parestesia postoperatoria

Buongiorno.


Al risveglio da un intervento in artroscopia alla spalla per la rimozione di alcune calcificazioni, ho fin da subito avuto una parestesia al primo secondo e terzo dito della mano.

Da EMG la sofferenza del nervo mediano pare localizzata in zona clavicola-ascella e primo terzo mediale prossimale.
Tale sofferenza localizzata sembra confermata da ecografia al nervo mediano.

Il polso risulta ok da RMN (solo un lieve ispessimento del nervo mediano)

Che cosa può essere successo?

Che recupero posso attendermi?

Che terapie esistono se esistono?


Grazie in anticipo per eventuali risposte.
[#1]
Dr. Vincenzo Della Corte Neurochirurgo 7.1k 247
Quanto tempo fa ha eseguito l'intervento? I disturbi sono insorti subito (è sicuro?) o a distanza di ore o giorni? Ha fatto delle cure per questo esito? Ha notato dei miglioramenti , sia pur lenti, dopo l'insorgenza?
Potrebbe fare una rmn (e/o un'ecotomografia ulteriore per raffronto se è trascorso un buon lasso di tempo) nel punto dove l'EMG ha indicato la sofferenza del nervo.
Se ho ben capito, la forza all'arto interessato è normale, come la sensibilità oggettiva.
Mi faccia eventualmente sapere.
Cordialità.

Dr. Della Corte: vincenzodellacortemi@libero.it
Case di Cura: "La Madonnina Milano-02/58395555
"Villa Mafalda" ROMA-06/86094294

[#2]
Utente
Utente
Grazie Dottore per il riscontro.

L'intervento è stato eseguito il 30 ottobre: sono passate 3 settimane e 1/2.

I disturbi sono sorti immediatamente dopo. Già al momento del risveglio dalla sedazione mi sono lamentato del formicolio alla mano.
Al momento sto prendendo nicetile e vitamina B12.

Ho notato un lievissimo miglioramento nei primi 4 giorni dall'operazione. Adesso sono tre settimane che è stabile formicolante e parzialmente insensibile.

Il tempo passato è sufficiente per eseguire RMN e/o ecotomografia? Confesso che essendo claustrofobico la risonanza da 40 minuti mi spaventa un po.

La forza dell'arto è in effetti normale. La sensibilità oggettiva non so cosa sia. Mi può spiegare meglio?
Come ho scritto la sensibilità è attenuata. un lavoro di precisione con la mano non lo posso fare. Sento però caldo e freddo.

Grazie per la risposta ed il tempo dedicatomi.

Le ripropongo le mie domande.

Che cosa può essere successo?

Che recupero posso attendermi?

Che terapie esistono se esistono?
[#3]
Dr. Vincenzo Della Corte Neurochirurgo 7.1k 247
Cosa sia successo andrebbe chiesto al Chirurgo e/o all'Anestesista (ha fatto una generale od una locale o cosa...?).
Di norma i disturbi oggettivi (sentir malamente il caldo, il freddo, la pressione di una forza...) sono più importanti, mentre quelli soggettivi, tipo formicolio..., sono meno indicativi di un'importante sofferenza di un nervo.
Dovrebbe attendersi un graduale miglioramento e, come terapia in fase acurta, potrebbe essere indicato la somministrazione di antireattivi....
Quanto detto è un discorso teorico che andrebbe verificato nel caso concreto.
Cordialità.
[#4]
Utente
Utente
Mille grazie per il riscontro.

L'anestesia era locale al plesso brachiale praticata tramite un'iniezione ecoguidata.

Sostengono che la sofferenza del nervo possa essere collegata ad uno stiramento del medesimo dovuto alla posizione di trazione del braccio con corpo in decubito laterale durante l'artroscopia. Le sembra plausibile?

Un "graduale miglioramento" che tempi implica? settimane? mesi?

L'anestesista mi ha prescritto nicetile e vitamina B12. Sono gli antireattivi di cui parlava? Non mi sembra...

Grazie ancora per la disponibilità.
[#5]
Dr. Vincenzo Della Corte Neurochirurgo 7.1k 247
Anche qualche mese, non si può dire.
No, non sono quelli di cui Le parlavo.
Si faccia vedere da un Neurochirurgo.
Se ha piacere, dia pure ulteriori notizie.
Cordialmente.
[#6]
Utente
Utente
Mille grazie.

Ieri ho visto una Sua Collega del Besta che mi ha confermato i tempi e ha aggiunto il cortisone alla terapia.

Ancora grazie.

Cordiali saluti.