Le ho provate davvero tutte
Salve, vi ringrazio in anticipo per l'attenzione.
Vi scrivo perchè soffro di una discopatia. Ormai da circa 6 anni soffro di questo disturbo e le ho provate davvero tutte. Ho fatto una visita neurochirurgica è mi hanno detto che l'intervento è l'ultima cosa che si può fare. Ma torniamo al mio problema. Oltre hai classici sintomi dell'ernia del disco che partono dal nervo sciatico e vanno giù per tutte la gamba, da circa un'anno ho dei problemi inguinali che sono peggiorati davvero tanto negli ultimi 2 mesi.Quando sono sdraiato, al momento di alzarmi ho delle fitte incredibili da tutti e due i lati del linguine e non riesco a camminare se non sopo parecchi secondi di blocco totale degli arti inferiori. Pensavo fossero ernie inguinali, ma dopo una visita chirurgica, mi hanno detto che non avevo ne ernia inguinale ne varicocele. Adesso chiedo a voi esperti in materia se potete darmi qualche delucidazione e soprattutto cosa può essere successo.
Ho 33 anni, sono alto 1,70 e peso intorno ai 90 kg.
Grazie ancora per l'aiuto e vi mando i miei più cordiali saluti-
Vi scrivo perchè soffro di una discopatia. Ormai da circa 6 anni soffro di questo disturbo e le ho provate davvero tutte. Ho fatto una visita neurochirurgica è mi hanno detto che l'intervento è l'ultima cosa che si può fare. Ma torniamo al mio problema. Oltre hai classici sintomi dell'ernia del disco che partono dal nervo sciatico e vanno giù per tutte la gamba, da circa un'anno ho dei problemi inguinali che sono peggiorati davvero tanto negli ultimi 2 mesi.Quando sono sdraiato, al momento di alzarmi ho delle fitte incredibili da tutti e due i lati del linguine e non riesco a camminare se non sopo parecchi secondi di blocco totale degli arti inferiori. Pensavo fossero ernie inguinali, ma dopo una visita chirurgica, mi hanno detto che non avevo ne ernia inguinale ne varicocele. Adesso chiedo a voi esperti in materia se potete darmi qualche delucidazione e soprattutto cosa può essere successo.
Ho 33 anni, sono alto 1,70 e peso intorno ai 90 kg.
Grazie ancora per l'aiuto e vi mando i miei più cordiali saluti-
[#1]
Una radicolopatia bilaterale di L5 può dare anche un risentimento inguinale. Tuttavia è rara la presentazione bilaterale con sciatalgia monolaterale. E' possibile anche un tendinopatie dei muscoli che prendono inserzione nel bacino . Il che è verosimile in quanto il disturbo si manifesta quando si alza dal letto.
Dr. Antonio Zingale
[#2]
Ex utente
Dottore buona sera, innanzi tutto la ringrazio per la tempestiva risposta che mi ha dato ni giorni scorsi.
Ho ritirato adesso l'esito della risonanza magnetica eseguita il 5 Marzo.
Le scrivo sia quello che era l'esito della risonanza eseguita il 30 Gennaio 2006 sia quella eseguita appunto il 5 Marzo
30 Gennaio 2006
Esito:
Sono state eseguite seguite sezioni sul piano sagittale e traverso con Sequenze T1 e T2 dipendenti in un campo megnetico di 1.0 Tesla
Le dimensioni del canale osseo appaiono ridotte su base costituzionale congenita brevità dei peduncoli.
Al passaggio lombosacrale è presente metamero con caratteristiche transizionali con possibile variazione della numerazione metamerica.
Valutando arbitrariamente tale ultimo metamero come L5 con caratteristiche sacrali in corrispondenza dello spazio intervertebrale soprastante, valutabile L5-S1 si riconosce la presenza di una ernia discale a sede paramediana sinistra, parzialmente estrusa e con tendenza alla migrazione caudale che amputa il tessuto adiposo epidurale e deforma il profilo anteriore del sacco durale ed entra in contatto con l'emergenza della radice nervosa di L5 di sinistra.
In sede foraminale non sono evidenziabili segni di conflitto disco-radicolare.
Il segnale di tale disco intervertebrale appare ipointenso nella sequenza T2 dipendente per fenomeni di disidratazione e di discomalacia delle sue componenti.
5 Marzo 2009
Esito:
Sono state eseguite seguite sezioni sul piano sagittale e traverso con Sequenze T1 e T2 dipendenti in un campo megnetico di 1.0 Tesla
L'esame dimostra la presenza di un canale lombare stretto per congenita brevità dei peduncoli.
In corrispondenza di L1-L2 ed L4-L5 il canale vertebrale appare ristretto per una protrusione posteriore delle fibbre dell'anulus che deformano il profilo anteriore del canale vertebrale, e la cui estenzione laterale riduce l'ampiezza del recesso inferiore dei forami di coniugazione.
In L4-L5 il segnale dei dischi intervertebrali appare ipointenso nella sequqnza T2 dipendente per fenomeni di disidratazione delle loro componenti.
Questi sono i due esiti. Capisco che sicuramente un consulto di persona sarebbe la cosa più indicata, ma le chiedo alla luce di quanto scritto, cosa è peggiorato? E soprattutto a un primo minimo esame, quale potrebbe essere (il condizionale è d'obbligo) una terapia?
La ringrazio nuovamente
Distinti saluti
Ho ritirato adesso l'esito della risonanza magnetica eseguita il 5 Marzo.
Le scrivo sia quello che era l'esito della risonanza eseguita il 30 Gennaio 2006 sia quella eseguita appunto il 5 Marzo
30 Gennaio 2006
Esito:
Sono state eseguite seguite sezioni sul piano sagittale e traverso con Sequenze T1 e T2 dipendenti in un campo megnetico di 1.0 Tesla
Le dimensioni del canale osseo appaiono ridotte su base costituzionale congenita brevità dei peduncoli.
Al passaggio lombosacrale è presente metamero con caratteristiche transizionali con possibile variazione della numerazione metamerica.
Valutando arbitrariamente tale ultimo metamero come L5 con caratteristiche sacrali in corrispondenza dello spazio intervertebrale soprastante, valutabile L5-S1 si riconosce la presenza di una ernia discale a sede paramediana sinistra, parzialmente estrusa e con tendenza alla migrazione caudale che amputa il tessuto adiposo epidurale e deforma il profilo anteriore del sacco durale ed entra in contatto con l'emergenza della radice nervosa di L5 di sinistra.
In sede foraminale non sono evidenziabili segni di conflitto disco-radicolare.
Il segnale di tale disco intervertebrale appare ipointenso nella sequenza T2 dipendente per fenomeni di disidratazione e di discomalacia delle sue componenti.
5 Marzo 2009
Esito:
Sono state eseguite seguite sezioni sul piano sagittale e traverso con Sequenze T1 e T2 dipendenti in un campo megnetico di 1.0 Tesla
L'esame dimostra la presenza di un canale lombare stretto per congenita brevità dei peduncoli.
In corrispondenza di L1-L2 ed L4-L5 il canale vertebrale appare ristretto per una protrusione posteriore delle fibbre dell'anulus che deformano il profilo anteriore del canale vertebrale, e la cui estenzione laterale riduce l'ampiezza del recesso inferiore dei forami di coniugazione.
In L4-L5 il segnale dei dischi intervertebrali appare ipointenso nella sequqnza T2 dipendente per fenomeni di disidratazione delle loro componenti.
Questi sono i due esiti. Capisco che sicuramente un consulto di persona sarebbe la cosa più indicata, ma le chiedo alla luce di quanto scritto, cosa è peggiorato? E soprattutto a un primo minimo esame, quale potrebbe essere (il condizionale è d'obbligo) una terapia?
La ringrazio nuovamente
Distinti saluti
[#3]
La presenza di una vertebra transizionale rende non possibile senza una visione diretta delle immagini un confronto dettagliato dei due referti. Comunque il suo caso mi dà spunto per far notare come la patologia degenerativa della colonna varia nel tempo. Infatti nella prima RM era presente già una ernia discale (definita dal refertatore L5-S1). Dopo tre anni il processo degenerativo è andato avanti con ulteriore degenerazione discale (refertata come livello l4-L5 ma verosimilmente dovrebbe essere lo stesso livello della precedente RM) con scomparsa del nucleo polposo , riduzione dell'altezza del disco con comparsa conseguente del resringimento dei due forami attraverso cui fuoriesce la radice del nervo spinale da entrambi i lati. Questo potrebbe spiegare la sua sintomatologia. La conferma potrebbe avvenire mediante una infiltrazione transforaminale bilaterale.
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 4.6k visite dal 06/03/2009.
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