Ricaduta ernia discale l5-s1

Salve,
A novembre sono stato sottoposto ad intervento chiururgico a seguito di ernia discale sx L5-S1.

Nei mesi successivi non ho avvertito praticamente più dolori, fino all’altro giorno dove praticamente mi sono bloccato nuovamente con un dolore acuto.
Sono paralizzato a letto, non riesco a stare in piedi e a sensazione il dolore è’ molto simile all’ernia precedenteMente operata, mi sembra quasi di non possedere i muscoli per sorreggermi.
Volevo sapere quanto sia probabile una ricaduta dopo solo 6 mesi tenendo conto che non alzo pesi (massimo 5 kg), oppure più semplicemente è’ una sorta di blocco della schiena (colpo strega?) , dando per scontato che solo una risonanza magnetica può dare indicazioni e che farò a breve.
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Dr. Vincenzo Della Corte Neurochirurgo 7.1k 247
Se i disturbi sono avvertiti come sovrapponibili a quelli presenti prima dell'intervento, le probabilità si dividono quasi a metà fra la recidiva d'ernia e la formazione di una fibrosi cicatriziale in sede di focolaio chirurgico.
Dovrebbe fare una nuova rmn lombare senza e con mdc. Quella senza mdc dovrebbe mostrare una compressione radicolare, mentre quella con mdc potrebbe mostrare un'accentuazione della visibilità del materiale che comprime. L'ernia non assume contrasto, mentre la fibrosi cisatriziale in loco, essendo in questa fase abbastanza ben vascolarizzata, assume il contrasto.
E' possibile che il Collega che La ha operata possa eseguire, già nel corso di una visita neurochirurgica di controllo, un'infiltrazione almeno periradicolare per ostacolare l'evolversi di un processo infiammatorio.
Se ha piacere, dia pure ulteriori notizie.
Cordialità.

Dr. Della Corte: vincenzodellacortemi@libero.it
Case di Cura: La Madonnina Milano-02/50030013
Le Betulle Appiano Gentile (Co) 031/973311

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Utente
Utente
Buongiorno Dottore,
Questo il testo della risonanza :
Ulteriore estrusione erniaria del residuo discale in sede paramediana sinistra ,con impegno intraforaminale sinistro e con conflitto radicolare omolaterale.
Presenza in adiacenza alla origine foraminale anche di tessuto di granulazione di aspetto cicatrizzante .
In sostanza : mi è’ riuscita l’ernia nello stesso punto di prima?
Ha qualche suggerimento in merito ?
Grazie
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Dr. Vincenzo Della Corte Neurochirurgo 7.1k 247
Mi pare che entrambe le possibilità segnalate si sono concretizzate.
Il suggerimento che Le do è di essere visto in ambito neurochirurgico e se i disturbi sono importanti, prima di pensare ad un ulteriore intervento, ad eseguire un'infiltrazione (già in sede di visita neurochirurgica) a livello del disturbo (quindi, L5-S1). Se il risultato è buono, si potrà completare con un ciclo, che di norma consiste in tre infiltrazioni. Eventualmente, si potranno adottare altre misure; il tutto sempre in funzione dell'obbiettività clinica che verrà rilevata nel corso della visita specialistica.
Cordialità.
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Utente
Utente
Salve dottore,
Il neurochirurgo lo vedrò lunedì 8.
Il medico di famiglia però mi ha avvertito che difficilmente un neurochirurgo riopera nella stessa zona.
So’ bene che deve passare il periodo di massima infiammazione ma al momento io non riesco nemmeno a deambulare, e mi spavento se penso che dovrò tenere l’ernia per il resto della mia vita continuando a curarla.Per mentalità vorrei eliminare alla radice Il problema ma se trovassi di fronte un muro da parte del neurochirurgo mi troverei in crisi.
Consigli? Magari su come far capire che nonostante possa curarla voglio comunque rifarmi operare?
Grazie
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Dr. Vincenzo Della Corte Neurochirurgo 7.1k 247
Gli faccia presente la possibilità che Lui esegua un'infiltrazione già subito nel corso della visita stessa.
Se ha piacere, dia notizie dopo la visita dal Collega.
Cordialmente.