2004 mi è stata dignosticata un' ernia contenuta a livello l4-l5 a seguito di sciatalgia gamba dx

Ho trentanove anni. Nel gennaio 2004 mi è stata dignosticata un' ernia contenuta a livello L4_L5 a seguito di sciatalgia gamba dx con particolare dolore al gluteo e al polpaccio. Il fallimento di terapie farmacologiche (dai semplici antinfiammatori al cortisone), delle terapie posturali, e delle terapie di medicina alternativa (agopuntura), mi sottopongo ad intervento chirurgico con tecnica percutanea (coblazioe)nel giugno dello stesso anno. Gli esiti dell'intervento sono eccellenti con scomparsa della sintomatologia accusata. Riprendo anche una lieve attività fisica, cosa che ho sempre fatto, fino al gennaio del 2005, quando accuso, improvvisamente, dolori lancinanti alla gamba dx tali da impedirmi la deambuulazione. Faccio una RNM d'urgenza il cui referto è ernia espulsa L4_L5. A febbraio 2005 mi opero con tecnica classica in microchirurgia per l'asportazione dell'ernia. Anche in questo caso il risultato è positivo con regressione di tutti i dolori.
Dal febbraio 2006 accuso un indolensimento (non dolore) importante sempre alla gamba dx.La RNM effettuata evidenzia un bulging discale sempre a livello L4_L5 con modesto impegno del sacco durale dx e iniziale interessamento dello spazio intraforaminale. Chiedo cortesemente un consiglio perchè non so più cosa fare: sottopormi ad un nuovo (terzo) intervento chirurgico o intraprendere una terapia conservativa per la regressione dei sintomi? Ringraziandovi anticipatemente della disponibiltà, saluto cordialmente.
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Neurochirurgo attivo dal 2003 al 2020
Neurochirurgo
Gentile Signore,
per una risposta esauriente andrebbe innanzitutto visionato l'ultimo esame RM eseguito oltre ad una precisa valutazione clinica sulla sua persona.E' possibile infatti che, alla luce degli interventi eseguiti, si possa essere instaurata un'instabilità vertebrale sul segmento interessato (L4/L5), cosa peraltro comune nel tempo dopo interventi per ernia discale lombare.E' comunque utile in tal caso eseguire una Rxgrafia della colonna lombare con sequenze dinamiche, il cui esito, ripeto, andrà valutato insieme alla RM e alla clinica.Frattanto le consiglio nuoto, gestendo la sintomatologia più evidente con farmaci antiinfiammatori e miorilascianti.
Spero di esserle stato d'aiuto. Le faccio tanti auguri.

Dott. Fabio Barone
U.O. Neurochirurgia
A.O. Cannizzaro
Catania
Tel. 095.7263435
Fax 095.7263428
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Utente
Utente
Gentile Dott. Barone,
grazie del tempo dedicatomi e del suo prezioso consiglio che seguirò.
Distinti saluti,
Aldo
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Dr. Antonio Crocco Neurochirurgo 8
Gentile Sig. Aldo,
Come giustamente le ha anticipato il Collega prima di me è necessaria una valutazione clinica e una visione degli esami eseguiti.
Essendo Lei già stato sottoposto a precedenti interventi chirurgici è importante che la RM L/S sia completata con la somministrazione di mezzo di contrasto (nel caso della RM con Gadolinio). Questo serve per distinguere tra una recidiva erniaria o piu semplicemente a una cicatrice.

Cordiali Saluti

Dott. Antonio Crocco
U.O. Neurochirurgia
Ospedali Riuniti Bergamo