Di nuovo aneurisma cerebrale

Salve dottori, scrivo per conto di mia madre, 55 anni, in salute, purtroppo fumatrice ma molto sportiva.
L'anno scorso, ad ottobre è stata operata perché in seguito a degli strani episodi di vomito violento, le hanno diagnosticato un grande aneurisma cerebrale (era circa 16mm di diametro), operato con tracheotomia e posizionamento di tre clip metalliche nella scissura Silvana di sinistra.

A dicembre 2019, dopo una TAC di controllo, era tutto ok, non c'erano residui di aneurisma a quanto c'è scritto.
Ma ad oggi agosto 2020, mia madre ha deciso di fare un controllo.
E siamo state sconcertate dalla risposta perché sembra che si sia riformato, o meglio la tac dice: appare aumentato di dimensioni il residuo dell'aneurisma precedentemente trattato che dimostra diametro max di 10x5mm.
Necessario videat di neuro radiologia interventistica e\o neurochirurgia.

Cosa significa?
Nell'arco di soli 8 mesi si è riformato di nuovo?
Il medico, luminare del Policlinico Gemelli di Roma, le aveva detto di stare assolutamente tranquilla per il futuro, che aveva sistemato così.

Non ci spieghiamo come sia possibile... Spero che mi rispondiate, il suo medico è in ferie e non riusciamo a contattare nessuno.
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Dr. Vincenzo Della Corte Neurochirurgo 7.1k 247
Ma a suo tempo l'aneurisma aveva sanguinato (prima che si sentisse male)?
Sua madre è un soggetto a rischio? Tipo obesa,ipertesa, diabetica, dislipidemica.....
Oggi, se la situazione è tranquilla, valuterei prima la possibilià di un'embolizzazione della sacca (quindi, un trattamento endovascolare, diciamo mininvasivo). Non tornerei certo con craniotomia...
In questa situazione è importante il rischio/beneficio.
Se ha piacere, dia pure ulteriori notizie.
Cordialità.

Dr. Della Corte: vincenzodellacortemi@libero.it
Case di Cura: La Madonnina Milano-02/50030013
Le Betulle Appiano Gentile (Co) 031/973311

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Attivo dal 2020 al 2023
Ex utente
La ringrazio veramente tanto per la risposta dottore.
A ottobre 2019, quando glielo hanno diagnosticato per la prima volta NON aveva sanguinato, era completamente intatto. Prima di scoprirlo ha avuto nell'arco di 2 mesi degli strani attacchi di vomito improvvisi e forte nausea, la seconda volta che l'abbiamo portata al PS la dottoressa di turno ha trovato il tutto alquanto strano (poiché neanche flebo di antivomito le facevano passare il malessere) e ha pensato di uscire dagli schemi facendole una Tac alla testa, e infatti devo dire che le ha salvato la vita. mia madre è un soggetto direi perfettamente in salute, normopeso, pratica palestra da 30 anni, mangia sano. Per quanto riguarda la pressione dopo la menopausa c'è stato un periodo in cui aveva ogni tanto degli sbalzi in cui le si alzava la pressione, ha fatto diversi accertamenti per questo ma non le hanno mai dato nessuna pasticca in quanto le capita raramente.
L'unica cosa è che è una fumatrice, ha sempre fumato circa 10-12 sigarette al giorno, da quando è stata operata ha un po diminuito ma sa bene che dovrà smettere al 100 ora.. Comunque in famiglia prima di lei non c'erano Stati casi di aneurisma..
La paura di mia madre è prorpio di dover rifare un intervento del genere, ha il terrore e con la situazione Covid non si sa neanche quando riuscirà a prendere appuntamento con il suo neurochirurgo..
Una situazione surreale veramente
La ringrazio nuovamente per la risposta e buona domenica, sarei felice di un suo ulteriore Consiglio/parere..
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Attivo dal 2020 al 2023
Ex utente
Dottore, in attesa di una sua ulteriore risposta (spero)
Mi sono accorta che fondamentalmente nel messagio sopra non le ho chiesto la cosa che più mi chiedo: ma è possibile in 8 MESI dall'operazione, ritrovarsi così, di nuovo con un altro aneurisma di "10x5mm"?
E poi, cosa significano queste dimensioni? Che è di diametro 5mm e di lunghezza 10? È considerato piccolo o grande?
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Dr. Vincenzo Della Corte Neurochirurgo 7.1k 247
Non è piccolo. A volte qualche clip si può spostare (non sarebbe la primissima volta). L'aneurisma era della cerebrale media?
Sua madre dovrebbe sicuramente smettere subito di fumare, se in sovrappeso cercare di dimagrire, mantenere la pressione arteriosa nei limiti di norma, non fare sforzi nè mettersi in situazioni che, anche solo psicologicamente, la tengano in stato di tensione/agitazione....
Al di là di questo, penserei ad un'angio-rmn (penso che la mamma non abbia metalli in corpo non risonanza compatibili; viceversa un'angiotac).
Quello che riveste importanza è la via di accesso alla malformazione (colletto). Perchè, se si decide di fare qualche cosa a minor rischio e trauma, bisognerà pensare ad un'embolizzazione. Non farei di più (anche perchè mi pare di capire che l'aneurisma non ha sanguinato neanche questa volta: la rmn ce lo potrebbe confermare).
Chi è il Collega Neurochirurgo che, a suo tempo, la operò al Gemelli?
Se ha piacere, dia pure ulteriori notizie.
Cordialità.
Cordialità.
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Attivo dal 2020 al 2023
Ex utente
Grazie per la sua esaustiva risposta dottore. La mamma è stata operata al Gemelli dal dottore A.Albanese. L'operazione è stata molto complessa a suo tempo, ma andò molto bene e per questo non ci possiamo capacitare che solo dopo otto mesi la situazione sia di nuovo questa (non grave come prima ma insomma). Praticamente sembra essere nello stesso punto in cui è stato tolto, infatti nella TAC di ieri c'è scritto che appare ingrandito il residuo rimasto dalla precedente operazione. Comunque
Dalla cartella clinica del ricovero per l'intervento del 2019, si dice:
Presenza di aneurisma sacciforme, diametro trasverso max 14 mm, ampio colletto 9.5 mm, nel tratto terminale del segmento insulare di M2 di sinistra (arteria cerebrale media sinistra) , dal colletto venivano evidenziate le origini di due rami temporali. Era molto grande..
L'importante è che non sara necessaria un altra craniotomia perché mia mamma è terrorizzata al pensiero, le sembra di rivivere un incubo..
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Dr. Vincenzo Della Corte Neurochirurgo 7.1k 247
Penso di no.
Faccia pure conoscere l'eventuale evoluzione della situazione.
Buona giornata.
[#7]
Attivo dal 2020 al 2023
Ex utente
Siamo riusciti a prendere appuntamento col suo dottore. Ma lui ha ritenuto il tutto abbastanza tranquillo evidentemente per averle dato appuntamento tra 17 giorni. Secondo lei è troppo o si può aspettare tranquillamente quel giorno? Altrimenti abbiamo pensato di farla andare in PS del Gemelli e farle fare il tutto tramite le procedure dal Pronto soccorso? Lei che ne pensa?
[#8]
Dr. Vincenzo Della Corte Neurochirurgo 7.1k 247
Non sono sul posto e conseguentemente non sono in grado di essere perentorio. Ma mi sembrerebbe che si possa aspettare (usando quelle precauzioni già suggerite).
Aspettiamo notizie.
Auguri cordiali.
[#9]
Attivo dal 2020 al 2023
Ex utente
Grazie di cuore Dottore
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Attivo dal 2020 al 2023
Ex utente
Dottore buongiorno, sono qui a scriverle di nuovo perché volevo farle una domanda che fondamentalmente non mi sono mai spiegata. Prima di accorgersi di avere l'aneurisma mia madre ebbe quegli attacchi di vomito violento (di cui due a digiuno, per dirle, quindi neanche una cosa alimentare) per tre volte nell"arco di 3 paio di mesi, il primo a luglio, poi a agosto e settembre l'ultimo e il più tremendo (quando poi gli fecero la TAC e videro l'aneurisma). Quello che mi chiedo è che tutti i medici con cui ha parlato dicono che il vomito non sia riconducibile ad un aneurisma non rotto, che quindi non c'entra nulla. Ma allora perché in PS pensarono di farle una TAC se non c'entrava nulla il vomito? Perché da dopo intervento non le è più successo? Secondo lei sono cose collegate o non?
[#11]
Dr. Vincenzo Della Corte Neurochirurgo 7.1k 247
Qui andiamo sulle presunzioni.
Ritengo che le fecero la tac in quanto sospettarono uno stato di ipertensione endocranica (tipo un ematoma cronico, per es.) ed in ciò il vomito a digiuno si inserisce bene.
Se ricordo bene, Lei ha parlato di fugaci episodi d'ipertensione arteriosa e ciò può avere messo a rischio la parete aneurismatica , magari con un "semplice" infarcimento della parete della malformazione. A ciò si aggiuge che un attacco ipertensivo arterioso è ben conosciuto dai paz., affetti da tale patologia, e. fra gli altri disturbi, accusano cefalea ("senso di testa piena, come se dovesse scoppiare"); a mio avviso, perchè aumentando l'irrorazione encefalica si ha un aumento di massa endocranica, a parità di capacità endoranica, quindi il rapporto "massa fratto superficie inestensibile cranica" aumenta e la pressione endocranica aumenta con riverbero verso le strutture del tronco cecebrale ove, fra gli altri, vi è il centro del vomito (a digiuno, a getto, senza necessariamente nausea, mettendosi in piedi da sdraiato...).
Darei questa interpretazione (chiaramente un aneurisma rotto ha di gran lunga più motivi per dare vomito, cefalea...).

Si preoccupi e si occupi che tutto vada bene, da ora in poi, e dia notizie concrete.
Auguri cordiali.
[#12]
Attivo dal 2020 al 2023
Ex utente
Tutto chiarissimo dopo questa spiegazione, quindi diciamo che i suoi sintomi erano plausibili alla sua condizione in via "indiretta" e quindi di fondamentale importanza è evitare assolutamente che le si alzi la pressione in qualche modo, e possiamo stare sicuramente un po più tranquilli.
Grazie infinite, avrò piacere di farle sapere dopo il 14 che farà la visita! Arrivederci
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