoria dell'intervento:
1. Si tratta di interventi in cui la fase post operatoria è caratterizzata da dolore?
2. La deambulazione è compromessa nei giorni seguenti all'intervento?
3. In genere dopo interventi di questo tipo, quando è possibile riprendere una normale vita sedentaria (lavoro da ufficio, trasporto in automobile, guida)?
4. Vi sono rischi significativi di lesioni permanenti con interventi di questo tipo?
Ringrazio e cordialmente saluto
[#1]
Egregio signore, per valutare se latecnica mininvasiva sia adatta al suo caso dovrei visitarla oltre che a vedere le radiografie dell'indagine neuroradiologica eseguita.
Il post-operatorio è caratterizzato da quei disturbi che lei può ricavare dai vari quesiti che altri pazienti pongono (di norma in misura meno vistosa di quella descritta da chi chiede delucidazioni in questo sito).
Non c'è dubbio che la tecnica mininvasiva è, oltretutto, meno traumatica per il paz. e lei stesso può paragonare il post-operatorio di un operato ad es. di aportazione di una cistifellea a lielo aperto o con i tre buchetti, o un ginoccchio con la vecchia tecnica a cielo aperto od in scopia...Oggi anche alcuni interventi di chirurgia cardio-vascolare vengono eseguiti in mininvasiva...
D'altra parte, se è necessario un intervento, a questo bisogna sottoporsi.
Per concludere la mininvasiva è sempre preferibile,se è possibile anche per motivi pratici-organizzativi (se nel Centro dove lei si è rivolto la praticano routinariamente per es.) anche perchè lo stesso post-operatorio è meglio tollerabile.
Mi faccia sapere, nel frattempo la saluto cordialmente
Il post-operatorio è caratterizzato da quei disturbi che lei può ricavare dai vari quesiti che altri pazienti pongono (di norma in misura meno vistosa di quella descritta da chi chiede delucidazioni in questo sito).
Non c'è dubbio che la tecnica mininvasiva è, oltretutto, meno traumatica per il paz. e lei stesso può paragonare il post-operatorio di un operato ad es. di aportazione di una cistifellea a lielo aperto o con i tre buchetti, o un ginoccchio con la vecchia tecnica a cielo aperto od in scopia...Oggi anche alcuni interventi di chirurgia cardio-vascolare vengono eseguiti in mininvasiva...
D'altra parte, se è necessario un intervento, a questo bisogna sottoporsi.
Per concludere la mininvasiva è sempre preferibile,se è possibile anche per motivi pratici-organizzativi (se nel Centro dove lei si è rivolto la praticano routinariamente per es.) anche perchè lo stesso post-operatorio è meglio tollerabile.
Mi faccia sapere, nel frattempo la saluto cordialmente
Dr. Della Corte: vincenzodellacortemi@libero.it
Case di Cura: La Madonnina Milano-02/50030013
Le Betulle Appiano Gentile (Co) 031/973311
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 3.1k visite dal 16/04/2009.
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