Tumore cerebrale

Gentili Dottori,
solo due giorni fa a causa di alcuni sintomi quali intorpidimento della parte destra, indebolimento e stato confusionale abbiamo accompagnato mia madre di 54 anni in pronto soccorso a Palermo, all'ospedale Civico.

È stata ricoverata subito, sono state effettuate una tac d'urgenza risonanza magnetica e mezzo di contrasto che hanno dato un esito di un tumore maligno primitivo, che non pare abbia causato delle metastasi per il momento.

Il tumore si trova sul lobo frontale sinistro e infatti sta causando un emiparesi destra e delle difficoltà nella concentrazione e nel linguaggio o probabilmente questo può essere causato dall'edema per la quale è stata iniziata una terapia cortisonica endovena per ridurre.

In programma c'è un intervento chirurgico per la settimana entrante.

Vogliono operarla attraverso una craniotomia, quindi in parole povere aprendola.

Questo tipo di intervento non mi soddisfa molto (nella mia ignoranza forse?
)
mi sembra troppo invasivo, esposto a una più facile insorgenza di complicazioni o addirittura infezioni.

Volevo chiedere a voi dottori competenti se ritenete che questo tipo di intervento sia il più adatto o sarebbe il caso di chiedere un consulto in un altro ospedale specializzato in microchirurgia e tentare la strada della laparoscopia o comunque una chirurgia meno invasiva con strumentazioni più avanzate.

Volevo inoltre chiedervi se conoscete questa struttura e sia adatta o sia il caso di optare per un'altra.

Spero in una vostra risposta
Cordiali saluti
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Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.7k 398
Gentile signora,
mi permetto di segnalare alcune imprecisioni :
se il tumore è primitivo dell'encefalo non dà metastasi, se invece c'è il sospetto che sia una metastasi (ovvero una localizzazione nell'encefalo di un tumore insorto in altri organi) bisognerà cercare il tumore primitivo.
In ogni caso credo che l'intervento di asportazione sia necessario anche per poter far diagnosi istologica, ovvero di natura della neoplasia.
L'intervento andrà effettuato mediante una craniotomia, ovvero rimuovendo una parte della teca cranica per potervi accedere e questo verrebbe fatto in qualsiasi neurochirurgia in Italia e nel mondo.
Un'ultima precisazione: per laparoscopia si intende un intervento sugli organi addominali.

Cordialità ed auguri
[#2]
Utente
Utente
Gentilissimo Dottor Migliaccio,
Intanto la ringrazio per il chiarimento sia a livello scientifico che terminologico, anzi mi scuso per la mia ignoranza riguardanti certi punti.
Volevo chiederle anche se sia possibile poter spostare la paziente in questo momento debilitante(il farmaco cortisonico per ridurre l'edema la spossa parecchio) dalla Sicilia a Milano(aereo) , nel caso riscontrassimo attraverso un consulto in un centro specializzato una migliore risposta strumentale o comunque un esperienza più ampia.
In questo momento si sta cercando di riassorbire l'edema insorto, quindi mamma attualmente ha un edema cerebrale non poco importante.
Inoltre volevo chiederle se questo tipo di intervento quindi su un tumore primitivo di 4 cm possa avere un esito positivo senza recare dei danni o ancora peggio, qualcosa di più spiacevole.
La ringrazio ancora.
[#3]
Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.7k 398
Gentile signora,
un paziente ha diritto di scegliere medico e struttura che desidera, ma lo dovrebbe senza preconcetti.
Il trasferimento a Milano credo sia possibile con assistenza medica, ma come Le dicevo non credo che l'approccio chirurgico possa essere diverso da quello proposto.
Potrebbe essere necessaria una biopsia stereotassica prima dell'intervento, ma questo dovranno deciderlo i chirurghi che la stanno seguendo.
Qualsiasi cosa a questo mondo ha i suoi rischi, anche un viaggio in aereo, in treno o attraversare la strada.
Gli interventi chirurgici non si sottraggono a questa regola, soprattutto quando vengono eseguiti su aree funzionali come quelle del cervello.
Una buona giornata