Lettura rsm per vari problemi
RM ENCEFALO (diretto)
Sono state ottenute immagini T1, DP, T2 e t2* dipendenti in sequenza spin echo, fast spin echo, FLair e gradient echo orientate nei tre piani ortogonali.
Alcune arre puntiformi di iperintensità di segnale nelle immagini acquisite a Tr lungo, meglio evidenti in sequenza FLAIR, che non inducono effetto massa sulle strutture circostanti si osservano nella sostanza bianca peri e sopratrigonale dei due lati e il quella sottocorticale adiacenti le regioni fronto insulari. I reperti hanno significato del tutto aspecifico. Trattasi molto verosimilmente di piccoli focolai gliotici associati a prominenza di spazi perivascolari di Virchow Robin con gliosi parietale. Un completamento di indagine con mezzo di contrasto paramagnetico potrebbe eseere utile ad escludere alterazioni di barriera ematoencefalica.
Sistema ventricolare normale per morfologia e dimensioni con linea mediana in asse.
Ampiamente rappresentato lo spazio subaracnoideo periencefalico.
Libere le cisterne dell'angolo ponto cerebellare e normoconformati e simmetrici i canali acustici interni.
RM COLONNA CERVICALE
Sono state ottenute immagini T1, T2 e T2* dipendenti in sequenza fast spin echo, STIR, gradient echo e balance, orientati nei piani sagittale ed assiale.
Sono stati studiati il passaggio cervico-occipitale, il rachide cervicale e il rachide dorsale superiore fino a D2.
La giunzione bulbo-midollare ed il midollo cervico-dorsale esamninati sono normali per morfologia, sede, dimensioni ed intensità di segnale.
Rachide cervicale rettileo per raddrizzamento della fisiologia lordosi con accenno a cifosi a fulcro in C5.
La corsa midollare segue l'anomala curvatura rachidea peraltro con interposizione di spazio subaracnoideo.
Nodulo angiomatoso intrasomatico nel versante anteriore paramediano destro del corpo D2.
Esiti di intervento chirurgico a C5/C6 con accesso per via anteriore e posizionamento di stabilizzatore intersomatico a gabbietta origine artefatti, apparentemente in sede.
Allo stesso livello e a C4/C5 lievi salienze discoartrosiche retrosomatice che determinano solo minima impromta extradurale bisegmentaria sullo spazio subaracnoideo premidollare senza ridurre in modo significativo il diametro rachideo sagittale né impegnare le strutture nervose.
Normalmente rappresentato il restante spazio subaracnoideo perimidollare.
SEgue............
[#1]
Gentile Signora,
il referto dell'esame senza una descrizione della sua storia clinica non fornisce informazioni sufficienti per darle un parere medico appropriato.
In linea di massima l'esame RMN encefalo mostra aree di alterato segnale di significato verosimilmente aspecifico. Per scrupolo le è stato comunque consigliato di ripetere lo studio RMN encefalo con mdc.
Per quanto riguarda il rachide cervicale, il livello operato sembra non presentare problemi con il limite degli artefatti indotti dalla cage posta durante l'intervento. Il resto del rachide presenta modeste alterazioni artrosiche senza tuttavia compressione mielo-radicolare significativa.
Cordiali saluti,
il referto dell'esame senza una descrizione della sua storia clinica non fornisce informazioni sufficienti per darle un parere medico appropriato.
In linea di massima l'esame RMN encefalo mostra aree di alterato segnale di significato verosimilmente aspecifico. Per scrupolo le è stato comunque consigliato di ripetere lo studio RMN encefalo con mdc.
Per quanto riguarda il rachide cervicale, il livello operato sembra non presentare problemi con il limite degli artefatti indotti dalla cage posta durante l'intervento. Il resto del rachide presenta modeste alterazioni artrosiche senza tuttavia compressione mielo-radicolare significativa.
Cordiali saluti,
Dr Paolo Perrini
Neurochirurgia Universitaria,
Ospedale "Santa Chiara", Pisa.
perrinipaolo@hotmail.com
www.perrinipaolo.com
[#2]
Utente
La ringrazio per la risposta e le do un po' di notizie sul perchè sto facendo questi esami.
Nel 2004 mi viene diagnosticata dopo vari mesi un ernia cervicale e vengo opertata a Bologna, dove vi rimango per 21 giorni effettuando anche fisioterapia. Le cose sembrano migliorare ma per poco tempo: la brachialgia presente dalla parte destra peggiora, soffro spesso di dolori e stanchezza motoria (dolore a tendere i panni esempio), ho forme di parestesie, mi cadono le cose di mano, lamento cervicalgia e cefalea.Da esami viene trovata una radicolopatia C6 e cefalea di tipo muscolo-tensivo, sindrome del tunnel carpale operata nel 2006, miglioramento temporaneo. Si verificano in posizione supina dolori che si irradiano anche alla gamba (sempre destra) e scosse elettriche lungo la colonna, debolzza delle gambe nel camminare e salire scale. Si verifica inoltre una sensazione di caldo improvviso mi viene richiesta visita reumatologica che non evidenzia patolgie in corso semma psoriasi?
Nell'aprile 2008 durante la notte non iesco a muovere gli arti superiori né la testa fino a metà orecchi e gola, dopo circa 15 minuti riesco a chiamare mio marito e guardia medica che richiede ricovero per probabile Tia in fase di recupero, accertamenti dicono che si è trattato di una'ischemia temporanea.
Lievi innalzamenti temperatura 37,3 37, senza motivo.
L'intestino durante evaquazione non risuta essere più come prima a volte diarrea e piccoli pezzi.
Punture di spilli al braccio e alla gamba destra fino ad estendersi pianta piede.
Anche i rapporti sessuali subiscono dei cambiamenti per esempio sento il bisogno di urinare ed ho delle piccole perdite.
Sono stanca senza fare alcun sforzo fisico e mi capitano episodi di confusione mentale mncanza concentrazione esempio: se percorro una strada ad un tratto non riesco a capire dove sono, poi mi passa oppurenon riesco a concentarmi nella lettura o ad aiutare mia figia che frequent la V elementare nei compiti, premetto di averlo fatto benissimo con gli altri due figli, nausea e vertigini. Nella notte crampi e sensazione di blocco arto. Certi giorni sto meglio altri no a volte mi capita di dover stare a letto. Ultim episodio di infiammazione dei tendini tanto da presentarmi al pronto soccorso credendo di essermi rotta il dito medo della mano destra.
Spero di averle dato notizie utili, fino a cinque anni fa non ho avuto mai nient e stavo benissimo speroche qualcuno riesca ad iutarmi mi sento una foca goffa e imbranata. Grazie arrivederci
Nel 2004 mi viene diagnosticata dopo vari mesi un ernia cervicale e vengo opertata a Bologna, dove vi rimango per 21 giorni effettuando anche fisioterapia. Le cose sembrano migliorare ma per poco tempo: la brachialgia presente dalla parte destra peggiora, soffro spesso di dolori e stanchezza motoria (dolore a tendere i panni esempio), ho forme di parestesie, mi cadono le cose di mano, lamento cervicalgia e cefalea.Da esami viene trovata una radicolopatia C6 e cefalea di tipo muscolo-tensivo, sindrome del tunnel carpale operata nel 2006, miglioramento temporaneo. Si verificano in posizione supina dolori che si irradiano anche alla gamba (sempre destra) e scosse elettriche lungo la colonna, debolzza delle gambe nel camminare e salire scale. Si verifica inoltre una sensazione di caldo improvviso mi viene richiesta visita reumatologica che non evidenzia patolgie in corso semma psoriasi?
Nell'aprile 2008 durante la notte non iesco a muovere gli arti superiori né la testa fino a metà orecchi e gola, dopo circa 15 minuti riesco a chiamare mio marito e guardia medica che richiede ricovero per probabile Tia in fase di recupero, accertamenti dicono che si è trattato di una'ischemia temporanea.
Lievi innalzamenti temperatura 37,3 37, senza motivo.
L'intestino durante evaquazione non risuta essere più come prima a volte diarrea e piccoli pezzi.
Punture di spilli al braccio e alla gamba destra fino ad estendersi pianta piede.
Anche i rapporti sessuali subiscono dei cambiamenti per esempio sento il bisogno di urinare ed ho delle piccole perdite.
Sono stanca senza fare alcun sforzo fisico e mi capitano episodi di confusione mentale mncanza concentrazione esempio: se percorro una strada ad un tratto non riesco a capire dove sono, poi mi passa oppurenon riesco a concentarmi nella lettura o ad aiutare mia figia che frequent la V elementare nei compiti, premetto di averlo fatto benissimo con gli altri due figli, nausea e vertigini. Nella notte crampi e sensazione di blocco arto. Certi giorni sto meglio altri no a volte mi capita di dover stare a letto. Ultim episodio di infiammazione dei tendini tanto da presentarmi al pronto soccorso credendo di essermi rotta il dito medo della mano destra.
Spero di averle dato notizie utili, fino a cinque anni fa non ho avuto mai nient e stavo benissimo speroche qualcuno riesca ad iutarmi mi sento una foca goffa e imbranata. Grazie arrivederci
[#3]
Utente
Scusi dottore ma mi sono accorta che i risultati della rsm non sono stati scritti tutti manca la parte lombosacrale che adesso le invio, grazie mi scuso.
RM COLONNA LOMBOSACRALE
Sono state ottenute immagini T1, DP e T2 dipendenti in sequenza fast spin echo e Stir orientate nei piani sagittale ed assiale.
Sono stati studiati il rachide lombosacrale e il rachide dorsale inferiore fino a D11.
Non vi sono anomalie morfologiche o volumetriche a carico della corda midollare nel tratto esamninato con cono midollare che termina all'altezza dello spazio intersomatico L1/L2.
In sede centromidollare stria iperintensa in T2 e tenuemente ipointensa in T1 a decorso verticale da attribuire a piccola dilatazione idromielica del canale epindemanle centrale, reperto privo di significato clinico.
A D12/L1, L1/L2, L4/L5 ed L5/S1 segni di spondiloartropatia degenerativa con riduzione del segnale intradiscale nelle immagini T2 dipendenti per disidratazione dei nuclei polposi discali e irregolarità spondilosiche marginali anteriori.
A D!2/L1 protrusione posteriore dell'analus fibrosus discale dai margini ossei con focalità erniaria sottolegamentosa poteroparamediana destra lievemente risalita e discesa oltre le limitanti somatiche contrapposte che induce impronta extradurale sull'adiacente parete durale senzaimpegno delle strutture nervose.
A L1/L2 ulteriore focalità erniaria sottolegamentosa postero paramediana sinistra, risalita lungo il muro somatico posteriore di L1, cui corrisponde lieve impronta extradurale sull'adiacente parete durale senza segni di coinvolgimento delle strutture nervose.
Agli ultimi metameri lombari iniziale pertrofia degenerativa dei massicci articolari con assimetria di orientamento delle rime articolari e artrosi interfaccetale.
Nella norma tuttavia le dimensioni del canale rachideo.
Noduli angiomatosi intrasomatici dei corpi di L5 e L2.
Cisti radicolari all'interno del canale sacrale all'altezza di S1 ed S2.
Si segnala, quale reperto collaterale, la presenza di piccole formazioni iperintense in T2 in corrispondenza del collo dell'utero da attribuire in prima ipotesi molto verosimilimente a cisti di Naboth.
Le chiedo cortesemente un suo parere in merito. Grazie resto in attesa sue notizie. Daniela
RM COLONNA LOMBOSACRALE
Sono state ottenute immagini T1, DP e T2 dipendenti in sequenza fast spin echo e Stir orientate nei piani sagittale ed assiale.
Sono stati studiati il rachide lombosacrale e il rachide dorsale inferiore fino a D11.
Non vi sono anomalie morfologiche o volumetriche a carico della corda midollare nel tratto esamninato con cono midollare che termina all'altezza dello spazio intersomatico L1/L2.
In sede centromidollare stria iperintensa in T2 e tenuemente ipointensa in T1 a decorso verticale da attribuire a piccola dilatazione idromielica del canale epindemanle centrale, reperto privo di significato clinico.
A D12/L1, L1/L2, L4/L5 ed L5/S1 segni di spondiloartropatia degenerativa con riduzione del segnale intradiscale nelle immagini T2 dipendenti per disidratazione dei nuclei polposi discali e irregolarità spondilosiche marginali anteriori.
A D!2/L1 protrusione posteriore dell'analus fibrosus discale dai margini ossei con focalità erniaria sottolegamentosa poteroparamediana destra lievemente risalita e discesa oltre le limitanti somatiche contrapposte che induce impronta extradurale sull'adiacente parete durale senzaimpegno delle strutture nervose.
A L1/L2 ulteriore focalità erniaria sottolegamentosa postero paramediana sinistra, risalita lungo il muro somatico posteriore di L1, cui corrisponde lieve impronta extradurale sull'adiacente parete durale senza segni di coinvolgimento delle strutture nervose.
Agli ultimi metameri lombari iniziale pertrofia degenerativa dei massicci articolari con assimetria di orientamento delle rime articolari e artrosi interfaccetale.
Nella norma tuttavia le dimensioni del canale rachideo.
Noduli angiomatosi intrasomatici dei corpi di L5 e L2.
Cisti radicolari all'interno del canale sacrale all'altezza di S1 ed S2.
Si segnala, quale reperto collaterale, la presenza di piccole formazioni iperintense in T2 in corrispondenza del collo dell'utero da attribuire in prima ipotesi molto verosimilimente a cisti di Naboth.
Le chiedo cortesemente un suo parere in merito. Grazie resto in attesa sue notizie. Daniela
[#4]
Gentile Signora,
per una situazione così complessa è molto difficile darle un parere sensato via internet. Chiaramente le alterazioni rilevate allo studio RMn del rachide non spiegano in alcun modo la sintomatologia che lei lamenta (vertigini, nausea,...)
Sicuramente sarà utile eseguire lo studio RMN encefalo con mdc per avere ulteriori informazioni.
Ci tenga al corrente,
cordiali saluti,
per una situazione così complessa è molto difficile darle un parere sensato via internet. Chiaramente le alterazioni rilevate allo studio RMn del rachide non spiegano in alcun modo la sintomatologia che lei lamenta (vertigini, nausea,...)
Sicuramente sarà utile eseguire lo studio RMN encefalo con mdc per avere ulteriori informazioni.
Ci tenga al corrente,
cordiali saluti,
[#6]
Utente
Buonasera dopo vari problemi che vanno ad aggravarsi sempre di più, al momento sto facendo presso il centro fisiokinetic di Firenze riabilitazione con piscina, tecar e fisioterapia, ho effettuato una risonanza magnetica con mezzo di contrasto. L'esito è il seguente:
RM RACHIDE CERVICALE
Inversione della fisiologica lordosi con fulcro in C5-C6 ove si evidenziano anche esiti chirurgici con presenza di distanziatore metallico. A tale livello il canale midollare presenta una riduzione dei diametri sagittali legata anche alla modesta prominenza dei dischi C4-C5 e C6-C7. Dette protrusioni determinano una riduzione d'ampiezza dello spazio liquorale anteriore senza segni di compressione delle strutture nervose. Non si evidenziano alterazioni dopo la somministrazione endovenosa di mezzo di contrasto.
RM RACHIDE LOMBO-SACRALE
Note di degenerazione disidratativa a carico dei dischi D12-L1, L1-L2, L4-L5 ed L5-S1. In corrisposndenza degli spazi D12-L1
RM RACHIDE CERVICALE
Inversione della fisiologica lordosi con fulcro in C5-C6 ove si evidenziano anche esiti chirurgici con presenza di distanziatore metallico. A tale livello il canale midollare presenta una riduzione dei diametri sagittali legata anche alla modesta prominenza dei dischi C4-C5 e C6-C7. Dette protrusioni determinano una riduzione d'ampiezza dello spazio liquorale anteriore senza segni di compressione delle strutture nervose. Non si evidenziano alterazioni dopo la somministrazione endovenosa di mezzo di contrasto.
RM RACHIDE LOMBO-SACRALE
Note di degenerazione disidratativa a carico dei dischi D12-L1, L1-L2, L4-L5 ed L5-S1. In corrisposndenza degli spazi D12-L1
[#7]
Utente
RM RACHIDE LOMBO-SACRALE
Note di degenerazione disidratativa a carico dei dischi D12-L1, L1-L2, L4-L5 ed L5-S1. In corrisposndenza degli spazi D12-L1, L1-L2, L4-L5 ed L5-S1. In corrispondenza degli spazi D-12-L1 ed L1-L-2 si evidenzia protrusione ad ampio raggio del disco intersomatico che determina impronta alla superficie anteriore del sacco durale senza estensione a livello dei forami di conlugazione. Analogo reperto ma meno marcato è presente spazio L5-S1. Note di diffusa spondiliosi. regolare il segnale a carico del cono midollare e delle fibre della caduta. Piccole cisti radicolari sacrali.
Note di degenerazione disidratativa a carico dei dischi D12-L1, L1-L2, L4-L5 ed L5-S1. In corrisposndenza degli spazi D12-L1, L1-L2, L4-L5 ed L5-S1. In corrispondenza degli spazi D-12-L1 ed L1-L-2 si evidenzia protrusione ad ampio raggio del disco intersomatico che determina impronta alla superficie anteriore del sacco durale senza estensione a livello dei forami di conlugazione. Analogo reperto ma meno marcato è presente spazio L5-S1. Note di diffusa spondiliosi. regolare il segnale a carico del cono midollare e delle fibre della caduta. Piccole cisti radicolari sacrali.
Questo consulto ha ricevuto 7 risposte e 10.1k visite dal 11/03/2009.
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Approfondimento su Cefalea
Cefalea è il termine che descrive tutte le diverse forme di mal di testa: sintomi, cause, diagnosi e terapie possibili per le cefalee primarie e secondarie.