Sindrome della cauda equina
Gentile dottor Della Corte
ho scritto diversi anni fa per il problema che ho avuto.
Sono una ragazza di 32 anni e nel dicembre 2008 sono stata operata per una voluminosa ernia espulsa liivello L4-L5
Le conseguenze post intervento sono state per me tragiche
Ho fatto riabilitazione per quasi 2 anni poichè non riuscivo a camminare avendo poca forza in entrambe le gambe
e spesso avevo dei formicolii dolorosi che si espandevano dai talloni fin dietro i glutei.
Ma dopo tanto lavoro la mia postura è migliorata.
Il problema più grave e che non si è mai risolto è quello della vescica neurologica e dell'incontinenza fecale.
Attualmente uso i cateteri ad intermittenza e guanti per la defecazione.
Ho fatto domanda per l'invalidità e mi è stata riconosciuta dapprima il 46% e successivamente il 58%.
Sono davvero amareggiata per questo responso poichè oltre al danno post intervento, anche la beffa decisoria.
Ecco quello che le chiedo è se, secondo dei, mi spetta una percentuale maggiore dato i miei problemi
e se un giorno riuscirò a risolverli (neuromodulazione sacrale?)
La ringrazio in anticipo.
ho scritto diversi anni fa per il problema che ho avuto.
Sono una ragazza di 32 anni e nel dicembre 2008 sono stata operata per una voluminosa ernia espulsa liivello L4-L5
Le conseguenze post intervento sono state per me tragiche
Ho fatto riabilitazione per quasi 2 anni poichè non riuscivo a camminare avendo poca forza in entrambe le gambe
e spesso avevo dei formicolii dolorosi che si espandevano dai talloni fin dietro i glutei.
Ma dopo tanto lavoro la mia postura è migliorata.
Il problema più grave e che non si è mai risolto è quello della vescica neurologica e dell'incontinenza fecale.
Attualmente uso i cateteri ad intermittenza e guanti per la defecazione.
Ho fatto domanda per l'invalidità e mi è stata riconosciuta dapprima il 46% e successivamente il 58%.
Sono davvero amareggiata per questo responso poichè oltre al danno post intervento, anche la beffa decisoria.
Ecco quello che le chiedo è se, secondo dei, mi spetta una percentuale maggiore dato i miei problemi
e se un giorno riuscirò a risolverli (neuromodulazione sacrale?)
La ringrazio in anticipo.
[#1]
Gent.le Sig.a,
non sono un Medico Legale Specialista, ma la mia impressione è che non esista un vero e proprio diritto ad avere riconosciuta una percentuale di invalidità piuttosto che una percentuale più contenuta. Le stesse tabelle, ho avuto l'impressione, che vengano intese come orientative (cioè, di massima) cui le Commissioni ad hoc si ispirano. Probabilmente, sarebbe più utile farsi riconoscere facilitazioni (tipo esonero ticket per patologia).
Per quanto concerne la seconda domanda è da dire che quanto più passa il tempo dal momento della lesione (mi pare più di dieci anni fa) più sono affievolite le possibilità di recupero. Tuttavia, ritengo che non bisogni mai demordere perchè miglioramenti (contenuti o meno) si possono sempre ottenere.
Cordiali saluti.
non sono un Medico Legale Specialista, ma la mia impressione è che non esista un vero e proprio diritto ad avere riconosciuta una percentuale di invalidità piuttosto che una percentuale più contenuta. Le stesse tabelle, ho avuto l'impressione, che vengano intese come orientative (cioè, di massima) cui le Commissioni ad hoc si ispirano. Probabilmente, sarebbe più utile farsi riconoscere facilitazioni (tipo esonero ticket per patologia).
Per quanto concerne la seconda domanda è da dire che quanto più passa il tempo dal momento della lesione (mi pare più di dieci anni fa) più sono affievolite le possibilità di recupero. Tuttavia, ritengo che non bisogni mai demordere perchè miglioramenti (contenuti o meno) si possono sempre ottenere.
Cordiali saluti.
Dr. Della Corte: vincenzodellacortemi@libero.it
Case di Cura: "La Madonnina Milano-02/58395555
"Villa Mafalda" ROMA-06/86094294
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 2.4k visite dal 10/06/2020.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.