Mal di natica
Buongiorno.
Sono un ragazzo di 32 anni sposato con una sua coetanea.
Nel 2018, durante una vacanza, mia moglie è stata sorpresa da dolore che lei riferisce alla natica, ma che si irradia per tutta la gamba e la zona lombare della schiena.
Rientrati, abbiamo prenotato una visita da un neurochirurgo.
RX: lieve deviazione scoliotica sinistro-convessa del rachide lombare con modica riduzione della sua fisiologica lordosi e con retro-listesi di grado lieve di L5 su S1 ed inizialmente presente anche a livello di L4 su L5.
L'esame dimostra inziale rotoscoliosi sx convessa del tratto lombare.
Dismetria della porzione dx del bacino che appare posta più in alto della controlaterale di circa cm 0, 5.
RM: modicamente ridotta la fisiologica lordosi lombare con lieve atteg retro-listesico di L5 su S1 dove concomita minimo pseudo-builging discale circumferenziale prevalente a sx, da cui origina piccola componente erniaria sotto-ligamentosa rivolta in direzione caudale a sede mediana, para-mediana bilaterale e recessoriale sx, che determina stenosi del canale spinale e riduzione dei diametri del forame di coniugazione omolaterale; concomitano modico ispessimento dei leg gialli, note osteofitosiche marginali a sede anteriore e degenerative dei massicci articolari, con loro stato infiammatorio.
A livello Th11-Th12, Th12-L1 e L1-L2 non alterazioni del compartimento osteo-disco-ligamentoso.
A livello L2-L3 iniziale bulging discale circumferenziale associato a minimo ispessimento dei leg gialli e lieve stato infiammatorio dei massicci articolari, prevalente a dx.
A livello L3-L4 minimo builging discale circumferenziale prevalente a sx associato a modico ispessimento dei leg gialli e modico stato infiammatorio dei massicci articolari prevalente a dx.
A livello L4-L5 modicamente ridotto in ampiezza lo spazio inter-somatico con builging discale lateralizzato a sx, che determina stenosi del del forame di coniugazione omolaterale ed in minor misura del canale spinale; concomitano modico ispessimento dei leg gialli e modico stato infiammatorio dei massicci articolari.
Assenti alterazioni a carico del cono midollare.
La settimana prima della visita mia moglie ha avuto un fortissimo attacco di dolore, gestito tramite il curante con 1 puntura al giorno di dicloreum + bentelan da 1, 5 per 6 gg.
La situazione migliora.
Alla visita il professore guardando la documentazione prodotta esordisce dicendo di non voler operare mia moglie perché troppo giovane, che siamo stati fortunati a far passare l'attacco di dolore con "acqua fresca" (dovevamo usare il deltacortene) dopodiché ci saluta.
Dopo due anni di quasi tranquillità ci risiamo con un attacco di dolore (non forte come il precedente).
Le domande sono le seguenti: posso utilizzare la stessa cura suggerita dal curante o devo usare il deltacortene o bentelan da 4?
Quale è la condizione della schiena di mia moglie?
Mi devo preoccupare?
Deve imparare a convivere con questi periodi di attacchi di dolore?
Può essere utile un osteopata?
Sono un ragazzo di 32 anni sposato con una sua coetanea.
Nel 2018, durante una vacanza, mia moglie è stata sorpresa da dolore che lei riferisce alla natica, ma che si irradia per tutta la gamba e la zona lombare della schiena.
Rientrati, abbiamo prenotato una visita da un neurochirurgo.
RX: lieve deviazione scoliotica sinistro-convessa del rachide lombare con modica riduzione della sua fisiologica lordosi e con retro-listesi di grado lieve di L5 su S1 ed inizialmente presente anche a livello di L4 su L5.
L'esame dimostra inziale rotoscoliosi sx convessa del tratto lombare.
Dismetria della porzione dx del bacino che appare posta più in alto della controlaterale di circa cm 0, 5.
RM: modicamente ridotta la fisiologica lordosi lombare con lieve atteg retro-listesico di L5 su S1 dove concomita minimo pseudo-builging discale circumferenziale prevalente a sx, da cui origina piccola componente erniaria sotto-ligamentosa rivolta in direzione caudale a sede mediana, para-mediana bilaterale e recessoriale sx, che determina stenosi del canale spinale e riduzione dei diametri del forame di coniugazione omolaterale; concomitano modico ispessimento dei leg gialli, note osteofitosiche marginali a sede anteriore e degenerative dei massicci articolari, con loro stato infiammatorio.
A livello Th11-Th12, Th12-L1 e L1-L2 non alterazioni del compartimento osteo-disco-ligamentoso.
A livello L2-L3 iniziale bulging discale circumferenziale associato a minimo ispessimento dei leg gialli e lieve stato infiammatorio dei massicci articolari, prevalente a dx.
A livello L3-L4 minimo builging discale circumferenziale prevalente a sx associato a modico ispessimento dei leg gialli e modico stato infiammatorio dei massicci articolari prevalente a dx.
A livello L4-L5 modicamente ridotto in ampiezza lo spazio inter-somatico con builging discale lateralizzato a sx, che determina stenosi del del forame di coniugazione omolaterale ed in minor misura del canale spinale; concomitano modico ispessimento dei leg gialli e modico stato infiammatorio dei massicci articolari.
Assenti alterazioni a carico del cono midollare.
La settimana prima della visita mia moglie ha avuto un fortissimo attacco di dolore, gestito tramite il curante con 1 puntura al giorno di dicloreum + bentelan da 1, 5 per 6 gg.
La situazione migliora.
Alla visita il professore guardando la documentazione prodotta esordisce dicendo di non voler operare mia moglie perché troppo giovane, che siamo stati fortunati a far passare l'attacco di dolore con "acqua fresca" (dovevamo usare il deltacortene) dopodiché ci saluta.
Dopo due anni di quasi tranquillità ci risiamo con un attacco di dolore (non forte come il precedente).
Le domande sono le seguenti: posso utilizzare la stessa cura suggerita dal curante o devo usare il deltacortene o bentelan da 4?
Quale è la condizione della schiena di mia moglie?
Mi devo preoccupare?
Deve imparare a convivere con questi periodi di attacchi di dolore?
Può essere utile un osteopata?
[#1]
Suppongo che i dolori siano almeno prevalentemente a sin.
La causa dovrebbe risiedere nella listesi L5.S1 e, se sono passati due anni dalla rmn, sarebbe da eseguire un controllo.
Come avrà capito, la causa del disturbo è sui nervi (radice dei) all'interno, fra l'altro delle ossa della colonna; l'osteopata non può agire sulla causa.
Anche i farmaci agiscono solo nel togliere, o mitigare, lo stato d'infiammazione. In teoria una terapia antireattiva può essere utile, ma a distanza e senza vedere nè conoscere il paz. non mi sento di consigliarla.
Se ha piacere, dia pure ulteriori notizie.
Cordialità.
La causa dovrebbe risiedere nella listesi L5.S1 e, se sono passati due anni dalla rmn, sarebbe da eseguire un controllo.
Come avrà capito, la causa del disturbo è sui nervi (radice dei) all'interno, fra l'altro delle ossa della colonna; l'osteopata non può agire sulla causa.
Anche i farmaci agiscono solo nel togliere, o mitigare, lo stato d'infiammazione. In teoria una terapia antireattiva può essere utile, ma a distanza e senza vedere nè conoscere il paz. non mi sento di consigliarla.
Se ha piacere, dia pure ulteriori notizie.
Cordialità.
Dr. Della Corte: vincenzodellacortemi@libero.it
Case di Cura: La Madonnina Milano-02/50030013
Le Betulle Appiano Gentile (Co) 031/973311
[#4]
Utente
Grazie dottore.
Capisco che a distanza è tutto molto piu complicato ma a detta del neurochirurgo che ha visitato mia moglie 2 anni fa deve imparare a convivere con questa situazione e quando capita la fase acuta usare questa terapia antireattiva?
Pensa che debba cambiare medico? Esiste una soluzione definitiva?
Capisco che a distanza è tutto molto piu complicato ma a detta del neurochirurgo che ha visitato mia moglie 2 anni fa deve imparare a convivere con questa situazione e quando capita la fase acuta usare questa terapia antireattiva?
Pensa che debba cambiare medico? Esiste una soluzione definitiva?
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 1.2k visite dal 30/06/2020.
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