Esiti cicatriziali dopo doppio intervento di ernia discale l5-s1
Gentili Dottori.
Mia moglie è stata operata per ben 2 volte alla schiena per una ernia espulsa (2015 e 2016).
Paziente diabetica nel 2018 ha cominciato ad avere problemi nella deambulazione ma è stata scartata l'ipotesi della neuropatia diabetica, comunque presente, in quanto il problema è soltanto alla gamba destra proprio la parte interessata dalle 2 operazioni.
Dopo un percorso riabilitativo presso la fondazione Santa Lucia a Roma da circa 3 mesi ha cominciato ad avvertire formicolii sempre più forti e presenti h24 alla gamba destra che terminano al 1 /2 dito del piede.
Con il tempo si sono aggiunte mioclonie che partono dal gluteo e percorrono tutta la gamba destra.
Dopo due infiltrazioni TAC guidate di cortisone e lidocaina su L5-S1 (80mg) la situazione è invariata e il neuroradiologo, che sconsiglia un intervento, ha detto bisogna attendere che il tutto si rimetta a posto da solo: ma questa non è vita per lei che tra l'altro è un medico radiologo.
L'ultima RM con mdc ha dato questo verdetto: Sono evidenti gli esiti di pregressi interventi chirurgici con emilaminectomia dx in L5-S1 dove è apprezzabile una evidente fibrosi epidurale che avvolge l'emergenza radicolare S1 e S2 sul lato di destra.
Si associa anche una protusione discale con estrinsecazione laterale e foraminale destra che determina un restringimento del forame di coniugazione L5-S1 di questo lato con una possibile compressione sulla radice L5 omolaterale.
Il reperto si associa anche una evidente alterazione di segnale di tipo edematoso dei due corpi vertebrali (L5-S1).
Per il neuroradiologo il problema potrebbe essere stato causato dalla fisioterapia che ha "stirato" la fibrosi epidurale definendola in S1 che è difficile da raggiungere anche per una infiltrazione.
Ma cosa si può fare per eliminare o ridurre la sua sofferenza?
Dato che i farmaci non hanno alcun effetto dovrebbe operarsi per la 3 volta con tutti i rischi che possono esserci data anche la patologia diabetica?
In attesa porgo cordiali saluti
Michele
Mia moglie è stata operata per ben 2 volte alla schiena per una ernia espulsa (2015 e 2016).
Paziente diabetica nel 2018 ha cominciato ad avere problemi nella deambulazione ma è stata scartata l'ipotesi della neuropatia diabetica, comunque presente, in quanto il problema è soltanto alla gamba destra proprio la parte interessata dalle 2 operazioni.
Dopo un percorso riabilitativo presso la fondazione Santa Lucia a Roma da circa 3 mesi ha cominciato ad avvertire formicolii sempre più forti e presenti h24 alla gamba destra che terminano al 1 /2 dito del piede.
Con il tempo si sono aggiunte mioclonie che partono dal gluteo e percorrono tutta la gamba destra.
Dopo due infiltrazioni TAC guidate di cortisone e lidocaina su L5-S1 (80mg) la situazione è invariata e il neuroradiologo, che sconsiglia un intervento, ha detto bisogna attendere che il tutto si rimetta a posto da solo: ma questa non è vita per lei che tra l'altro è un medico radiologo.
L'ultima RM con mdc ha dato questo verdetto: Sono evidenti gli esiti di pregressi interventi chirurgici con emilaminectomia dx in L5-S1 dove è apprezzabile una evidente fibrosi epidurale che avvolge l'emergenza radicolare S1 e S2 sul lato di destra.
Si associa anche una protusione discale con estrinsecazione laterale e foraminale destra che determina un restringimento del forame di coniugazione L5-S1 di questo lato con una possibile compressione sulla radice L5 omolaterale.
Il reperto si associa anche una evidente alterazione di segnale di tipo edematoso dei due corpi vertebrali (L5-S1).
Per il neuroradiologo il problema potrebbe essere stato causato dalla fisioterapia che ha "stirato" la fibrosi epidurale definendola in S1 che è difficile da raggiungere anche per una infiltrazione.
Ma cosa si può fare per eliminare o ridurre la sua sofferenza?
Dato che i farmaci non hanno alcun effetto dovrebbe operarsi per la 3 volta con tutti i rischi che possono esserci data anche la patologia diabetica?
In attesa porgo cordiali saluti
Michele
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Egr. signor Michele,
bisogna visionare con attenzione la RM e valutare cosa sia successo durante e dopo gli interventi.
Se la causa è solo il tessuto cicatriziale che permane nonostante tentativi di effettuare una lisi e il dolore non scompare, temo che un nuovo intervento si imponga in quanto non è da escludere che la permanenza dell'ernia discale in L5-S1 possa essere la maggior responsabile piuttosto che la fibrosi.
Disponibile per eventuali ulteriori chiarimenti, invio cordiali saluti
bisogna visionare con attenzione la RM e valutare cosa sia successo durante e dopo gli interventi.
Se la causa è solo il tessuto cicatriziale che permane nonostante tentativi di effettuare una lisi e il dolore non scompare, temo che un nuovo intervento si imponga in quanto non è da escludere che la permanenza dell'ernia discale in L5-S1 possa essere la maggior responsabile piuttosto che la fibrosi.
Disponibile per eventuali ulteriori chiarimenti, invio cordiali saluti
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 1.5k visite dal 15/01/2020.
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