Ernie cervicali multiple, trattamenti consigliati
Salve,
Ho 33 anni e da circa 7 sono alle prese con mal di schiena localizzati nella zona lombare e cervicale.
A seguito di diversi consulti sono arrivato alla decisione per l'intervento chirurgico per L5-S1 (discectomia, foraminectomia), avendo risolto soltanto la componente algica del problema, a detta del chirurgo che mi ha seguito molto probabilmente i fastidi di sensibilità che ancora mi affliggono derivano dal tratto L4-L5 dove, oltre ad essere presente un'altra ernia, il disco è molto disidratato al punto di essere diventato un black disk.
Indicato a suo parere il bloccaggio con viti.
Contemporaneamente durante la convalescenza si sono acuiti i dolori al collo ed al braccio sinistro che già mi avevano tormentato lo scorso anno, con frequenti blocchi del tipo torcicollo, parestesie notturne alle braccia e sensazione di intorpidimento costante alla mano sinistra.
Il dolore è maggiormente localizzato tra la colonna e la parte inferiore della scapola sinistra e tra il collo e la spalla (la sensazione è quella di due chiodi puntati in questi due punti, dai quali si irradia poi il dolore).
Effettuata su consiglio del chirurgo la RMN cervicale il referto è il seguente:
Oggetto: RM COLONNA CERVICALE
L'esame è stato eseguito con sequenze pesate in Ti e T2, anche con tecnica STIRI su piani di scansione assiali e sagittali.
Rettilineizzazione del rachide cervicale in clinostatismo.
Canale vertebrale di normale morfologia e dimensioni.
Le limitanti somatiche contrapposte C6-C7 presentano lieve iperintensita' di segnale in T2 in relazione a fenomeni distrofici su base reattiva.
A livello C3-C4 è presente una protrusione discale localizzata in sede paramediana destra.
A livello C6-C7 è presente un'ernia discale localizzata in sede mediana, paramediana sinistra.
A livello D2-D3 è presente una circoscritta ernia discale localizzata in sede paramediana destra.
A livello D2-D3 è presente protrusione discale localizzata in sede paramediana destra.
A livello D4-D5 è presente minima ernia discale localizzata in sede mediana, paramediana sinistra.
Regolare rappresentazione dello spazio sub-aracnoideo anteriore a livello dei rimanenti spazi intersomatici esaminati.
Non sono evidenti aree di alterato segnale nel contesto del midollo cervicale.
Al netto di questo sono abbastanza sconfortato, i trattamenti conservativi li ho effettuati negli anni precedenti, senza alcun risultato, vorrei provare strade quali l'ozono terapia o tecniche meno invasive, sono inoltre preoccupato riguardo il fatto di subire diversi trattamenti lungo la colonna, annullando una certa 'naturalità' della stessa.
Chiedo a chi del mestiere quale potrebbe essere una strada valida da seguire per poter risolvere (spero definitivamente) questi problemi.
Grazie in anticipo
Ho 33 anni e da circa 7 sono alle prese con mal di schiena localizzati nella zona lombare e cervicale.
A seguito di diversi consulti sono arrivato alla decisione per l'intervento chirurgico per L5-S1 (discectomia, foraminectomia), avendo risolto soltanto la componente algica del problema, a detta del chirurgo che mi ha seguito molto probabilmente i fastidi di sensibilità che ancora mi affliggono derivano dal tratto L4-L5 dove, oltre ad essere presente un'altra ernia, il disco è molto disidratato al punto di essere diventato un black disk.
Indicato a suo parere il bloccaggio con viti.
Contemporaneamente durante la convalescenza si sono acuiti i dolori al collo ed al braccio sinistro che già mi avevano tormentato lo scorso anno, con frequenti blocchi del tipo torcicollo, parestesie notturne alle braccia e sensazione di intorpidimento costante alla mano sinistra.
Il dolore è maggiormente localizzato tra la colonna e la parte inferiore della scapola sinistra e tra il collo e la spalla (la sensazione è quella di due chiodi puntati in questi due punti, dai quali si irradia poi il dolore).
Effettuata su consiglio del chirurgo la RMN cervicale il referto è il seguente:
Oggetto: RM COLONNA CERVICALE
L'esame è stato eseguito con sequenze pesate in Ti e T2, anche con tecnica STIRI su piani di scansione assiali e sagittali.
Rettilineizzazione del rachide cervicale in clinostatismo.
Canale vertebrale di normale morfologia e dimensioni.
Le limitanti somatiche contrapposte C6-C7 presentano lieve iperintensita' di segnale in T2 in relazione a fenomeni distrofici su base reattiva.
A livello C3-C4 è presente una protrusione discale localizzata in sede paramediana destra.
A livello C6-C7 è presente un'ernia discale localizzata in sede mediana, paramediana sinistra.
A livello D2-D3 è presente una circoscritta ernia discale localizzata in sede paramediana destra.
A livello D2-D3 è presente protrusione discale localizzata in sede paramediana destra.
A livello D4-D5 è presente minima ernia discale localizzata in sede mediana, paramediana sinistra.
Regolare rappresentazione dello spazio sub-aracnoideo anteriore a livello dei rimanenti spazi intersomatici esaminati.
Non sono evidenti aree di alterato segnale nel contesto del midollo cervicale.
Al netto di questo sono abbastanza sconfortato, i trattamenti conservativi li ho effettuati negli anni precedenti, senza alcun risultato, vorrei provare strade quali l'ozono terapia o tecniche meno invasive, sono inoltre preoccupato riguardo il fatto di subire diversi trattamenti lungo la colonna, annullando una certa 'naturalità' della stessa.
Chiedo a chi del mestiere quale potrebbe essere una strada valida da seguire per poter risolvere (spero definitivamente) questi problemi.
Grazie in anticipo
[#1]
Il caso è da valutare clinicamente nel caso lei non escluda eventuali proposizioni chirurgiche.
Se il dolore dovesse tendere a permanere dopo la terapia fisica o le terapie antalgiche varie, potrebbe essere giustificato un intervento di artrodesi mininvasiva oppure di sostitutione totale di disco (TDR).
L'impatto di queste procedure sulla biomeccanica vertebrale generalmente è molto basso.
Analogo discorso può essere fatto per la colonna cervicale: in caso di inefficacia delle terapie fisiche si considera la terapia chirurgica.
Il quadro però va sempre valutato clinicamente e al di là del dato puramente morfologico (intendendo con questo gli esami d'immagine).
Cordialità.
Se il dolore dovesse tendere a permanere dopo la terapia fisica o le terapie antalgiche varie, potrebbe essere giustificato un intervento di artrodesi mininvasiva oppure di sostitutione totale di disco (TDR).
L'impatto di queste procedure sulla biomeccanica vertebrale generalmente è molto basso.
Analogo discorso può essere fatto per la colonna cervicale: in caso di inefficacia delle terapie fisiche si considera la terapia chirurgica.
Il quadro però va sempre valutato clinicamente e al di là del dato puramente morfologico (intendendo con questo gli esami d'immagine).
Cordialità.
Pier Francesco Eugeni, MD
Specialista in Neurochirurgia - Chirurgia Spinale
Segreteria: 3296122118 – Portatile: 3208219474 - email: eugeni@inwind
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 2.3k visite dal 04/06/2020.
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